sabato 29 marzo 2014

GRANDI SORELLE di Nino G. D'ATTIS (Lupo editore)



Teresa ed Ester Malina sono nate e cresciute a Passignaro Salentino, paesino inventato ma molto verosimile. La minore, cubista nei locali notturni quando non bada a un anziano professore, e la più grande Ester – bodybuilder e personaggio chiacchierato degli ambienti romani, emblema di una notorietà fatta di copertine e scandali dove l’apparire risucchia l’essere senza scampo – sono sorelle eppure (fin dall’infanzia) estranee e distanti. Così, ognuna a suo modo, vive una solitudine esasperata: eredità di una famiglia slacciata, in parte complice e nello stesso tempo vittima della luce fluorescente della celebrità di Ester, e per questo destinata a disintegrarsi.
In questo contesto di dispersione, tipico di un mondo fatto di social network, gossip e frivoli microuniversi com’è quello attuale, il senso della vita risulta dissipato, gli spiriti giovanili si snaturano mentre la crisi intergenerazionale imbambola gli adulti e rende aggressivi gli anziani. Del resto, i vecchi fanno cose strane proprio come i giovani, ma è (forse) la loro indebolita lucidità a fornirli di una corazza che, assieme ai ricordi, li preserva dal totale disorientamento.
Equesto un romanzo nuovo, costruito sui disincantati frammenti di coscienza e di vita di Teresa, una ragazza che, mentre parla a se stessa, sembra guardarsi allo specchio e interrogarsi sulle proprie possibilità di emancipazione, nella faticosa ricerca di un “altrove” che appare simbolico quanto il sud da cui proviene.

Nino D’Attis - Nato nel 1966 e vive attualmente tra Roma e il Salento. Ha pubblicato i romanzi Montezuma airbag your pardon (Marsilio, 2006) e Mostri per le Masse (Marsilio, 2008), oltre a numerosi articoli e racconti apparsi su riviste e antologie di narrativa contemporanea. Grandi Sorelle è il suo terzo romanzo.

giovedì 27 marzo 2014

NELL'AMBITO DELLA RASSEGNA “INCONTRI D'AUTORE” LA BIBLIOTECA COMUNALE DI MONTERONI DI LECCE PRESENTA “RITORNO SORGENTE” (LietoColle) DI ALESSANDRA PELUSO



La Biblioteca comunale di  Monteroni di Lecce nell'ambito della rassegna “Incontri d'Autore” è lieta di presentare la nuova pubblicazione poetica di Alessandra Peluso “Ritorno Sorgente” (LietoColle) con le presenze dello scrittore e poeta Antonio Errico, la docente dell'Accademia delle Belle Arti di Lecce Rosanna Lerede e la partecipazione della Consigliera Comunale delegata alla Cultura e ai Rapporti con l’Università Chiara Marini e il Sindaco di Monteroni di Lecce Lino Guido.  I versi saranno interpretati da Arturo Alessandri. Allieterà la serata la voce di Federica Carriero che donerà un brano inedito all’Autrice e al pubblico presente.

Evento imperdibile: Venerdì 28 marzo 2014, ore 19:00 - Palazzo Baronale - Monteroni di Lecce.


“Ritorno Sorgente” non ha nel suo dna scritturale nulla che possa anche lontanamente appartenere all’etimo tedesco “Sehnsucht” con il quale si indica un’atmosfera intrisa di “struggimento”, nello specifico quasi uno stato dell’essere paragonabile ad una malattia che spinge dolorosamente al desiderare, un desiderare che emerge dall’intimità in maniera dirompente e che è rivolto ad una persona o ad un oggetto che si ama o si desidera fortemente.
(dall'introduzione di Stefano Donno). 


