giovedì 28 febbraio 2013

“Altre storie incompiute” di Andrea Di (Phasar Edizioni) | @lucianopagano - musicaos.it

“Altre storie incompiute” di Andrea Di (Phasar Edizioni) | @lucianopagano - musicaos.it

“LE SALENTINE” & “MERCATI GENERALI” in tour da venerdì 1 a domenica 3 marzo 2013

Inizia il nuovo tour Venerdì 1 marzo dalle ore 21.00, presso Corte Santa Lucia in via Santa Lucia 46, a Nardò; prosegue Sabato 2 marzo dalle ore 20.30, presso il Gusto diVino in piazza Don Tonino Bello 52 ad Alessano; e si conclude domenica 3 marzo al Lingua Loca di Martano in via XX Settembre, sulla Villa Comunale dalle ore 21.00. Tre serate all’insegna del racconto e della musica: andrà in scena lo spettacolo “Mercati Generali”, preceduto dalla presentazione de “Le salentine” carte da gioco.

“Mercati generali” è un viaggio divertente che congiunge due mondi diversi, il Salento e Roma, animato dai sogni di due ragazzi alla fine degli anni ’70, ambientato nella notte che vive e lavora, mentre le città dormono ignare. “Le Salentine” carte da gioco sono un intero mazzo disegnato a mano, ideato da B22 in collaborazione con Kurumuny che ha curato la produzione, firmato dalla prestigiosa azienda “Modiano S.p.a.”, che ne conferma l’eccellenza qualitativa. Trait d’union fra i due momenti sarà ‘u Papadia che, prima dello spettacolo, racconterà le “sue” storie da osteria: aneddoti, curiosità e ricordi di quando ragazzo frequentava la bottega dei genitori.
Pur nella loro diversità “Mercati generali” e “Le Salentine” raccontano un mondo popolare operaio e contadino che trova una sintesi grafica nelle carte da gioco e una musicale nello spettacolo imbastito dai due cantastorie.

LE SALENTINE - Quattro storie in quattro semi

Le Salentine nascono dal desiderio di creare un mazzo di carte da gioco legato al territorio e alla sua storia pur mantenendo una giocabilità pari a quella delle carte regionali napoletane, a cui si ispirano e di cui conservano la peculiarità dell’aspetto cromatico. Il mazzo è composto da quattro semi che si richiamano alla tradizione e ne diventano sintesi simbolica: le brocche (per le coppe), i lecci (per i bastoni), le tarante (per i denari) e le zappe (per le spade). Le figure del nove e del dieci sono di nuovo impianto: al posto del cavallo e del re ci sono rispettivamente l’asino, omaggio alla cultura contadina, e il santo. Gli abiti delle figure dell’otto e del nove di tutti i semi sono ispirati alle illustrazioni dei costumi tradizionali del 1700 di vari comuni salentini. Le Salentine sono state stampate da Modiano e prodotte da Kurumuny. Il progetto si completa con un sito internet www.cartesalentine.it, ricco di approfondimenti storico-artistici sulla costruzione dei quattro semi. C'è poi una sezione chiamata racconti da osteria che raccoglie, attraverso testimonianze dirette, preziose informazioni aneddoti e curiosità, offrendo uno spaccato dei contesti sociali e conviviali dove si praticava il gioco delle carte.


MERCATI GENERALI - “La luna gira il mondo e voi dormite” (Matteo Salvatore).

Da un’idea di Umberto Papadia, nasce “Mercati generali”, un racconto musicale delle esperienze di vita di due ragazzi, ‘u Papadia – salentino – e Guitarmando – romano – divisi da centinaia di chilometri, ma accomunati dalla passione per la musica e dalla loro esperienza lavorativa ai mercati generali rispettivamente di Lecce e di Roma. I racconti si intrecciano con le note e con il ritmo: i veri protagonisti sono la musica, la notte e il lavoro. Una storia coinvolgente, emozionante, tratta dalle reali esperienze vissute e messa in scena attraverso racconti, canzoni e strumenti di ogni tipo: chitarra, cavaquinho, tamburello, marranzano, armonica, springdrum, traccole, trombette, kazoo, pentole e buatte. Lo starter della performance è dato dalla voce minacciosa della Sora Mirella (la mamma di Guitarmando: «Armá hai fatto i compiti? Guarda che si nun studi te manno a lavorà ai Mercati Generali eh!...» E non l’avesse mai detto! Perché ne succederanno di tutti i colori...


Umberto Papadia, in arte ‘u Papadia: Salentino del Capo di Leuca, esule sin dalla nascita, virtuoso del tamburello, percussionista autodidatta ed eclettico cantastorie. Autore del progetto folk rock “La Peronospera”, e della “filosofia furese” a esso associata. Reduce del successo della scorsa estate con oltre 30 concerti in Salento e un Festival dedicato al suo progetto, “L’alba della Peronospera”. È stato percussionista e vocalist di Teresa De Sio dal 2004 al 2011. Vanta collaborazioni con nomi illustri italiani e internazionali, tra i più noti: Lucilla Galeazzi, Ambrogio Sparagna, Nando Citarella, Uccio Aloisi, Arakne Mediterranea, Mike Mainieri, Hector Zazou.

Armando Serafini, in arte Guitarmando: Romano della Garbatella, portatore di quella romanità ormai in via d’estinzione. Chitarrista e percussionista appassionato di strumenti etnici. Produttore naturale di groove, in grado di far suonare qualsiasi oggetto a sua disposizione. Inventore del nocche'n'roll dapprima sulla Ciquita Grooving Box, e poi sulle sue evoluzioni successive: la Guitarmandrum e il Rullandoro. Umberto e Armando collaborano da oltre 5 anni.


Info:
upapadia@gmail.com | 338 681488
www.cartesalentine.it

info@kurumuny.it | 3299886391


mercoledì 27 febbraio 2013

Gli Illuminati di Adam Kadmon: il libro che rivela i segreti sulla più potente organizzazione esoterica del mondo. Intervento di Stefano Donno



