Da sempre Rose, nell’attimo che precede la sera, alza lo
sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora
che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove
viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una
pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce,
nemmeno la sua amatissima nipote Hope. Ma adesso, prima che sia troppo tardi, è
venuto il tempo di dar voce al suo ultimo desiderio: ritrovare la sua vera
famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa.
Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non
un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e
inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a
Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a
Hope qualcosa di inatteso confessandole le proprie origini: non è cattolica,
come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all’Olocausto. Hope è
sconvolta ma determinata: conosceva l’Olocausto solo attraverso i libri, e mai
avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all’eccidio. Per
questo, per dare un senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi.
Perché è nei vicoli tra Place des Vosges, la sinagoga e la moschea che è nata
la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in
cielo. Sarà proprio lo sguardo curioso e appassionato della giovane Hope a
svelarne il segreto fatto d'amore, di vite spezzate e soprattutto – come indica
anche il suo stesso nome – di speranza. E a rivelare anche al lettore un
segreto ancora più misterioso, una luce inattesa negli anni bui dell'Olocausto,
un evento tanto storicamente accertato quanto poco conosciuto, che tuttavia ha
salvato dall’orrore le vite di molte persone.
Nessun commento:
Posta un commento