Alessandra Peluso - nata a Leverano (Lecce) si ispira alla filosofia e alla poesia.
Nella sorgente della vita collabora con l'Università del Salento (Bioetica), editoria Lupo Editore (editor) e scorre come sorgente fresca e zampillante nella comunicazione con Affari Italiani, Repubblica/Bari.  
Amante della ricerca e del dubbio, del piacere epicureo e della bellezza dell'essenza e mai della superficie, scrive versi. Oltre a pubblicazioni scientifiche su Simmel e Camus, la prima pubblicazione poetica “Canto d'Anima Amante”, di Luca Pensa Editore 2010.


mercoledì 26 marzo 2014

LA LIBRERIA “ICARO BOOKSTORE” DI LECCE È LIETA DI PRESENTARE AL PUBBLICO GIANRICO E FRANCESCO CAROFIGLIO AUTORI DEL NUOVO ROMANZO “LA CASA NEL BOSCO” (Rizzoli)



La Libreria Icaro Bookstore di Lecce rende omaggio ai suoi lettori ospitando Gianrico Carofiglio che sarà  felice di firmare le copie del romanzo “La casa nel bosco” scritto con il fratello Francesco (Rizzoli).
Vi aspettiamo: Venerdì 28 marzo 2014, ore 17.00 - Libreria Icaro Bookstore -  viale Cavallotti Felice 7/A - Lecce.


È tutto accaduto, più o meno. È l’incipit di un grande romanzo e peccato sia stato già scritto da Kurt Vonnegut, perché sarebbe l’attacco ideale per questa storia. Anzi, per queste storie. I due protagonisti – e autori – sono fratelli ma non si frequentano molto, forse nemmeno si sopportano molto. Vite diverse, caratteri diversi e forse anche qualche lontano rancore, lasciati covare sotto la cenere per troppo tempo. Adesso però gli tocca stare insieme, almeno per qualche ora: devono dare un’ultima occhiata alla casa di villeggiatura della loro infanzia – la casa nel bosco – prima di consegnare le chiavi al nuovo proprietario. Sembra solo un adempimento banale anche se un po’ triste e invece diventa l’occasione, inattesa e sorprendente, per un viaggio nella memoria, per una riconciliazione, per un inventario buffo e struggente di oggetti, luoghi, odori, storie e soprattutto sapori. In una sequenza di dialoghi fulminanti, comici e commoventi, Gianrico e Francesco Carofiglio (rigorosamente disposti in ordine di anzianità) percorrono il crinale sottile che divide affetto e rivalità, divertimento e malinconia, nostalgia e disincanto. Un memoir a quattro mani che racconta di amicizie perdute, di amori rubati, di vecchi fumetti e di torte di ricotta. Un ricettario, non solo metaforico, dell’infanzia, dell’adolescenza e di un’età adulta ancora capace di riservare sorprese.


Francesco Carofiglio (Bari 1964) è architetto e regista. Ha pubblicato per BUR With or without you nel 2005, seguito dal graphic novel Cacciatori nelle tenebre (Rizzoli 2007), con il fratello Gianrico. Per Marsilio i romanzi L’estate del cane nero (2008), Ritorno nella valle degli angeli (2009) e Radiopirata (2011). Nel 2013, per Piemme, il romanzo Wok.


Gianrico Carofiglio (Bari 1961) ha pubblicato, per Rizzoli, i romanzi Il passato è una terra straniera (2004) e Il silenzio dell’onda (2011), il graphic novel Cacciatori nelle tenebre (2007) con il fratello Francesco, la raccolta di racconti Non esiste saggezza (2010) e il saggio La manomissione delle parole (2010). È autore del ciclo di romanzi dell’avvocato Guerrieri. I suoi libri sono tradotti in ventiquattro lingue.


 INFO

Libreria Icaro Bookstore -  viale Cavallotti Felice 7/A - 73100 - Lecce.