Nel 1990, agenti federali fanno irruzione in una ditta americana che fabbricava giochi, letteralmente sequestrando tutti i personal computer che non verranno però più restituiti. In più vengono requisiti una serie di giochi, tra cui uno da tavolo, recante un nome singolare: "Illuminati". Le carte di questo gioco, riportavano una serie di immagini, che nella storia del nuovo millennio sarebbero divenute celeberrime: dall'esplosione delle Twin Towers, all'aereo schiantato sul Pentagono, dal maremoto di Fukushima, a tutta una serie di eventi alcuni già accaduti, altri forse (speriamo di no) ancora da compiersi. Naturalmente a tutt’oggi nessuna fonte ha mai rivelato il contenuto dell’intero mazzo, forse per evitare di scatenare un possibile panico di massa. Si tratta comunque di fatti che lasciano intravedere una straordinaria coincidenza di fatti, tanto da far presupporre una regia occulta che potrebbe unire con un sottile filo rosso il contenuto delle carte da gioco sopracitate e i segretissimi incontri del Bohemian Club, ai quali partecipano personaggi del calibro di Rockefeller e Kissinger e di numerosi presidenti americani, o le blindate e inviolate riunioni del Gruppo Bilderberg, a cui fa capo il gotha della finanza e della politica mondiale. In molti sanno grazie anche all’infaticabile lavoro di numerosi liberi ricercatori come Leo Lyon Zagami, Mike Plato, Pablo Ayo, Roberto Pinotti, Daniel Estulin o Robert Icke, solo per citarne alcuni, che il mondo così come lo conosciamo ha per un suo buon 60% una direzione occulta su scala planetaria, in grado sia di direzionare o manipolare la “libera informazione” su argomenti prettamente sensibili, sia dirigere forzosamente gli eventi verso questo o quel gruppo di potere in particolare, verso un particolare obiettivo da raggiungere. Quello che però in pochi conoscono è che si tratta di una società segreta radicata nelle più importanti “stanze dei bottoni” del mondo e che sotto la bandiera dell’evoluzione umana non esitano a bypassare etica e moralità. Parliamo degli Illuminati. Verità? Menzogna? Esistono prove della loro esistenza? Adam Kadmon (la sua identità è segreta), in questo suo primo lavoro presenta ai lettori un testo da far accapponare la pelle per tutta una serie di rivelazioni contenute tra le sue pagine, sul nuovo ordine mondiale voluto dagli Illuminati.  Il volume (uscito da una decina di giorni e già in ristampa) ha suscitato un vespaio negli ambienti dell’esoterismo italiano, ma possiamo asserire con certezza che Adam Kadmon svela dettagli che nessun altro autore ha mai riportato prima, dettagli che stanno trovando un totale riscontro nella realtà italiana.

Illuminati. Viaggio nel cuore nero della cospirazione mondiale
Di Adam Kadmon

Prezzo di copertina € 17,50
Dati      2013, 327 p., ill., rilegato
Editore - Piemme  

Intervento  apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno a pag. 26 del 26/02/2013

martedì 26 febbraio 2013

Nigredo di Stefano Delacroix (I libri di Emil). Prima presentazione all’Ex Conservatorio S. Anna di Lecce il 28 febbraio 2013



L’Ordo Equestris Templi Arcadia, il Santissimo Ordine Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostella e del Pellicano, e con il patrocinio dell’Augusta Imperiale Real Casa Tiberio Dobrynia di Russia di Roma-Byzantium organizzano il 28 febbraio 2013 alle ore 18,30 presso l'Ex Conservatorio S.Anna a Lecce in via Giuseppe Libertini la presentazione del libro di Stefano Delacroix dal titolo Nigredo (I libri di Emil). Relazioneranno insieme all'autore il prof. Angelo Piperno e il Dott. Francesco Bitonti esperti di studi esoterici e rosacrociani. Interverrà S.A.R.I. Principe Don Antonio Tiberio Dobrynia Dimitrijevich di Russia

Vincent Fernand Daudet, guaritore e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole, avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe, amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”

Stefano Delacroix è nato a Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il ’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007 Peristalsi (ed. Il Foglio) e La Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009 Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione nel 2012.

Info


“Se Hank avesse incontrato Anaïs” (nuova versione dei fatti, 2013). Disponibile in versione digitale su Amazon



“Il romanzo d’esordio di Stefano Donno, pubblicato nel 1999 e qui presentato in una nuova versione riveduta dall’autore, è un pugno nello stomaco, un oltraggio alle buone maniere, o, più semplicemente, una delle storie d’amore più intense e struggenti che siano state mai raccontate, semplicemente perché i due protagonisti Charles Bukowski e Anaïs Nin, rappresentano due mondi distanti e due modi diversi di intendere la scrittura, la poesia, la sessualità, la vita.” (dalla prefazione, di Luciano Pagano)

"Stefano Donno, poeta, scrittore, autore di decine di libri, raccolte di poesie, interventi critici e romanzi, sul finire degli anni novanta era già uno dei giovani ‘agitatori’ letterari pugliesi più attivi, coordinava il periodico S/PULP ART FACTORIES e esordiva con la sua prima raccolta di versi “Sturm and Pulp”, introdotta da Tommaso De Lorenzis. “Se Hank avesse incontrato Anaïs” è il suo primo romanzo. Oggi, rileggendolo a distanza di quattordici anni, mi rendo conto che questo testo non ha perduto nulla della sua freschezza e della sua carica evocativa, ancora oggi è un poetico pugno nello stomaco, quello che ti prende quando raccogli i pezzi di una storia d’amore assurda e la spieghi dall’inizio. Il meccanismo narrativo è coinvolgente, bastano poche pagine per restare incollati, prima al Bukowski personaggio, poi all’innamorato irrequieto che non vuole ammettere i propri sentimenti, crudi e allo stesso tempo sinceri. Ma d’altronde chi, leggendo tra le righe le poesie dell’autore americano, non si accorge che dietro tanta brutalità si nasconde un’anima grande? L’azzardo di Donno si concretizza nell’ipotizzare una relazione tra due astri della letteratura del secolo scorso; ma è anche vero che tutto incomincia e termina come una pellicola, come un film hollywoodiano, conservando il taglio cinematografico delle sequenze, la rapidità, le inquadrature e i passaggi di scena. L’autore sembra quasi volerci comunicare che si tratta di una fiaba, una favola sporca raccontata con gli strumenti della contemporaneità, facendo incontrare un’ambizione pulp e post-moderna insieme a un ritmo definito, quello del film."

Stefano Donno (1975) si è laureato nel 2005 in Filosofia presso l’Università degli Studi di Lecce. Sue poesie sono inserite in numerose antologie e suoi articoli e saggi sono apparsi su importanti riviste nazionali e internazionali. Attualmente, con Luciano Pagano, è OverecoAgenzia.

Pubblicazioni: Sturm and Pulp (Lecce, 1998); Edoardo De Candia, considerazioni inattuali (Lecce, 1999); Se Hank avesse incontrato Anais (Pensa Multimedia, 1999); Monologo – + (I Quaderni del bardo, 2001); Sliding Zone (Pensa Multimedia, 2002); L’Altro Novecento – giovane letteratura salentina dal 2002 al 2004 (Luca Pensa Editore, 2004); Ieratico Poietico (Besa Editrice, 2008); Dermica per versi (Faloppio, 2009); Mendica Historia (Lecce, 2010); Corpo Mistico (Giulio Perrone Editore, 2010)

“Se Hank avesse incontrato Anaïs” – Stefano Donno
disponibile qui su Amazon

lunedì 25 febbraio 2013

In libreria per Lupo Editore dal 28 febbraio 2013 il nuovo libro di Giuseppe Cristaldi dal titolo “Macelleria Equitalia”. Con una nota di Michele Placido


Cinque racconti. Cinque drammi esistenziali determinati dalla crisi odierna. Uno scenario intimamente operaio e contadino, devastato dal propagarsi inarrestabile della macchina istituzionale, che attraverso i suoi apparati di riscossione forzata dei tributi, Equitalia, attiva pignoramenti di mobili prima e immobili poi.  E dopo ancora, la nascita di un’organizzazione criminale, posta tra Equitalia e il cittadino insolvente, dedita alla compravendita illecita dei beni. L’aggressione definitiva di un popolo indifeso e ridotto alla miseria, dove anche la vergogna e l’umiliazione fisica rientrano nella salvaguardia economica. Macelleria Equitalia è la precisa analisi dell’ultima Italia, delle meccaniche di un sistema malato che costringe all’esclusione violenta dell’uomo dallo Stato, ma è anche il ritorno a quella umanità spoglia, nuda, essenziale dove i reduci sono blocchi di pietra abbandonati a loro stessi, perché se a una statua cambi la postura, anche di poco, ne va del santo.

