Le forme dell'alimentazione sono un fatto la cui specificità
storica e culturale è quanto di più specifico dell'identità dei popoli. Da qui
il peculiare valore degli studi sulle pratiche alimentari. Il tratto più
significativo dell'alimentazione, forse il suo specifico rispetto a altri,
consiste nell'occupare per intero il segmento ai cui estremi stanno natura e
cultura. La cucina tiene sempre strette l'una e l'altra. È facile dimostrare la
connessione tra i diversi modi di nutrirsi dei popoli e l'ambiente naturale nel
quale essi vivono e sono vissuti nel corso dei secoli. Altrettanto facile è
segnalare nella loro cucina la presenza di cibi conseguenti a scambi culturali.
Nel nostro Paese non sono pochi i cibi, ma anche le bevande, consumati grazie
al fatto di trovarsi al centro di un crocevia storico di estensione secolare.
Di fatto l'alimentazione ribadendo lo statuto unitario della condizione umana,
ne afferma la sacralità ritualizzando le sue pratiche. Si comincia a capire
solo adesso che la perdita delle tradizioni alimentari costituisce per le
società un impoverimento della loro umanità. Questa opera esemplare di
Piercarlo Grimaldi serve a ricordarcelo. Ad avvertirci che l'unica vera sfida
dell'uomo alla morte è la conservazione della propria memoria culturale.
Prefazione di Antonino Buttitta. Nota di Carlo Petrini.
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