Tel. 0832.331999



martedì 25 marzo 2014

LA LIBRERIA ICARO BOOKSTORE DI LECCE PRESENTA LO SPETTACOLO IN PRIMA ASSOLUTA DEL “CANTATTORE” “P40”, PASQUALE QUARANTA



La Libreria Icaro Bookstore accoglie piacevolmente l'iniziativa organizzata dalla Cooperativa “VoltaPagina” di Lecce in occasione della rassegna “Incanti popolari” presentando al pubblico l'originale showcase del cantattore “P40” al secolo Pasquale Quaranta che dialogherà con i presenti esibendo brani dei suoi lavori discografici.
Evento imperdibile! Venerdì 28 marzo 2014, ore 19.00 - Libreria Icaro Bookstore -  viale Cavallotti Felice 7/A - Lecce. 


Il progetto “P40” è nato dodici anni fa dall’idea del musicista Pasquale G. Quaranta, personaggio emergente ed estroso del variegato mondo degli artisti salentini: riesce subito a balzare agli occhi del pubblico salentino per l’originalità della sua opera e il carisma del personaggio. Alla base del lavoro di “P40” c’è l’osservazione attenta e critica del suo tempo che l’artista cerca di risignificare nei suoi spettacoli, attraverso un repertorio di brani inediti. Incarnando un incontro tra la figura del cantautore e quella dell’attore (il “cantattore”), “P40” riesce a farle convivere sul palco, portando in scena una rappresentazione quasi teatrale, essenziale, a tratti geniale, ma, nello stesso tempo, ricca di improvvisazioni che giocano sugli equivoci e sulle sensazioni del pubblico. “P40” appare una sorta di menestrello di corte catapultato nell’età contemporanea dove le corti di un tempo diventano i palchi e i teatri di oggi. E sono così gli spettacoli di “P40”, dove la scena è “riempita” dalla figura dell’artista che con chitarra e voce ama scherzare poeticamente sugli usi e costumi, vizi e virtù della società che lo circonda. Un menestrello, un cantastorie, un artista che, col tempo, ha visto maturare la sua creatività, riuscendo a cogliere, attraverso la satira e l’umorismo, significati intimi del nostro quotidiano, svelandoli al pubblico, che non può far altro che disegnare sul proprio volto un sorriso e riflettere sulle “verità” proposte dall’artista. Numerose e importanti le sue collaborazioni musicali: tra gli altri, Emanuele “Phl” Flandoli, Carlo Verrienti, Daniele Leucci, Leone Marco Bartolo, Antonio De Donno e Lucia Minutello. E tanti i luoghi dove “P40” ha portato in musica il suo spettacolo, da osterie a feste popolari, da teatri improvvisati a “live club”, dove l’intimità col pubblico riesce a rendere bene l’opera del menestrello, palesando le sue capacità di coinvolgimento.
La Cooperativa “VoltaPagina”, organizzatrice dell’evento, è una nuova realtà salentina, che si propone nell’ambito dell’imprenditorialità culturale del territorio. Nata dalla volontà di unire passione e ambizione di un gruppo di giovani professioniste nel settore dei beni culturali, indirizza prevalentemente i suoi servizi a biblioteche, archivi e musei, pubblici e privati. Partendo da questi luoghi, tradizionalmente deputati alla conservazione e diffusione della cultura, organizza incontri, manifestazioni ed eventi che cercano di portare la “cultura”, in ogni sua forma ed espressione, anche al di fuori degli spazi tradizionali ed istituzionali. Cura, organizza e gestisce attività di animazione e promozione del libro e della lettura, attraverso varie tipologie di progetti e programmi. Le operatrici della Cooperativa “VoltaPagina” hanno già gestito e organizzato spazi e servizi culturali di biblioteche, mediateche e centri di documentazione, sia pubblici, sia privati. Con una professionalità consolidata nel settore, si occupano di accoglienza e orientamento del pubblico, attività di promozione della lettura rivolte a bambini e adulti, catalogazione di materiale librario e multimediale, formazione professionale, inventario e revisione delle collezioni librarie, monitoraggio e misurazione dei servizi, organizzazione e gestione di eventi culturali, piani d’acquisto documenti e libri, prestito dei testi, “reference”, ricerche bibliografiche e redazione di bibliografie, riordino e sistemazione fondi.
“Icaro BookStore”, invece, è la nuova iniziativa di Francesco Fiorentino e Luigina Carlucci. Il “bookstore” è nato per rispondere alla necessità di costruire e di offrire uno spazio non formale e non convenzionale al libro e al lettore. Un luogo in cui il mestiere del libraio possa compiersi in piena autonomia e indipendenza. Una scelta non facile, in un’epoca in cui tutto pare conformarsi a canoni e consuetudini che, invece di dare valore al libro e all’esperienza autoriale, la rendono cornice di altri commerci. “Icaro BookStore” vuole ispirarsi all’amore e alla competenza per i libri, immaginando la libreria come un’“officina di sentori e di sapori attraverso i quali si lascia indovinare, supporre, presentire qualcosa come una fragranza o un aroma” (Jean-Luc Nancy).(Gabriele De Blasi)