Giuseppe Cristaldi, classe 1983. Nel 2007 pubblica il suo primo romanzo Storia di un metronomo capovolto , con nota di Franco Battiato. Nel 2008 prosegue il suo impegno civile pubblicando il docugramma Un rumore di gabbiani – Orazione per i martiri dei petrolchimici con un cameo filmico di Franco Battiato e prefazione di Caparezza. Coincide con l’uscita di quest’opera la sua prima esperienza in campo registico. Del 2010 è il suo romanzo Belli di papillon verso il sacrificio , con prefazione di Teresa de Sio. Del 2011 Nefrhotel (CMEditore – Promo Music, 2011)

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“Universo sconosciuto: l’energia oscura” di Stefano Sello (Phasar Edizioni) | il blog di OVERECO.IT

“Universo sconosciuto: l’energia oscura” di Stefano Sello (Phasar Edizioni) | il blog di OVERECO.IT

domenica 24 febbraio 2013

BUON VENTO – viaggio nel Gusto (Gelsorosso) di Sabrina Merolla a GUSTOLIBERRIMA a Lecce il 1 marzo 2013



Evocazioni salentine per il tour di presentazione del libro BUON VENTO Viaggio nel Gusto (Gelsorosso Ed.) di Sabrina Merolla che, a sette mesi dalla pubblicazione di questa fortunata opera prima, approda a Lecce, capitale del barocco pugliese e centro propulsore di cultura e dinamismo turistico. L'appuntamento con l'autrice si terrà venerdì 1° marzo 2013, alle 18.30, nella Libreria GUSTOLIBERRIMA a Lecce (Via Vittorio Emanuele, 42) annoverata tra le 10 librerie più belle d'Italia dalla testata panorama.it e definita "paradiso dei maniaci della cultura, del cibo e dei viaggi"  Come nello stile delle presentazioni già tenutesi in giro per la Puglia, questo incontro letterario rappresenterà un viaggio sentimentale e coinvolgente alla scoperta di luoghi pugliesi dal fascino unico e irripetibile, raccontati in questo libro innovativo che svela anche gli incontri più entusiasmanti con i protagonisti del gusto pugliese, vissuti dall’autrice nel corso dei suoi viaggi televisivi. Lettura dopo lettura, Sabrina Merolla condurrà il pubblico in una selezione di itinerari tratti dalla sua trasmissione BUON VENTO, dedicata alla valorizzazione e promozione delle risorse turistiche pugliesi e lucane, in onda negli ultimi anni sulle reti del Gruppo Norba, con grande riscontro di pubblico e critica. L’intenso lavoro televisivo è documentato sul canale Youtube di Buon Vento www.youtube.com/buonventotv che ha superato le 100.000 visualizzazioni.
L'evento letterario sarà occasione di scoperta e approfondimento delle risorse enogastronomiche, agroalimentari e turistiche della terra di Puglia e rappresenterà una straordinaria opportunità di incontro con i molti protagonisti dell'imprenditoria, dell'enogastronomia e del turismo pugliese.
A dialogare con l’autrice, Stefano Donno critico letterario e fondatore con Luciano Pagano di “Overeco Agenzia” e Augusta Epifani, responsabile di Liberrima. Un novero di preziosità territoriali che viaggia con l'autrice anche oltre i confini regionali. Sabrina Merolla, infatti, è stata recentemente invitata a Trento all'assemblea nazionale di Unionturismo (prestigioso osservatorio dei flussi, delle tendenze e della storia del turismo Italiano) in collaborazione con l’Azienda di Promozione Turistica del Trentino, come fonte ispiratrice dell'instaurazione di una sinergia tra le dolomiti trentine e le magnifiche spiagge della Puglia.  Inoltre, come attestazione del carattere divulgativo di questo lavoro letterario e mediatico, Sabrina Merolla ha ricevuto il Premio Green 2012 dal Presidente di Confindustria Puglia, Dott. Angelo Bozzetto, "per essersi distinta, attraverso il suo impegno mediatico con il format televisivo e letterario Buon Vento, tra le personalità che più di altre hanno saputo negli ultimi tempi incardinare in sé i due criteri fondamentali della meritocrazia e del green".
La Libreria Liberrima, come si legge nella motivazione di Panorama, è “un ecosistema di luoghi affacciati su una piazzetta nascosta: una libreria, un'enoteca, un caffè, un ristorante...Tutto questo all’interno della corte settecentesca di un palazzo barocco, nell’incanto del centro storico di Lecce".
In questo luogo reputato "imperdibile" sarà irrinunciabile partecipare all'esperienza culturale di scoperta di una Puglia ricca di storie e sapori, amabilmente narrati al lettore con garbo, raffinatezza e freschezza, e con quello stesso trasporto che l’autrice trasmette al suo pubblico televisivo. A pochi mesi dalla pubblicazione di questo volume, che offre al lettore più di 40 proposte esclusive per viaggiare tra le eccellenze enogastronomiche della Puglia, il libro “BUON VENTO Viaggio nel Gusto” ha conquistato il pubblico, come dimostrato dall’incremento di vendite che hanno superato le 3000 copie.

Molte e autorevoli le testate nazionali che l'hanno recensito con entusiasmo, e tra loro: TG2 RAI Eat Parade, A Tavola, La Cucina Italiana, Alice Cucina, Marcopolo Viaggi, Italia a Tavola, Il Venerdì di Repubblica.  Il fitto calendario di presentazioni si espande oltre i confini regionali, forte dell’imminente grande distribuzione nazionale dell’opera.

Lecce Via Vittorio Emanuele, 42 Libreria GUSTOLIBERRIMA
ore 18:30
ingresso libero
Info. 0832.245524

mercoledì 20 febbraio 2013

“The future. Six drivers of global change” di Al Gore (Random House). Intervento di Vander Tumiatti (Imprenditore e Fondatore di Sea Marconi Technologies).

