"Maynard, vivere è pagare un prezzo. Vivere è
accumulare ore che poi si capirà di aver sprecato, perché davvero non servono a
niente..." Peter Maynard, il Califfo, è un sicario filosofo che legge i
classici, ha l'ulcera e beve latte invece del solito whisky. Pagato da un
milionario per scovare e uccidere i quattro che anni prima hanno violentato la
figlia provocandone la morte, il Califfo si muove in un mondo duro, dove la
menzogna è legge. Ma si tratta dell'America dove il Sindacato del crimine detta
legge, o del Portogallo di Salazar dove l'autore Dinis Machado per sfuggire
alla censura deve assumere lo pseudonimo di Dennis McShade e far finta di
tradurre un'opera che in realtà scrive in portoghese? L'ambiguità e il doppio,
ecco le chiavi di lettura di un romanzo che usa i generi per sovvertirli.
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