INFO

Libreria Icaro Bookstore -  viale Cavallotti Felice 7/A - 73100 - Lecce.

Tel. 0832.331999


 

sabato 15 marzo 2014

“FRATELLI DI CORDATA” FLORIAN E MARTIN RIEGLER SI RACCONTANO



Presentato ieri sera nella sede SALEWA di Bolzano il libro "Fratelli di cordata”: le imprese dei giovani scalatori Martin e Florian Riegler scritte con la penna amica di Silvia Fabbi, giornalista e appassionata di montagna. Da un maso in Alto Adige al tetto del mondo.
Nel primo libro che racconta i bolzanini Rieglerbrothers edito da Infinito Edizioni (129 pagine più inserto a colori, 12 Euro) la giornalista Silvia Fabbi ritrae i due climber altoatesini Martin e Florian in ersione inedita. Il libro accompagna i due scalatori nelle prime passeggiate al fianco dei genitori sulle vette di casa, li segue durante l’infanzia e l’adolescenza nel maso di famiglia e le prime esperienze in parete, testimonia l’abbandono di sport e hobby adolescenziali in nome della passione per la scalata, più forte e totalizzante, per ritrarli infine in vetta al Kako Peak, la cima inviolata di 4.950 metri nel Karakorum Pakistano, che ha fruttato loro il Premio Paolo Consiglio del Caai nel 2013. Era stato Simone Moro a disvelare ai due fratelli l’incanto delle vette himalayane.
È proprio l’alpinista estremo, bergamasco d’origine ma altoatesino d’adozione, ad accompagnare con la sua prefazione il lettore alla scoperta dei Riegler. «Scrivere un libro è un modo per aprire le porte di casa e dell’anima e regalarsi a coloro che amano ancora seguire e leggere di montagna, persone con un sogno, non per forza solo alpinistico - è la riflessione di Moro - Sono dunque felice di aver trovato posto in questo loro libro, perché significa che in questa loro grande e ancora lunga storia di vita e verticalità ha trovato un piccolo spazio, forse immeritato, anche l’incrocio tra la loro e la mia strada». Ma “Fratelli di cordata” non è, non solo almeno, il racconto di una disciplina ferrea, di allenamenti maniacali, di ferite e lacrime, di sfida con se stessi per raggiungere un limite che ogni volta pare spostarsi un centimetro più in là. Il libro è anche un’esplorazione tutta interiore di una passione dalla doppia faccia, capace di dare gioie estreme ma anche di portare lo scalatore a un passo dalla morte. Ai Riegler era successo sulla parete Sud della Marmolada, la Regina delle Dolomiti, quando ancora non avevano compiuto vent’anni. Dalla cengia in poi non c’è più niente: né chiodi né soste. Impossibile assicurarsi. Allora Martin prende una decisione: «Eravamo lì in mezzo al niente, persi, in trappola. Nella mia testa l’alternativa era chiarissima: morire su quella cengia o morire provando a proseguire. Il risultato non era poi molto diverso. Ci ho provato». Se sono ancora qui a raccontare di quell’esperienza, Martin e Florian lo devono alla loro preparazione atletica, alla loro esperienza ma anche a un pizzico di fortuna. E’ stato questo che ha permesso loro, negli anni successivi, di inanellare un successo dietro l’altro, fino al premio del gotha alpinistico nazionale per la spedizione in Pakistan. La loro è sempre stata una vita vissuta al massimo dell’intensità, che non si è fatta sfuggire neppure l’occasione di fare gli attori in un set cinematografico. Reinhold Messner, il Re degli Ottomila, ha scelto infatti proprio loro per recitare la parte sua e del fratello Günther nel film di Andreas Nickel “Messner – Der Film”. E l’avventura cinematografica continua, perché proprio a febbraio 2014 Martin e Florian recitano come controfigure sul set di “Everest”, il kolossal di Hollywood del regista Baltasar Kormàkur in uscita nel 2015, tratto dal libro di Jon Krakauer “Aria sottile” che racconta il tragico esito del tentativo di conquista del tetto del mondo da parte di quattro spedizioni condotte da guide professioniste.

