Silvia, studentessa fuori sede in quel di Bologna, condivide
con altri la casa degli amori impossibili e sbarca il lunario spendendosi in
mille lavori che, se da un lato la mettono a contatto con la sofferenza altrui,
dall'altro le consentono di misurarsi con la propria vena creativa: nella
trattoria in cui affianca la cuoca Cecilia tutti vorrebbero conoscere il
segreto del suo ottimo ragù, ma lei va a istinto perché la nonna-mà non ha mai
voluto rivelarle il quid che rendeva il suo così speciale. Il dolore e il cuore, dunque: la vita di Silvia si riassume
in questi due "sapori" che ne determinano l'essenza fin dalla sua
infanzia difficile, segnata dall'abbandono dei genitori e dalla faticosa
ricerca di sé, in una sorta di disamore che le sue sfortunate relazioni sentimentali
sembrano confermare nutrendone il disperato orgoglio. È la fine del matrimonio
con Marco che la spinge a tornare in Salento, col vuoto nell'anima ma tanto
coraggio, per ritrovarsi: con lei, il gatto Michelone e un'importante rete di
amicizie femminili capaci di sorreggerla nel suo nuovo inizio.
Mentre la memoria si affolla dei personaggi che le hanno
dato e tolto, si profila l'universo umano di Silvia nel raccoglimento delle
stradine leccesi in cui lei muove i primi passi, nella riscoperta delle
passioni sociali, negli incontri che bussano alla sua anima cucita coi fili di
seta. Così il cuore ricomincia timidamente a battere, per aprirsi totalmente
all'autenticità dei suoi slanci, cosciente che nel mondo delle donne vi è una
profonda forza talvolta travestita di follia, ed è qui che si combattono le
grandi battaglie.
Ora sono le voci delle donne - da Alda Merini a Simone de
Bouvoir, da Sylvia Plath a Giuni Russo.. .- a scandire i ritmi di questa
scrittura travolgente (tra diario, romanzo e cronaca) che giunge ancora una
volta a raccontare una verità al femminile.
Simona Cleopazzo - Nasce a Nardò. Lavora dal 1994 nel terzo
settore, a Bologna e a Lecce, dove vive attualmente. Organizza laboratori di
scrittura in carcere, progetti contro lo sfruttamento del lavoro minorile nelle
scuole e scrive progetti culturali sociali. Assieme a tre amici fonda la L.I.L.A. di Lecce. Attualmente
è attiva nell' associazione A.C.H. - Ammirato Culture House, una casa comune -
una "hub" - concepita per attivare processi di partecipazione e di
collaborazione tra diversi attori culturali, locali e internazionali.
È sposata e ha due figlie Micol e Caterina, di dodici e un
anno, che le danno una mano a mettere in ordine i fogli di appunti sparsi per
casa.
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