Una nave gigantesca con quattromila persone a bordo piegata
nel mare, i naufraghi, le vittime ripescate dopo giorni e giorni di ricerche e
un capitano colpevole che abbandona il ponte di comando. La storia della Costa
Concordia sembrava chiusa. Ora invece dal relitto semisommerso nell’acqua
azzurra dell’isola del Giglio emergono nuove verità in grado di ribaltare
meccanismi, colpevoli ed eroi del naufragio italiano. Francesco Schettino che ha
portato la Costa
Concordia sugli scogli potrebbe non essere il prototipo del
vigliacco e il comandante della Capitaneria di Porto di Livorno Gregorio De
Falco potrebbe non essere l’eroe capace di far fronte all’emergenza col piglio severo del giusto. Le vacanze
in crociera sono un grande business ma il fascino del depliant può trasformarsi
in tragedia. Un giornalista del Tg1 Alessandro Gaeta ha deciso di immergersi
nelle acque in cui è naufragata la Costa Concordia. Le ha trovate torbide. E con
molte sorprese.
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