Due uomini diversi per età, carattere, personalità. Ma
accomunati dalla stessa professione: il baseball. Uno è Warren Tracey,
donnaiolo, alcolista e pessimo padre che, ormai sul viale del tramonto, gioca
le sue ultime partite nei Mets di New York, appesantito dagli anni e dalla
frustrazione per una carriera che avrebbe voluto diversa. L'altro è l'astro
nascente Joe Castle, ventun anni, originario di Calicò Rock, nel profondo
Arkansas, che sta mietendo successi nelle file dei Cubs di Chicago. La
popolarità di Joe è alle stelle: il clamore dei suoi record e delle sue
prodezze echeggia dalle tivù e dalle radio di tutto il paese, rendendolo in
breve tempo l'idolo dei fan del baseball, primo fra tutti Paul Tracey, il figlio
undicenne di Warren. È il 1973 quando suo padre si ritrova finalmente faccia a
faccia con Joe sul diamante dello Shea Stadium di New York in una partita che
passerà tristemente alla storia. Sotto gli occhi attoniti del figlio, Warren
lancia una palla veloce che cambierà per sempre i destini dei due giocatori.
Dopo trent'anni, Paul non ha dimenticato quell'incontro, che ha
irrimediabilmente segnato la vita del formidabile atleta entrato nella Hall of
Fame del baseball come Calico Joe. Ma Warren è gravemente ammalato e Paul, pur
non avendo da tempo alcun rapporto con lui, vuole che i suoi ultimi giorni
siano un'occasione per riscattarsi da un'esistenza mediocre e lo convince a
compiere un gesto semplice ma memorabile.
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