Gli interventi sulle novità editoriali che si occupano di ambiente ed energie rinnovabili in questi miei ultimi due anni di intensa attività recensiva, hanno puntualmente toccato questioni sia di carattere nazionale, sia tematiche legate al territorio e alla cultura green di Puglia e del Salento, sia macro-argomenti di rilievo internazionale. Avendo una certa padronanza (condizione, ma anche conseguenza dei miei numerosi impegni fuori Italia) della lingua inglese, ho avuto l’opportunità di leggere l’ultimo lavoro “ecosofico” di Al Gore, dal titolo “The future. Six drivers of global change”, edito dalla stessa casa editrice di Dan Brown (noto autore di best seller mondiali, come il Codice Da Vinci o Angeli e Demoni) ovvero la Random House. Personaggio di tutto rispetto, Al Gore è co-fondatore e presidente di Generation Investment Management, senior partner di Kleiner Perkins Caufield & Byers, e membro del consiglio di amministrazione di Apple Inc. Gore attualmente è impegnato, con la qualifica di presidente, nel progetto Climate Reality, un'organizzazione no-profit che si attiva nel trovare soluzioni per l’attuale crisi climatica mondiale. In questo suo ultimo lavoro l’ex vicepresidente USA, divenuto da lungo tempo attivista ambientale, svolge un’analisi a tutto campo degli intrecci fortemente simbiotici tra ecologia, economia, scienza e geopolitica, delineando le grandi linee di forze che sono all’opera e che stanno rapidamente modificando il mondo che abbiamo sempre conosciuto. Un processo, attualmente in fase di forte accelerazione, che è dovuto soprattutto ad una serie di elementi propulsivi come: 1) la globalizzazione; 2) le comunicazioni on line, che hanno generato una “mente interconnessa” globale; 3) un progressivo riequilibrio dei poteri, che ha visto il passaggio da un sistema centrato sugli USA a un mondo multicentrico e multieconomico; 4) le biotecnologie, come la genetica e le neuroscienze, che stanno trasformando radicalmente medicina, agricoltura e scienza molecolare, giungendo ad influenzare il controllo sull’evoluzione umana. Il libro di Al Gore è suddiviso in "sei fattori di cambiamento globale" ai quali corrispondono altrettanti capitoli. Nella discussione dei primi temi, Gore presenta un quadro, per lo più triste, di degrado ambientale dovuto alla crescita della popolazione umana e ai consumi sempre più sostenuti. L’autore dichiara ad esempio, e senza troppi peli sulla lingua, che la causa del riscaldamento globale non risiede soltanto nell’utilizzo dei combustibili fossili, ma anche nell’impoverimento graduale e costante della terra, le cui risorse cominciano ad esaurirsi, che si tratti di agricoltura, di pesca o di giacimenti minerari. La vena di totale vicinanza di Al Gore sulle questioni ambientale si vede in frasi come queste: "Ci sono già diverse pratiche sconsiderate che dovrebbero essere immediatamente fermate: la vendita di armi letali a gruppi di potere in tutto il mondo, l'uso di antibiotici come stimolante della crescita del bestiame, l'estrazione del petrolio nel Mar Glaciale Artico, ormai divenuto una zona terribilmente a rischio". Al Gore in questo suo ultimo lavoro si dimostra erudito, coinvolgente e dotato di grande stile, ma soprattutto si rivela un grande conoscitore della globalizzazione e del mercato delle energie a livello mondiale, oltreché uomo di grande levatura etica, desideroso di costruire un futuro realmente ecocompatibile. E come sostiene l’autore: «Siamo di fronte ad una scelta. Possiamo essere trascinati dalla corrente delle innovazioni tecnologiche e del determinismo economico verso un futuro che può minacciare i nostri valori più profondi. Oppure dare forma al futuro in modo che possa proteggere la dignità umana e riflettere le aspirazioni dei popoli di tutto il mondo

“Terzo millennio: la globalizzazione degli animali” di Enrica Zinno (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

“Terzo millennio: la globalizzazione degli animali” di Enrica Zinno (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

lunedì 18 febbraio 2013

SCIROCCHI BAROCCHI

SCIROCCHI BAROCCHI

De Memoriae Fragmentis - Sergio ORTESE

De Memoriae Fragmentis - Sergio ORTESE

Luci e ombre nel ‘verde’, capitalismo e Green Economy. Intervento di Vander Tumiatti (*)



È da tempo oramai che mi occupo di segnalare in diverse sedi, anche prestigiose, pubblicazioni, eventi, aggiornamenti di carattere tecnologico e normativo riguardanti la green economy e le energie alternative. Avendo sempre come punto di riferimento La volontà di essere quanto più“glocal” possibile nelle mie analisi, ovvero cercando di occuparmi di “green” prendendo in esame realtà e latitudini che spaziano dalla Puglia al Piemonte, fino al resto del mondo. E una realtà editoriale che sino ad oggi non avevo preso in considerazione, è stata la casa editrice Emi, un’azienda editoriale missionaria di proprietà di 15 istituti italiani maschili e femminili che svolgono attività anche fuori dai confini della nostra nazione.

La Emi si rivolge tanto alle persone di chiesa (laici e religiosi impegnati) che agli attivisti di movimenti sociali e gruppi alternativi e guarda con medesimo interesse al mondo della cultura e a quello della scuola. E proprio in occasione del 40° anniversario della sua fondazione (1973/2013) mi fa piacere poter parlare di un testo assolutamente degno di considerazione, che meriterebbe di essere letto da un pubblico ampio e vario, soprattutto per i suoi contenuti. Si, perché fanno riflettere su alcune zone d’ombra della green economy, ma che forniscono anche ipotesi di soluzioni graduali da prendere attentamente in considerazione. Mi spingerei addirittura a suggerire che venisse adottato nelle scuole pubbliche, come libro di testo. Il volume a cui faccio riferimento è una pubblicazione fresca di stampa, ovvero “I Signori della Green Economy. Neocapitalismo tinto di verde e Movimenti glocali di resistenza”, uscito da due interessanti penne come Alberto Zoratti e Monica Di Sisto. La presentazione è affidata a Maurizio Landini e la prefazione a Maurizio Gubbiotti.

Alberto Zoratti è presidente di Fairwatch, nonché giornalista freelance, responsabile del blog “Ri(E)voluzione” di “Altreconomia”, oltre che uno dei fondatori di “Comune-info.net”. Monica Di Sisto invece collabora con l’agenzia “Asca” e con “Altreconomia” e insegna Modelli di sviluppo economico alla facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana. Si tratta di autori con alle spalle diverse e importanti pubblicazioni. Il messaggio che i due autori cercano di dare a quanti avranno il piacere di leggere questo libro è fondamentalmente uno: i signori degli elementi (aria, acqua, terra, e fuoco (energia) adottano strategie economiche non sempre positive, vuoi per un territorio, vuoi per una comunità. Quasi sempre esse sfociano in un a/razionale iperconsumismo smaltato di sostenibilità, cui si aggiunge un pizzico di responsabilità sociale e ambientale. Oggi, spiegano gli autori, si è scoperto che il DDT è indistruttibile e che si sedimenta nelle catene alimentari, si è scoperto che l’acqua sta calando, che i terreni si stanno impoverendo, che l’aria sta diventando irrespirabile, e che forse occorre ripensare e rimodulare le categorie del capitalismo “green”. Ma intanto, con fiducia, ci si può affidare all’impegno solidale di piccoli gruppi e associazioni che attraverso i loro piccoli gesti quotidiani rappresentano dei piccoli granelli di sabbia, che possono inceppare un meccanismo oramai perverso.

