venerdì 28 settembre 2018

NEBK - NEW EBOOKS KINDLE AUTHORS (I Quaderni del Bardo Edizioni per Amazon) by Stefano Donno

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http://newbookskindlebystefanodonno.blogspot.com/

Domani lo scrittore e giornalista Raffaele Gorgoni ad Andrano (Lecce) con il suo libro Lettere da una Taranta





















Il 29 settembre 2018 a partire dalle 20,30 Raffaele Gorgoni nell’atrio del Castello di Andrano (Lecce) dialogherà con l’editore Stefano Donno sul suo libro Lettere da una taranta – i ragni e la politica (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). Sono previste azioni di danza e pizzica a cura di New Aurora Dance e Accademia Folk. Special guest Lycosa Tarantula.
Il libro che la dice tutta sul fenomeno internazionale della Notte della Taranta. Dai salotti della politica ai backstage delle Star che hanno solcato il palcoscenico della kermesse di Melpignano. Il giornalista salentino ha dato vita ad un curioso espediente letterario che lo vede invertire la prospettiva narrativa dando voce a Lycosa Tarantula, il ragno a cui affida “figurativamente” la scrittura di novantanove lettere nelle quali ricostruisce le connessioni che hanno caratterizzato il rapporto tra il Festival de La Notte della Taranta e la politica. Il ragno fa sentire la sua voce critica, dopo aver atteso vent'anni in silenzio, vent’anni in cui è stato testimone e protagonista involontario di un fenomeno senza precedenti in Italia che lo ha trasformato in un marchio, in un logo stilizzato di un prodotto da vendere, ma anche di successi e sconfitte, di luci e di ombre. Le poco più di duecento pagine del volume scorrono a ritmo serrato portandoci dalle prime osservazioni sul tarantismo agli studi del fenomeno da parte di Ernesto De Martino, dalla sua progressiva scomparsa con le emigrazioni verso il Nord e l’emancipazione delle donne alla riemersione della tradizione con la riproposta negli anni Settanta. Entrando nel vivo del libro con l’analisi della genesi de La Notte della Taranta, la scrittura di Gorgoni si fa sempre più tagliente, incisiva ed ironica, consentendo al ragno di togliersi tanti “sassolini dalle scarpe” con la leggerezza e la libertà di chi non può essere accusato di essere di parte. In scena si susseguono le figure dei Maestri Concertatori e dei tanti musicisti che si sono avvicendati sul palco, ma anche quelle di politici come Massimo D’Alema, Sergio Blasi e dei Presidenti della Regione Puglia da Raffaele Fitto a Nichi Vendola per giungere a Michele Emiliano. (Salvatore Esposito – da Blog Folk)
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)

giovedì 27 settembre 2018

Cosa ho imparato dalla libertà di Serena Gatto























Il grappolo di palloncini ondeggiava nella carezza lieve del vento di una bella giornata di primavera. La luce intensa del sole faceva brillare i loro colori vivaci, rendendoli simile ai frutti di un magico giardino di fate. Il venditore si era fermato a riposare su una panchina e socchiudeva pigramente gli occhi, con un’espressione beata che lo rendeva simile a un vecchio gatto un po’ spelacchiato. L’aria tiepida e il silenzio del parco, ancora deserto, gli procuravano una piacevole sonnolenza. Non si accorse che non aveva legato con la solita cura i fili dei palloncini, e che il nodo che li assicurava al paletto della sua bancarella andava lentamente sciogliendosi, con la complicità del vento di marzo che, come si sa, si diverte a fare scherzi: a volte finge di essere delicato come una piuma e poi, inaspettatamente, diventa forte e impetuoso e travolge e trascina tutto ciò che trova sul suo cammino. (Continua …)

