Il "giornale" comincia nel 1936, con l'ingresso
del piccolo Mario Morrone al ginnasio, e, con una scansione in capitoli che
raccontano un anno dopo l'altro, arriva fino al 1940. Sono anni cruciali per
l'Italia e per Mario, che vive la sua adolescenza sullo sfondo di un fascismo
che passa dalla grottesca simulazione della guerra all'improvvisa realtà dello
scontro. In un condominio della piccola borghesia napoletana degli anni Trenta,
tra vicine di casa pettegole, serve procaci, vecchi professori, signore
inquiete e bellimbusti, Striano ritrae un'umanità vivacissima in tutti i suo
riti e in ogni dettaglio.
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