Florian Riegler è atleta del Salewa alpineXtream Team e l’azienda ha contribuito attivamente alla realizzazione del volume.

Il libro è acquistabile anche online su: www.fratellidicordata.com

Informazioni per il pubblico: www.salewa.com


Per informazioni, materiale fotografico e prodotti da testare:
LDL COMunicazione (ufficio stampa SALEWA Italia)
via Quinto Alpini, 4 – 24124 Bergamo
Tel. 035.4534134 - Fax 035.8593.1191
info@ldlcom.it - www.ldlcom.it


Chi è Salewa? - SALEWA è il marchio leader in Europa per l'attrezzatura e l'abbigliamento da montagna. Un vero "multispecialista" nell'outdoor: oltre settant'anni di tradizione ed esperienza sono fonte continua d'ispirazione e rappresentano la base per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Il gruppo SALEWA, che conta 340 dipendenti, è gestito con elevata professionalità da una conduzione familiare. Nel 2010 SALEWA festeggia 75 anni: è infatti dal 1935 che gli alpinisti più esigenti e gli appassionati di montagna trovano nel marchio soluzioni e prodotti innovativi e affidabili, una tradizione, questa, che costituisce la base per i prossimi passi da intraprendere a livello imprenditoriale verso un promettente futuro in movimento.

mercoledì 12 marzo 2014

Terra muta di Gianni Lannes (Pellegrini - Cosenza, 2013). Intervento di Nunzio Festa