I Signori della Green Economy. Neocapitalismo tinto di verde e Movimenti glocali di resistenza di Zoratti Alberto e Di Sisto Monica (Emi), 2013, p. 176

Info:
Editrice Missionaria Italiana

Intervento apparso su Libri Bari blog de La Repubblica

* Vander Tumiatti, imprenditore e fondatore di Sea Marconi Technologies

Giannella Channel » Lunga vita ai piccoli editori (5) K come Kurumuny Nel Salento vogliono far tornare protagonisti gli invisibili e la loro umanità scheda storica a cura di Salvatore Giannella

Giannella Channel » Lunga vita ai piccoli editori (5) K come Kurumuny Nel Salento vogliono far tornare protagonisti gli invisibili e la loro umanità scheda storica a cura di Salvatore Giannella

giovedì 14 febbraio 2013

UMBERTO VITIELLO, IL CURATORE SEGRETO DEL VATICANO E LE DIMISSIONI DI BENEDETTO XVI



11 febbraio 2013. Dopo 600 anni accade in Italia un evento storico di portata mondiale: le dimissioni del Papa.  Nel Vaticano e in tutto il mondo questa notizia ha lasciato increduli. E senza dubbio parliamo di un evento che destabilizza le menti laiche e cattoliche data l’eccezionalità del gesto, ovvero il Papa, Bendetto XVI, si fa da parte per il bene della Chiesa.
Risuona prorompente l’eco di “Il curatore segreto del Vaticano” (Lupo editore), di Umberto Vitiello - altroché previsioni Maya – ed è sorprendente come un romanzo carico di intrighi, complotti e fitti misteri che avvolgono nel presente come nel passato la Chiesa, emergano impetuosamente spinti da una “profezia” iscritta dall’autore nelle pagine di questo libro. Non si possono non riportare alcune parole del romanzo che appaiono come una “visione”, come una possibile realizzazione di una realtà che contraddice paradossalmente se stessa. E dunque si legge come  la Chiesa che dovrebbe essere serva per ogni essere umano rischia di apparire padrona, come padre Rodolfo - uno dei protagonisti del romanzo - evidenzia chiaramente le sue perplessità, ammette di non avere affatto certezze, ben immaginando gli ostacoli che il pontefice e i suoi stretti collaboratori dovranno affrontare e superare. Ma sarà il curatore segreto chiamato dal Vaticano ad informare il papa della vera natura di alcune operazioni finanziarie in contrasto con i princìpi evangelici affinchè la Chiesa del futuro, unica per tutti i cristiani, torni ad essere simile a quella dele sue origini.
Un libro decisamente sensazionale che racconta già da un mese quello che sta accadendo oggi nella Santa Sede!

Il libro - Le aspirazioni, le delusioni, il coraggio di responsabile e ferma critica, l’impegno paziente e persistente in difesa e diffusione dei valori evangelici più genuini di tanti teologi contemporanei, vecchi e giovani, da Hans Küng a Vito Mancuso, in un romanzo avvincente in cui la Chiesa Cattolica proiettata nel futuro è alla sua svolta storica più significativa e radicale. Profeticamente collocata in un domani non molto lontano, la Chiesa accoglie tutti i cristiani del mondo in una semplificazione teologica che la rende universalmente accetta, ed è osservata criticamente dal futuro nelle sue tante contraddizioni presenti e passate, un groviglio di intrighi e connivenze stroncato a fatica dall’ultimo papa e dai pochi che credono con lui di riuscire a riportarla ai genuini valori evangelici dei primi secoli. La narrazione segue i canoni del dissenso intellettuale: un metodo che consente, senza incorrere in accuse di eterodossia, una visione critica del reale stato in cui versa la comunità dei cristiani detti cattolici, scrutando le loro delusioni e scoprendone le aspirazioni, per delineare la configurazione progettuale della Chiesa da tutti agognata. Tutto si svolge alla vigilia del Concilio Vaticano III, convocato dal nuovo papa – un convinto “giovanneo” sudamericano – per attuare la riconciliazione dei cristiani del mondo intero in un’unica Chiesa, degna per la sua rinnovata natura di accogliere Cristo quando, alla fine dei secoli, farà ritorno sulla terra. Grande è l’avversione della maggior parte dei curiali che, difensori della tradizione e dei propri privilegi, non disdegnano di ricorrere a raggiri e complotti pur di evitare che, con l’ecumenismo realizzato, la Chiesa Cattolica rinunci alla propria ricchezza e al plurisecolare patrimonio teologico che la rende del tutto diversa dalle altre comunità cristiane. La storia – (scritta con la collaborazione di un giovane teologo) - ha inizio con un omicidio commesso all’abbazia del Santo sul Colleprato che alla fine delle indagini vede coinvolti alcuni alti prelati e consente al papa di affrettare i tempi dell’innovazione e della riconciliazione. Ospite dell’abbazia da alcuni anni è un noto economista, ex professore di Oxford fattosi monaco, personaggio centrale dell’intera vicenda. Chiamato segretamente in Vaticano, è lui che, definito “curatore”, informerà il papa della vera natura dei fondi dello IOR e il modo come liberarsi di questa istituzione e di tutte le operazioni finanziarie in netto contrasto con i principi evangelici, affinché la Chiesa del futuro, unica per tutti i cristiani, torni ad essere simile a quella delle sue origini. La conclusione della storia è nella convocazione del Vaticano III, ultimo concilio della Chiesa Cattolica e primo della Chiesa di Cristo di tutti i cristiani del mondo.

Umberto Vitiello, detto “Vadìm”, nato alle falde del Vesuvio, di fronte all’isola di Capri, laureato con 110 e lode presso l’Università Orientale di Napoli, ha frequentato un corso post-laurea di specializzazione in etnologia sociale presso l’Università di Belgrado. Slavista e francesista, ha soggiornato per studio in vari Paesi d’Europa. Membro di un’Associazione Umanitaria Internazionale, per otto anni ha contattato ed aiutato alcuni dissidenti (artisti, intellettuali, religiosi) dell’Unione Sovietica e dei Paesi dell’Est Europeo. Ha lavorato come traduttore dal russo nel settore “Studi e Progetti” della Montecatini di Milano, città in cui s’è sposato con Maria Luisa Magnocavallo, docente di lettere nei licei. Dal matrimonio sono nati Ermelinda-Vadìm e Luigi-Vadìm. Dedicatosi alla scuola, ha ideato e diretto importanti sperimentazioni didattiche ed è divenuto preside in istituti medi superiori. È autore di Parigi (SugarCo Editore, Milano), Il sale di Napoli (Mursia, Milano), Un secolo da dimenticare (Ego, San Pietroburgo), Amanti oltre il sesso e la morte, la vera storia di Abelardo ed Eloisa (Booksprint Edizioni), Mon école (Booksprint Edizioni), e di articoli, saggi e traduzioni, tra cui Consigli e istruzioni del giardiniere di corte di Caterina la Grande, saggio del ‘700 tradotto dal russo (Sellerio, Palermo). È coautore di un saggio-guida sulla Francia in due volumi (Calderini, Bologna) e di Parigi 1789-1799: gli Anni della Rivoluzione (Atheneum, Firenze). Dal 1968 vive a Pesaro.