Serena Gatto è un'insegnante di diritto ed economa politica presso un Istituto Superiore della Provincia di Lecce. Da sempre appassionata di lettura e di scrittura, con una speciale predilezione per il genere giallo e noir, ha partecipato a vari laboratori di scrittura creativa: "Non trovo le parole" (edizioni 2015, 2016 e 2017), organizzati dall'Associazione Culturale Grifondoro, "I diari" (edizioni 2016 e 2017), organizzati dall'Associazione Culturale Flusso. Da queste esperienze sono scaturite le sue pubblicazioni, in collaborazione con altri autori: AAVV, "Non trovo le parole" (Edizione lulu.com 2015), AAVV, "Scritti col cuore" (Edizione lulu.com 2016), AAVV, "Onirika" (Edizione lulu.com 2017). Con Eugenio Rollo ha pubblicato nel 2017 "I racconti del Malladrone" (Edizione lulu.com). Ha collaborato all'organizzazione di diversi eventi culturali con le Associazioni Flusso, Grifondoro, Lecce Bene Comune (Progetto "Il pane e le rose") e Arteverso (Lecce Festival Letteratura) ed è attiva nel gruppo di lettura "Orti di guerra".
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Cioccolato nero di Serena Gatto























Zia Clotilde mi attende sulla porta e quasi mi soffoca nella stretta delle sue braccia ossute. Il solito profumo di violetta, con un vago sentore di marcio, mi riporta immediatamente all’infanzia. La sua voce, l’unica cosa di lei che è rimasta giovane, dice con l’entusiasmo di sempre: “Il mio caro piccino! Sono tanto felice che tu sia finalmente venuto a passare un Natale con me, proprio come quando eri un bimbetto alto così...”

Serena Gatto è un'insegnante di diritto ed economa politica presso un Istituto Superiore della Provincia di Lecce. Da sempre appassionata di lettura e di scrittura, con una speciale predilezione per il genere giallo e noir, ha partecipato a vari laboratori di scrittura creativa: "Non trovo le parole" (edizioni 2015, 2016 e 2017), organizzati dall'Associazione Culturale Grifondoro, "I diari" (edizioni 2016 e 2017), organizzati dall'Associazione Culturale Flusso. Da queste esperienze sono scaturite le sue pubblicazioni, in collaborazione con altri autori: AAVV, "Non trovo le parole" (Edizione lulu.com 2015), AAVV, "Scritti col cuore" (Edizione lulu.com 2016), AAVV, "Onirika" (Edizione lulu.com 2017). Con Eugenio Rollo ha pubblicato nel 2017 "I racconti del Malladrone" (Edizione lulu.com). Ha collaborato all'organizzazione di diversi eventi culturali con le Associazioni Flusso, Grifondoro, Lecce Bene Comune (Progetto "Il pane e le rose") e Arteverso (Lecce Festival Letteratura) ed è attiva nel gruppo di lettura "Orti di guerra".

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Le pittulicchie di Eugenio Rollo























“Nonna, mi racconti quella delle pittulicchie?” era la frase di rito, richiesta superflua perché la nonna, quando mi vedeva munito di seggiolina che trascinavo fino al suo letto, sapeva bene cosa volessi da lei. Era un rito, non quotidiano ma frequente, che dava a lei il piacere di sentirsi ascoltata da un frugoletto dagli occhi sgranati e a me il gusto di sentire quella voce che narrava la storia, sempre la stessa e sempre nello stesso modo, rassicurante nella sua ripetitività. Ricordo perfettamente la stanza con il soffitto a volta e il rosone dipinto; la nonna era a letto, immobilizzata dalla sua malattia, ma la mente era sveglia, perfettamente lucida e non si negava a qualsiasi prova di tenerezza. Ricordo la mia seggiolina impagliata, a misura di bambino qual ero, con le stecche di legno chiaro e il giallo dell’impagliatura caratteristico delle sedie di campagna. (Continua …)

Eugenio Rollo svolge l'attività di psicologo psicoterapeuta e sessuologo prima in Veneto e poi a Lecce. Oltre all'attività professionale, ha scritto alcuni testi specialistici e racconti pubblicati in varie raccolte. Si è occupato di eventi culturali, di volontariato sociale e di impegno civico; ha svolto attività artistica in ambito teatrale e nella produzione di video. Attualmente presidente dell'Associazione Culturale "Grifondoro" di Lecce.