La Terra non può parlare. Per sua fortuna. Almeno non nel linguaggio umano, diciamo. Ché altrimenti sarebbe un lungo e interminabile urlo, il suo. Di strazio. Perché la stanno massacrando: giorno dopo giorno. Ma per nostra sfortuna Gaia è muta. Allora, noi comuni immorali dobbiamo stare all'informazione del potere; quel livello di controllo, anzi, che i padroni del mondo fanno passare col nome d'Informazione. E, soprattutto, gestita oltre che condizionata dallo zelante e rigoroso e inarrestabile lavoro di tutti i reticenti alla verita a libro paga del Potere e di tutti quegli esperti - corrotti corruttori e corruttibili - gironzolanti nelle/intorno-sopra le nostre misere vite. Gianni Lannes, che nel suo libro vive col nome di Lucien (non essendo il giornalista abituato all'io), praticamente un'infaticabile eteronimo corso assatanato nel lavorio della controinformazione quotidiana, è una delle rare eccezioni a conferma della regola. Dove la stampa di regime e dei regimi sporadicamente fa passare la verità, e con "Terra muta" siamo a una conferma appunto. Perché nel documentato a dir poco e più recente libro-inchiesta di Lannes troviamo tutti quei dati e le fonti utili a farci un'idea ben precisa e chiara su un interrogativo oramai imprescindibile: i terremoti sono tutti e sempre, adesso, naturali? Per capire l'approccio di Lannes alla questione, per dovere d'appartenenza territoriale e cercare di proporre almeno qualche punto saliente del gremito e argomentato assai quanto obbligatorio volume, riprendiamo un estratto dal testo, un brano già pubblicato on-line per lo spazio telematico e diario-giornale dell'autore stesso, Su la testa; un articolo riguardante un sisma registrato nel Mar Tirreno e interessante Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Siamo solamente a gennaio 2014. "I dati ufficiali dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia parlano chiaro: nella giornata di ieri sono state registrate ben cinque scosse di magnitudo momento superiore a 2 (scala Richter), di cui due pari a 3.7. Come sempre l'ipocentro, ossia la profondità, è superficiale: in questo caso addirittura di soli 2 chilometri. Quali sono le cause? Si tratta di movimenti naturali, oppure di sollecitazioni artificiali? Un fatto è certo: nell'area marina del Mar Tirreno prospiciente Campania, Lucania, Calabria e Sicilia, sorge sotto'acqua il più grande vulcano attivo d'Europa. Il gigante Marsili con i suoi 3 mila metri di altezza è oggetto di trivellazioni da parte della società Eurobulding - autorizzata dallo Stato italiano - per ricavarne energia geotermica. Nella medesima area geografica, sempre su autorizzazione del governo tricolore sono in atto trivellazioni anche della vulnerabile ed esplosiva area dei Campi Flegrei. Non è tutto: c'è un altro vulcano, il Vesuvio, che secondo gli esperti potrebbe eruttare pericolosamente da un momento all'altro, mentre i piani di sicurezza per la popolazione dell'area più densamente abitata d'Italia - ad opera della cosiddetta Protezione civile - addirittura risalgono ad anni addietro e risultano obsoleti. Anche il più importante e qualificato vulcanologo al mondo, il professor Nakada, recentemente ha pubblicamente segnalato il pericolo. E prima di lui il medesimo allarme era stato lanciato dal professor Dobran, uno dei più significativi studiosi degli Stati Uniti d'America. Infine, è in atto sotto gli occhi di una popolazione ignara, la geoingeneria ambientale: vale a dire una guerra non convenzionale sotto regia del Pentagono e della Nasa, per controllare il clima, a danno però di gran parte dell'umanità ed in palese violazione del Trattato internazionale denominato Enmod risalente al 1978. Nel 2002 il governo Berlusconi ha firmato un accordo con gli U.S.A., in parte sottoposto a segreto di Stato, atto a manipolare appunto il clima: un atto di evidente violazione della Costituzione, in particolare dell'articolo 32 a tutela della salute, nonché delle normative di protezione sanitaria ed ambientale, e non ultima la Convenzione europea di Aarhus, ratificata con legge statale numero 108 del 2001. Singolare coincidenza: dal 2003 ai giorni nostri l'INGV ha registrato un incremento esponenziale dell'attività sismica, anche in aree asismiche. Inoltre, si registrano notevoli aberrazioni elettromagnetiche. Infine, è in atto in Italia da 11 anni, ma i primi esperimenti in Sardegna da parte della Nasa e del Max Planck Institute risalgono al 1963, di