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martedì 12 febbraio 2013

Acquisti sostenibili. Imprese e amministrazioni pubbliche per un’economia più verde e responsabile di Silvano Falocco e Simone Ricotta (Edizioni Ambiente). di Vander Tumiatti (*)



A più riprese, nelle diverse occasioni offerte da pubblici incontri seminariali e conferenze che sono stato chiamato a tenere in diverse parti del mondo, sia come imprenditore che come esperto UNEP, mi sono chiesto come sia possibile stabilire in maniera seria, puntuale, inequivocabile, quei criteri di validità per certificare come “green” un’impresa, oppure una pubblica amministrazione. Sarebbe forse sufficiente prendere in considerazione strutture pubbliche e private che siano semplicemente attente a ridurre gli impatti che le loro attività causano all’ambiente e alla società?

Ci si potrebbe ad esempio sentire tutelati in fatto di ambiente, semplicemente considerando come virtuosi soggetti giuridici che adottano politiche di sostenibilità ambientale e che privilegiano l’equilibrio tra l’offerta e l’acquisto di beni e servizi “green”? Come potremmo, ad esempio, sapere che tutti questi aspetti e le suddette condizioni siano veramente rispettate, poniamo il caso in una regione più volte definita “verde” come la Puglia? Ecco che in mio aiuto giunge un significativo contributo editoriale che esce dalla casa editrice Edizioni Ambiente, sempre attenta a sollevare questioni sostanziali e a proporre forti spunti di riflessioni in materia di stato dell’eco-mondo e dell’eco-pensare a 360 gradi. Faccio riferimento, nello specifico, al lavoro “Acquisti sostenibili. Imprese e amministrazioni pubbliche per un’economia più verde e responsabile, di Silvano Falocco e Simone Ricotta.

Silvano Balocco, oltre ad essere un economista ambientale è anche un esperto di contabilità e acquisti sostenibili ed è impegnato in attività di coordinamento della rete GPPnet e del Forum Compraverde Buygreen. Simone Ricotta è invece membro del Comitato di gestione del Piano d’azione nazionale del Green Public Procurement (Pan GPP), coordinato dal Ministero dell’ambiente. Due firme di tutto rispetto ma che, soprattutto, hanno realizzato uno splendido lavoro divulgativo. Che sono allora gli acquisti sostenibili? Parliamo di un indispensabile strumento nelle mani delle pubbliche amministrazioni e delle aziende pubbliche o private a capitale pubblico per diminuire considerevolmente gli impatti ambientali della produzione e del consumo, ma soprattutto favorire, tutelandolo, il lavoro e i diritti umani nella filiera delle catene di fornitura.

A questo si aggiunga un ulteriore loro proprietà, ovvero quella di diffondere nuova tecnologia sostenibile in ambito socio-economico. Ed ecco che acquisti sostenibili, acquisti verdi e Green Public Procurement (GPP) rappresentano l’oltre/economia, una categoria che saprà dire la sua al fine di garantire una migliore qualità sociale delle produzioni. Acquisti sostenibili coadiuva i decisori e i responsabili degli acquisti nel programmare, assumere, attuare e monitorare le politiche e le azioni a favore degli acquisti sostenibili. Va ad aggiungersi così un nuovo tassello, importante anche se finora piuttosto trascurato, ai non facili processi decisionali che dovranno accompagnarci nel nostro cammino verso un pianeta sempre più “green”.

Acquisti sostenibili. Imprese e amministrazioni pubbliche per un’economia più verde e responsabile – di Silvano Falocco, Simone Ricotta – 2012 – pp. 352 – €28,00 – ISBN 978-88-6627-083-6

Info:
Edizioni Ambiente


Silvano Falocco. Economista ambientale, esperto di contabilità ambientale e acquisti sostenibili, coordina la rete GPPnet e il Forum Compraverde Buygreen. È responsabile di attività di assistenza tecnica e di numerosi progetti nel campo del GPP.

Simone Ricotta. Operatore dell’Arpat Toscana, è membro del Comitato di gestione del Piano d’azione nazionale del Green Public Procurement (Pan GPP) coordinato dal Ministero dell’ambiente.

Vander Tumiatti, imprenditore e fondatore di SEA Marconi Technologies

Su Libri Bari Blog de La Repubblica

lunedì 11 febbraio 2013

Novità editoriale per I Libri di Emil – Nigredo di Stefano Delacroix



Vincent Fernand Daudet, guaritore e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole, avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe, amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”


Stefano Delacroix è nato a Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il ’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007 Peristalsi (ed. Il Foglio) e La Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009 Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione nel 2012.


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LA MALAMARA di Giuseppe TRIARICO (Lupo editore) a Copertino per il Martedì Grasso



Il mercoledì in jazz...e dintorni. Ecco uno speciale Martedì Grasso con la presentazione de "LA MALAMARA" di Giuseppe Triario edito da Lupo editore. La musica è a cura di MARCO ROLLO e GIANCARLO DELL'ANNA. L’appuntamento è per domani martedì 12 Febbraio 2013 ore 20,00 al VINERIA SAN SEBASTIAN in VIA MALTA 8 (CENTRO STORICO) a COPERTINO (LE).

           
Dall'adolescenza all'età adulta, il tempo inarrestabile trascina via con sé ogni magia e svela impietoso la forza distruttiva delle passioni, mette a nudo fragilità e rancori, scardina la purezza degli affetti adolescenziali che hanno nutrito un mondo, disperdendolo.
È la storia di "quelli del Paisiello", narrata in chiave di contrappunto tra passato e presente, quasi in una corsa che ha la rapidità degli anni e l'intensità del vivere.
Fausto e Rocco, Sandro e Antonia – legati da un'amicizia esclusiva e totalizzante – vivono, gioiscono e soffrono insieme, in una dimensione che credono inattaccabile ma che non li risparmia dalla solitudine, dall'irrequietezza e dal tormento. L'insidia della MalaMara, quel misto di felicità e dolore, quel chiedere sempre qualcosa in più che in vario modo si insinua nella loro formazione, finisce col vincolarli ad un eterno presente, rendendoli adulti incapaci di confrontarsi con la realtà a viso aperto e vittime di una logica che – per eccesso di amore – si manifesta devastante.
Una storia ambientata nel Salento, ma che può essersi svolta ovunque coinvolgendo una stessa generazione e toccando gli stessi tasti, per questo intrigante quanto basta a suscitare riflessione e ad accogliere il monito rivolto a chi di quella generazione è erede.

Nato nel 1977 a Noci, ma è cresciuto a San Donaci. Architetto, si divide per lavoro tra il Salento e le sue terre natìe. Ama i film di Fellini e quelli con Marlon Brando. Suona la batteria in una cover band di amici. Spesso accusato di affabulazione illecita dalla prima persona a cui è dedicato questo romanzo; sottovalutato nelle abilità calcistiche dalle altre due.

domenica 10 febbraio 2013

Il libro di San Valentino di Lupo editore: Scongela l'arrosto di Giovanni B. Odone



Sara ha sedici anni. Rivive il fine settimana che ha segnato, forse per sempre, il formarsi della sua personalità. Come può un week-end cambiare un’intera vita? Alla ricerca di una risposta, Sara s’immagina in un lontano 2030, seduta di fronte ad uno psicoterapeuta. E la sua vita scorrerà indietro nel tempo, fino a giungere ad un presente assurdo, costellato di certezze puntualmente infrante e di racconti profondamente vissuti. Il padre Giulio, con la sua ironica visione del mondo, e la madre Lara, con la sua ossessiva ricerca di perfezione, diventeranno, per Sara, figure imponenti: da amare e, allo stesso tempo, odiare, per tutta una vita. Ricordi e speranze, paure e desideri, si susseguono in un’ironica vicenda familiare, che ci dimostra come tutto può cambiare. In un attimo.