Pubblicazioni scientifiche:

ROLLO E., PERDONÀ G. (a cura di), Metodi avanzati e documenti pronti per l'uso per un'efficiente gestione del personale, FORUM Media Edizioni, Verona 2007
ROLLO E., Il progetto in Psicologia, Lulu.com editore 2008
ROLLO E., Lo psicologo e la progettazione, UPSEL, Padova 2009
ROLLO E., Io, psicologo al lavoro, UPSEL, Padova 2012
ROLLO E. (a cura di), Chi ha paura dei pedofili? Atti del convegno, Lulu.com editore 2014
ROLLO E., Lo psicologo e la progettazione - Nuova Edizione, UPSEL, Padova 2015
ROLLO E., Prendi il rene per la gola, Lulu.com editore 2015

Pubblicazioni letterarie:
ROLLO E., Gran Paradiso Grande Inferno, Lulu.com editore 2009
ROLLO E., Un cadavere a spasso, Lulu.com editore 2009
AAVV, (a cura di E. Rollo), Non trovo le parole, Lulu.com editore 2015
AAVV, (a cura di E. Rollo), Scritti col cuore, Lulu.com editore 2016
ROLLO E., GATTO S., I racconti del Malladrone, Lulu.com editore 2017
AAVV, (a cura di E. Rollo), Onirika, Lulu.com editore 2017

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Prima che te lo dicano altri di Marino Magliani (CHIARELETTERE)























Grazie a una lingua lirica, affilata e precisa, Magliani costruisce una storia durissima di formazione, che non fa sconti alla nostra storia recente e che ci racconta di un affetto che travalica sentenze e confini spaziotemporali per restituirci l’avventura epica per eccellenza, la ricerca delle proprie radici.
«Marino Magliani svela il mondo attraverso la lingua. La natura, le relazioni, la luce: tutto, nei suoi libri, sembra nuovo ed eterno allo stesso tempo.» - Fabio Geda
Prima di essere un cacciatore e bracconiere, e agricoltore solitario con la passione dell’innesto, Leo Vialetti è stato un bambino della Val Prino nell’Italia del boom che qui non è mai arrivato, una Liguria di frontiera che vede il mare per sbaglio e in cui crescere senza padre significa diventare grandi troppo presto. In un’estate decisiva come tutte quelle che fanno da preludio all’adolescenza, l’unico adulto che sembra volersi prendere cura di lui è uno straniero, un argentino, Raul Porti, che gli dà ripetizioni scolastiche e gli insegna ad amare e rendere fertile la terra, prima di sparire improvvisamente. Quando Leo deciderà di comprare all’asta la vecchia villa di Raul Porti, ciò che scoprirà lo costringerà a perdere un mezzo amore appena sbocciato e partire alla cieca per l’Argentina, per capire dove e come sia finito l’uomo più importante della sua vita, proprio nei giorni più terribili del Novecento sudamericano, quelli dei desaparecidos. Grazie a una lingua lirica, affilata e precisa, Magliani costruisce una storia durissima di formazione, che non fa sconti alla nostra storia recente e che ci racconta di un affetto che travalica sentenze e confini spaziotemporali per restituirci l’avventura epica per eccellenza, la ricerca delle proprie radici.
“Sono nato in un ospizio per anziani e un fatto del genere credo meriti di restare, e comunque sia è una cosa con la quale devi fare i conti. Me ne sono andato di casa che avevo otto anni, prima in un collegio, poi in un altro, e nel frattempo, durante le vacanze, in qualche colonia estiva, e poi ancora in collegio. Anche queste sono cose con le quali devi fare i conti. In qualche modo, da quei collegi non sono mai più andato via. Al di là di questo, da quando a diciassette anni ho abbandonato gli studi e l’Italia, ho fatto il manovale, il bracciante, il mozzo sui traghetti, il cameriere, il lavapiatti, il traduttore in italiano dei menù di qualche centinaio di ristoranti sparsi tra coste spagnole e isole. Poi mi sono stabilito sulle coste olandesi e ho fatto per qualche anno lo scaricatore al porto di IJmuiden e scritto parecchi romanzi e raccolte di racconti. Un giorno mi sono ricordato che ero stato traduttore di menù, e ho pensato che avrei potuto tradurre storie dallo spagnolo e dall’olandese.” - Marino Magliani