martedì 17 aprile 2018

Andrea Biscaro esce con un nuovo lavoro per Meridiano Zero dal titolo “dal Un canto glamour in punta di coltello” (3 Maggio 2018)


Sulla destra c’è un quadro originale di Dino Buzzati, acquistato a un’asta per la modica cifra di 150.000 euro. Il titolo e i colori di quest’immagine stupefacente mi hanno da sempre affascinato. La morte che sogna la vita. Osservo le tinte azzurrine, pastellate, le chine sottilissime, mentre passo. Lo faccio con la coda dell’occhio, mentre penso a quale destino mi stia riservando adesso la morte. O sarebbe meglio dire la vita? L’abilità di un esperto ghostwriter al servizio di una "pulp fiction" tutta sangue e riflettori. Un American Psycho italianissimo tra sesso, lusso e trip omicidi. Tutto questo è la storia di Zeno. Lo showman che amerete odiare.   Zeno è una superstar della televisione, dal suo salotto televisivo passano tutti i VIP: dal presidente del consiglio, alla starlette Porcilli, in partenza per un nuovo film negli USA addirittura con Martin Scorsese. Sarà proprio lei, una volta finita nel "dopo serata" del presentatore a suonare il campanello d'allarme... Bellissimo, collezionista dal gusto raffinato, narcisista e sessuomane, Zeno non è solo il prodotto della società dello spettacolo. È anche un pericolosissimo assassino. Come un moderno Barbablù uccide e mura le sue amanti in cantina avendone prima tratto dei trofei. In preda a momenti onirici, compie performances di omicidio all’arma bianca sfruttando il suo inarrivabile set di coltelli, o la preziosa ascia medievale attaccata alla parete “per bellezza”. Andrea Biscaro crea un personaggio seducente, spietato, crudele, ma realistico: la vita sotto i riflettori della TV e l’ossessione per il gesto di uccidere fanno parte di un flusso continuo in cui la possibilità di avere tutto fa si che realmente Zeno ottenga tutto quel che desidera, anche il viso staccato dal cranio della bella “fu attricetta” Porcilli. In preda a delirio di onnipotenza, l’assassino nasconde sempre meno le sue malefatte, anzi le esibisce proprio, come fosse soggetto a blackout della coscienza. Qualcosa durante l’ultimo spietato assassinio, infatti, va storto. La vittima riesce a chiamare qualcuno, che segue il suo sezionamento in diretta telefonica… Inizia così, tra un flashback di un’orgia con “gli amici della Massoneria” e un’ospitata di due efferati assassini postadolescenti, il castigo dell’efferato presentatore. Ma è davvero qualcuno che vuole fargliela pagare per tutto il male che ha fatto, oppure è il risveglio della coscienza di Zeno, che prende l’assurda sembianza di un doppelgänger ancora più folle, bello e crudele?

Andrea Biscaro cesella la descrizione del mondo parallelo dei ricchi, famosi e potenti dove tutto e tutti hanno un valore: dai coltelli ai mobili, dai vestiti ai divani, dalle amanti al rapporto con la propria “dolce mammina del cazzo”. Una sarabanda di sesso, follia omicida e vuoti di memoria degna dei migliori noiristi internazionali. Andrea Biscaro, scrittore, cantautore e ghostwriter. Nato a Ferrara, vive all’Isola del Giglio. I suoi libri hanno avuto prefazioni autorevoli – Alda Merini, Erri De Luca, Eraldo Baldini, Roberto Piumini – e hanno parlato di lui personalità quali Gianni Mura, Marinella Venegoni, Sergio Zavoli e Franco Carratori. Tra le uscite degli ultimi anni ricordiamo: Illune con prefazione di Eraldo Baldini (Effigi 2011), Nerone. Il fuoco di Roma (Castelvecchi 2011, tascabile Lit 2012, Fabbri 2015), Ballate della notte scura con Tiziano Sclavi (Squilibri 2013). Per Meridiano Zero ha già pubblicato Il cuoco dell’Inferno (2016).

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