In libreria E’ del forte l’ascolto di Carlotta Lezzi (Lupo editore)



“Quest'opera è un perfetto esempio di sinolo di contenuto e forma. La forma dei componimenti è infatti un tutt'uno con la complessità di idee e sentimenti intricati, talvolta contraddittori, seppur nella loro lucidità. Non
a caso, da un lato, i componimenti sembrano come legati da un filo spinato, doloroso e forte allo stesso tempo, capace di tenere insieme pensieri tristi e violenti, illusioni e sogni infranti. Dall'altro lato è presente un'idea di leggerezza e di fragilità, principalmente nel desiderio, che stride fortemente con la dolorosa pesantezza inflitta dalle spine.
È evidente inoltre come l'io sia sospeso fra la chiusura nel proprio dolore e l'indugiare nella dolce illusione. La realtà esterna, che spesso si affaccia, è un qualcosa che quasi sfugge. Agli altri, alla loro freddezza e vacuità di giudizio, si contrappone stoicamente la profonda interiorità, che pur contorcendosi nel proprio tormento, dimostra una forza come pochi. Infatti, sebbene
debolezza e fragilità siano il lato più evidente dell'io, è sempre presente una forza latente che fa capolino nella disperazione. L'orgoglio di uno spirito che rivendica il proprio essere.” (Alberto Milone)

Carlotta Lezzi - Nasce a Lecce nel 1980. Intraprende studi classici, con particolare interesse per la filologia greca e il teatro antico. Vive tra Pisa e Lecce. All’età di 7 anni incontra la poesia di Lorca, che la spinge per la prima volta alla scrittura. Diverranno, col tempo, ragioni per continuare il suo percorso, il linguaggio ricercato di Claudia Ruggeri, l’uso delle figure retoriche di Giovanni Giudici e lo stoicismo etico di Eugenio Montale. Nel 2008 la sua lirica “Sei”, viene incisa sulla terrazza di Giulietta e Romeo a Verona; nel 2011 la sua lirica “Tu” viene inclusa nell’antologia “Diffusione Autore” a cura della GDS edizioni; nello stesso anno ha luogo la performance di poesia visiva con la lirica “De Profundis (Abissi mei)”, sul quadro “Danae”, con una grafia riproducente l’elettroencefalogramma, ad indicare una vita presente ed assente al tempo stesso.

venerdì 8 febbraio 2013

OFFER e gli Angeli di Calcutta



Il MUST di Lecce (Via Ex Monastero di Santa Chiara, Via degli Ammirati, 11) ospita il 9 febbraio 2013 a partire dalle 17,30 la serata di solidarietà a favore delle migliaia di bambini abbandonati di Calcutta e alla Ong OFFER (offerta), tra le più attive organizzazioni umanitairie della megalopoli indiana.
Ospite d'eccezione sarà Kallol Ghosh, fondatore e responsabile della OFFER. che sarà introdotto da Sergio Scapannini della Onlus AMAsempre di Napoli e tecnico della cooperazione italiana. Sarà presentato il libro-progetto “Hell and Paradise” (ed.Lupo) del designer Francesco Spada e della terapista Gilda Novelli.. Sono previsti i saluti di Daniele Ferrocino (comunità Emmanuel); Luigi Russo (presidente CSV Salento); Massimiliano Morelli (responsabile  Migrantes).  La serata sarà conclusa da un dono musicale della compositrice e pianista Irene Scardia.

OFFER

O.F.F.E.R. Organisation For Friends Energy and Resources è un’Organizzazione Non Governativa (Ong) nata in India a Calcutta nel 1986. Il fondatore e oggi “Secretary” di OFFER è il dr. Kallol Ghosh. Laureato in Scienze Sociali, Kallol decise di dare vita ad un’organizzazione che si prendesse cura in linea prioritaria di “Street children”, “Bambini di strada”, prevalentemente senza famiglia. Sulla stessa linea di assistenza ai minori con difficoltà di inserimento scolastico, si è poi sviluppata un’attività a favore di bambini di aree estremamente povere (slums, villaggi della periferia di Calcutta) di cui OFFER si prende cura con i suoi assistenti sociali, garantendo la frequenza all’insegnamento, una tutorship pomeridiana per sostenere l’inserimento scolastico, i libri, nutrizione e assistenza medica, quest’ultima anche attraverso cliniche mobili con medici specialistici che visitano periodicamente gli slums e le aree povere assistite da OFFER. Questa seconda attività, identificata come “COMMUNITY” cioè presso Comunità, assiste ogni anno alcune migliaia di bambini e ne assicura l’educazione, la salute e il positivo inserimento nella vita sociale. Per i bambini privi di famiglia e raccolti dalla strada, sono sorte negli anni tre diverse CaseFamiglia.

APANGHAR

Nella zona Nord di Calcutta (24th North Parganath District). Divisa in una casa per bambini/ragazzi e una per bambine/ragazze, la Casa-famiglia offre ai bambini(e)/ragazzi(e) una Residenza, le cure di Assistenti Sociali che li seguono nell’educazione garantendo la loro frequenza scolastica e corsi integrativi “ a Casa” in particolare di Computer e di Inglese che spesso la Scuola Pubblica non garantisce. I ragazzi vengono assistiti fino a che non trovano lavoro e quindi possono cominciare una vita anche economicamente autosufficiente.

APANJAN

A Sud di Calcutta dove la grande città di Calcutta incontra aree ancora rurali, è sorta APANJAN una Residenza per bambini con problemi di handicap, mentale e/o motorio.. La nascita di questa Casa si deve alla circostanza che, tra i bambini abbandonati, la percentuale di quelli con handicap è alta perché le famiglie povere non riescono a sostenerne le cure e se ne disfano. Dr. Kallol Ghosh, anche se la cura di bambini handicappati è particolarmente onerosa circa 15 anni fa decise che non si potevano lasciare in strada bambini in speciale difficoltà, perché era particolarmente faticoso occuparsene. Con l’aiuto in particolare dell’Associazione Mondo Amico di Napoli è riuscito a dare vita ad APANJAN dove i bambini handicappati sono seguiti da nurse e ricevono trattamenti specialistici, vengono educati fin dove possibile la Musica, la Danza. Di recente è sorta una Bakery, su dono del Governo Giapponese, un Forno dove i ragazzi producono piccoli dolci, pani locali etc. In particolare hanno intorno a loro una “famiglia” e lentamente trovano un senso alla loro difficile condizione. Di recente APANJAN ha aperto le porte anche a “Community children”, cioè bambini abitanti nella Comunità circostante, affetti da handicap.