bombardamento chimico dell'aria (chemtrails) con alluminio, bario, litio, torio e polimeri artificiali, con gravi conseguenze per salute delle persone. Certo, gran parte d'Italia è a rischio sismico, tranne la Sardegna, ma nel nostro caso la sismcità naturale è un insospettabile paravento per le forze armate di Washington. La tecnologia bellica ha superato la fantasia umana da un bel pezzo. Tranquilli: ci vogliono tutti a cuccia, servili e obbedienti per sterminarci a puntino, con contorno di sciacalli negazionisti, decerebrati ed ignoranti, usati per narcotizzare il rischio". Torna la domanda: terremoti naturali o artificiali? La testi di Lannes, suffragata dall'esito d'un lungo percorso di studio accompagnato e sostenuto da viaggi importanti nonché da una mole impressionante di documenti, spesso militari quando non pareri tecnici di scienziati, dice che l'Italia è scossa da una sequenza insolita di sismi "che mietono persone ignare e causano danni incalcolabili: vittime umane e caos programmato". Frutto d'una "guerra ambientale non ufficialmente dichiarata", perseguita insistentemente dal gendarme Usa. Perché gli yankee sono una minaccia, oggi e di nuovo, della sicurezza dell'Italia e dell'intero Pianeta. "Indagando direttamente sul campo ed in mare, oltreché in luoghi particolari, come ad esempio il National Archives and Records Administration nel Maryland (USA) – ma non solo – ho scoperto che l’Office Strategic Services (OSS), vale a dire il precursore della CIA, aveva già pianificato per conto della Casa Bianca un terremoto da innescare artificialmente in Giappone nel 1945, prima dell’esplosione delle due inutili atomiche sulle città inermi di Hiroshima e Nagasaki. Ovviamente la tecnologia bellica da allora ne ha compiuti di progressi in negativo a danno della vita e dell’equilibrio di Gaia. Un perverso e criminale obiettivo perseguito e realizzato, grazie all’assoggettamento scientifico di buona parte della comunità accademica (civile). Anche in Italia i cervelli locali della materia hanno usato esplosivi convenzionali, decine di tonnellate di dinamite (per ogni test) nei mari Tirreno, Jonio, e Adriatico, ma anche sulla terraferma. Gli esperimenti giustificati da finalità scientifiche, ma privi di valutazioni di impatto ambientale, sono decollati a partire dal 1956 (inizialmente con i residuati bellici della seconda guerra mondiale) così fino ai giorni nostri. Esisteva addirittura, un ‘attività per fini esplorativi (tanto per vedere l’effetto che fa) condotta nell’ambito universitario in collaborazione con la NATO, il CNR e l’INGV ed altri enti a livello europeo, denominata Gruppo Grandi Esplosioni. Geofisica d’altri tempi? Mica tanto. Bene, anzi male. Potrebbero aver innescato accidentalmente, s’intende, anche qualche rovinoso terremoto in Italia facendolo passare nel senso comune per naturale. Il libro, aperto alla speranza, è corredato di prove e di amare sorprese", spiega chiaramente l'autore al fine di presentare il suo volume dal libero web. Vittima di minacce di morte e d'un attentato, Gianni Lannes non ha paura. E parla, per esempio, di cosa è lo statunitense Centro H.A.A.R.P. Che, aggiungere nel libro il docente universitario a Ottawa, Michael Choussudovsky: "(...) è un potente mezzo per la modificazione delle condizioni atmosferiche e del clima". Le antenne di Haarp "bombardano e riscaldano la ionosfera, generando frequenze elettromagnetiche che rimbalzano sulla terra". Ed è una soltanto delle peculiarità del mostro. Artificio nato grazie agli sviluppi nocivi delle teorie, su tutte, dell'assassinato genio Tesla. Il mondo dominato dagli Usa non deve sapere. Nel senso che le popolazioni devono esser all'oscuro di tutto. Mentre i lidi sono pieni dell'Italietta al mare, le acque del Marenostrum sono tante volte interdette alla navigazione e alla pesca. Ché nel suo grembo l'esercito degli States e le compagnie petrolifere che lo mantengono producono le loro manovre belliche. A quache passo da noi. Non sufficientemente soddisfatti d'esser capaci di provocare terremoti e tsunami da lontano. Difficilmente apriremo gli occhi, però almeno non facciamoci trattare da deficienti. E' necessario stare, per quel che serve, in allerta. Si pensi, per dire, che in alcuni convegni pubblici la scienza s'è fatta sfuggire che entro vent'anni dobbiamo aspettarci un devastante sisma (indotto sicuramente, a questo punto) in un punto imprecisato e imprecisabile del Mezzogiorno.