ANANDGHAR

“Il nido gioioso” ospita bambini HIV+ e/o affetti da AIDS. Anche in questo caso, al crescente numero di bambini siero positivi che popolano le strade, spesso per la morte dei genitori affetti da AIDS, Dr. Kallol Ghosh ha risposto che non si poteva girare la testa dall’altra parte. È così nata ANANDGHAR dove, caso unico in tutta l’India (c’è solo un piccolo shelter/rifugio simile a Bombay) l’intera struttura è organizzata per dare Famiglia, assistenza agli studi, training e cure altamente specialistiche ai bambini/bambine sieropositivi(e). Il lavoro di OFFER si estende come sempre alla Community dove gli Assistenti Sociali svolgono sul tema della Sieropositività un grande lavoro di informazione, di superamento del tabù a parlarne e di prevenzione. Un grande successo è stato ottenuto da OFFER che è riuscito a far ammettere a scuola pubblica tutti i bambini sieropositivi di ANANDGHAR in età scolare.

Kallol Ghosh nel 2008 è stato insignito dal Presidente Napolitano del Titolo di Cavaliere della Stella della Solidarietà su proposta di Consolato/Ambasciata/Ministero degli Esteri per le sue attività di solidarietà Sociale in parte associate all'Italia. E' poi membro della ASHOCK FELLOWSHIP una Associazioni di personaggi eminenti (Prof. Yunus, Mandela, Ratan Tata etc.) che "stanno contribuendo con la loro "visione" a cambiare il mondo". Ogni anno il 14 Novembre giorno di festa in India in ricordo di Nerhu (credo suo anniversario) è ricevuto con circa 30 bambini di ANANDGHAR dal Presidente della Repubblica Indiana a New Delhi.

Il libro- progetto “HELL AND PARADISE” di Francesco Spada e Gilda Novelli (Ed.Lupo). Un diario di viaggio per immagini che vuole essere un contributo di cronaca ed attualità, per riflettere su tutto il Paradiso e tutto l’Inferno che coabita oggi nel grande Colosso asiatico nell’età della globalizzazione, che dedichiamo ai bambini di Calcutta. Il ricavato della sua diffusione sarà devoluto alla Ong OFFER di Calcutta.

L'ECO-VILLAGGIO DROP (progetto di F.Spada con Kubico)

Una goccia di felicità nella foresta bengalese. Il progetto per la “Happines Farm DROP” da donare alla Ong OFFER di Kolkata (Calcutta), è concepito come un micro-villaggio integrato residenziale, per l’accoglienza, l’assistenza terapeutica e il recupero sociale dei bambini sieropositivi e affetti da HIV. DROP vuole essere, quindi, uno spazio protetto, una “piccola fortezza rurale” completamente osmotica con l’habitat naturale e lussureggiante della grande cintura verde periferica di Kolkata, accanto agli attuali Centri della OFFER nel distretto 24 Parganas. La qualità ambientale del territorio è l’elemento guida dell’intero progetto, che nasce da un approfondito studio e analisi delle tec­niche costruttive dei villaggi rurali del West-Bengala e dell’archi­tettura naturale-tribale del Sunderbans. Mattoni di creta, pietre, legno, bambù, terra e paglia saranno le materie prime - base che verranno impiegate, insieme alla stra­ordinaria sapienza e qualità degli artigiani e dei costruttori locali bengalesi. Un’architettura terapeutica, totalmente integrata con il suo paesaggio, ed energeticamente autosufficiente, per proteggere, curare e far crescere in armonia con la Natura, i piccoli ospiti della OFFER.

Contatti:
Tel: +39.0832.682103
Email: info@mustlecce.it

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giovedì 7 febbraio 2013

Ecco I Gialli del Corriere della Sera. Si parte con La casa dei sette cadaveri Jefferson Farjeon

Si tratta di una collana di 20 libri gialli che usciranno con cadenza settimanale a partire dal 9 febbraio come supplemento a Corriere della Sera. In offerta il primo libro costerà 1 euro + il prezzo di Corriere, dal secondo in poi le cose cambieranno (ma ne vale la pena) 6,90 euro + il prezzo di Corriere. Si tratta di autori poco noti in Italia, cosa interessante sono tutti di provenienza anglosassone, e “dotati”  di ottime traduzioni. Parliamo di gialli di tipo classico, tradizionali, che possono essere apprezzati da chi ama i grandi pilastri del genere come Agatha Christie, Simenon, Chandler e chi più ne ha più ne metta!. Il Corriere della Sera, con questa iniziativa vuole creare un appuntamento settimanale presso gli appassionati del genere, ma anche intercettare chi vuole scoprire il giallo e imparare ad amarlo.

Ted Lyte è un ladro molto sfortunato. Abituato a sbarcare il lunario con piccoli furti e borseggi, per una volta ha deciso di puntare in alto e di introdursi in una villa sulla costa dell’Essex. Ma lo spettacolo che si trova davanti è così spaventoso che per poco non impazzisce: sette persone – sei uomini e una donna – giacciono privi di vita nel salotto dell’abitazione. Ted fugge a gambe levate, ma viene subito acciuffato da Thomas Hazeldean, un giornalista freelance appena approdato nei paraggi con il suo amato yacht. L’ispettore Kendall, accompagnato sul posto dallo stesso Hazeldean, trova un biglietto che lascerebbe pensare a un suicidio collettivo: una soluzione fin troppo facile per il numero di interrogativi che il caso solleva. Chi erano costoro? Da dove venivano? E, soprattutto, perché si erano riuniti lì? Forse i due abitanti della casa, un certo Fenner e la sua giovane nipote Dora, potrebbero gettare un po’ di luce sulla vicenda, ma a quanto pare sono partiti in tutta fretta verso una destinazione ignota. E più il salotto viene esaminato più particolari curiosi emergono:
un ritratto a olio trapassato da una pallottola, una misteriosa palla da cricket appoggiata sopra un vaso da fiori, un indecifrabile indirizzo scritto in punto di morte da uno dei presunti suicidi… Un mystery del 1939 che tiene col fiato sospeso fino all’ultima pagina.

Jefferson Farjeon (1883-1955) nacque a Londra in una famiglia di artisti. Il padre era un noto romanziere e commediografo, il nonno materno un famoso attore americano e i tre fratelli si sarebbero ben presto affermati nel campo della letteratura per bambini, del teatro e della musica. Dopo aver lavorato per una decina d’anni per una casa editrice specializzata in riviste umoristiche, nel 1924 Farjeon pubblicò il suo primo mystery,
The Master Criminal, dopodiché si dedicò a tempo pieno alla scrittura. Autore estremamente prolifico, in una trentina d’anni scrisse circa ottanta romanzi, in prevalenza gialli, un’incredibile quantità di racconti, nonché alcune sceneggiature cinematografiche tra cui quella per Number Seventeen – un film diretto da Alfred Hitchcock nel 1932 – che si basava su una pièce da lui scritta nel 1926. Elogiato dalla critica per la sua capacità di ideare trame ingegnose e personaggi intriganti e per il suo stile pulito e scorrevole, Jefferson
Farjeon fu uno degli scrittori preferiti da Dorothy L. Sayers. Tra i titoli più noti ricordiamo The Fancy Dress Ball (1934), Mystery in White (1937, Sotto la neve) e Death in the Inkwell (1942).

Potete dare intanto un’occhiata qui



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