mercoledì 26 novembre 2014

Masseria nel Salento in Puglia - Masseria Terra dei Padri

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L' incredibile Urka di Luciana Littizzetto (Mondadori)



"Piccole donne s'incazzano. Perché siam buone e care, ma anche al balengo c'è un limite. E a un certo punto i nervi escono dalla guaina. Per esempio, quando scopriamo che anche gli idoli cadono: Giorgione Clooney si è sposato, e non con me. Niente più Martini, niente più party. Banderas prima affettava le mutande di Catherine Zeta-Jones con la spada e adesso impasta taralli. E Kevin Costner balla coi tonni. Anche Hollande impazzisce per la Jolanda, confermando la legge della fisica per cui tir plus un pluc degnoc che due Renault. Gli uomini d'altra parte non sono mai maturi... Passano dall'essere acerbi all'essere marci. Come i cachi. Oppure quando, forse per confermarci in che periodo siamo e da che cosa siamo sempre più sommersi, scopriamo la moda del caffè ricavato dalla cacca di animale, praticamente il caffè defecato, il Nescaghè. Per non parlare di quelle scienziate indonesiane che con la cacca ci hanno fatto un profumo, un Popò Chanel." Luciana Littizzetto-Incredibile Urka è una supereroina che come tutte le persone normali a un certo punto sbrocca e diventa verde dalla rabbia. Sconfigge i cretini a colpi di ironia, e con i suoi superpoteri trasforma le loro pirlate in perle di umorismo, la nostra incazzatura in una grande, liberatoria, risata.

martedì 25 novembre 2014

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Alessandra Peluso con il suo Ritorno Sorgente (LietoColle) al MUSA di Lecce



Il MUSA, Museo Storico-Archeologico di Lecce è ben lieto di presentare al pubblico la poesia di Alessandra Peluso con la sua pubblicazione “Ritorno Sorgente” (LietoColle), che vede la partecipazione di Giuliana Coppola (giornalista, insegnante, operatrice culturale) ed Enrico Romano (architetto-poeta), e con le graditissime presenze di Mario Lombardo  (Direttore del Dipartimento di Beni Culturali) e di Grazia Maria Signore (Responsabile tecnico-scientifico del MUSA). Ad allietare la serata la musica di Gianluca Milanese (flautista - direttore artistico Maggio Musicale Salentino) e la voce di Carla Guido (attrice-direttrice artistica Teatro Paisiello).  
Giovedì 27 novembre 2014, ore 18.00 - MUSA – MUSEO STORICO-ARCHEOLOGICO, via Di Valesio, angolo viale S. Nicola (nei pressi del Monastero degli Olivetani)  - Lecce.
“Ritorno Sorgente” non ha nel suo dna scritturale nulla che possa anche lontanamente appartenere all’etimo tedesco “Sehnsucht” con il quale si indica un’atmosfera intrisa di “struggimento”, nello specifico quasi uno stato dell’essere paragonabile ad una malattia che spinge dolorosamente al desiderare, un desiderare che emerge dall’intimità in maniera dirompente e che è rivolto ad una persona o ad un oggetto che si ama o si desidera fortemente. (dall'introduzione di Stefano Donno).

Alessandra Peluso - nata a Leverano (Lecce) si ispira alla filosofia e alla poesia. Nella sorgente della vita collabora con l'Università del Salento (Bioetica), editoria Lupo Editore (editor) e scorre come sorgente fresca e zampillante nella comunicazione con Affari Italiani, Repubblica/Bari. Amante della ricerca e del dubbio, del piacere epicureo e della bellezza dell'essenza e mai della superficie, scrive versi. Oltre a pubblicazioni scientifiche su Simmel e Camus, la prima pubblicazione poetica “Canto d'Anima Amante”, di Luca Pensa Editore 2010.

lunedì 24 novembre 2014

Masseria nel Salento in Puglia - Masseria Terra dei Padri

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ESCE “LE PIÙ PICCOLE DEL ‘68” di ELENA COSTA, DECIMO EBOOK VINCITORE DI IOSCRITTORE



Da oggi è disponibile in tutti i principali store online “Le più piccole del ‘68” di Elena Costa, vincitrice di IoScrittore. L’ebook è il decimo e ultimo dei premiati dalla edizione 2013 del torneo letterario del gruppo Gruppo editoriale Mauri Spagnol. È una sera di giugno del 1968, una sera come tante in una piccola fabbrica di pantaloni di un paesino vicino a Roma. Le giovani operaie si stanno preparando a concludere la giornata lavorativa, quando un annuncio del direttore le ferma: “Da domani non venite più. La fabbrica chiude.” Un attimo di sconcerto, poi la decisione: si occupa la fabbrica, per difendere il diritto al lavoro e a un’esistenza più dignitosa. È l’inizio di una grande avventura per le giovanissime operaie, che nei giorni e nelle notti dell’occupazione avranno modo di sperimentare la propria forza e il proprio coraggio, di riflettere sulla propria vita, di capire quello che conta davvero… Un romanzo corale che, partendo da un episodio realmente accaduto e che ha preceduto l’autunno caldo del Sessantotto, racconta una suggestiva vicenda di lotta e riscatto, di eroismo e amore che parla ai nostri cuori e alle nostre coscienze.

Elena Costa, nata a Catanzaro nel 1973, vive a Roma dal 1991. Laureata in giurisprudenza, non osa cimentarsi con la professione legale, cercando altrove la sua strada che, per inciso, non ha ancora trovato. Nell’attesa lavora come produttore creativo e strory editor per fiction tv. Questo è il suo primo romanzo. Gli eventi che hanno ispirato il libro sono ricostruiti in un documentario diretto dalla stessa autrice e attualmente in fase di lavorazione. Il romanzo e la sua autrice, infine, sono stati scelti dallo IED - scuola internazionale di Design, Moda, Arti visive e Management - per due progetti di tesi in ambito di comunicazione multimediale. IoScrittore, unico torneo letterario ad aver ricevuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ha pubblicato a oggi 87 ebook e 10 libri con sigle editoriali del Gruppo editoriale Mauri Spagnol.

I partner di IoScrittore sono: Pubblicità Progresso, la Fondazione privata senza fini di lucro nata nel 1971 come espressione del senso di responsabilità del mondo della comunicazione nei confronti del pubblico interesse; IBS.it, la più grande libreria online in Italia; MSN, il sito di attualità di Microsoft che con la propria offerta di contenuti editoriali contribuisce al successo del primo network in Italia; Vanity Fair, il settimanale italiano di costume, cultura e moda, appartenente a Condé Nast, prestigioso gruppo multimedia internazionale; IED, scuola internazionale di Design, Moda, Arti Visive e Management; WUZ, il social network dei libri tutto italiano.
IoScrittore online:

domenica 23 novembre 2014

A noi donne piace il rosso di Daniela Farnese (Newton Compton)



E se bastasse una telefonata a cambiare una vita? Ambra Miller ha ventinove anni, vive a New York e ha una vera passione per i libri e la buona cucina. Assorbita dal suo lavoro per un’agenzia pubblicitaria, conduce una vita piuttosto frenetica, sempre attaccata al suo smartphone e stressata dal desiderio di fare carriera. Basta dunque una telefonata inaspettata per mandarla in tilt: il nonno italiano è morto ed è richiesta la sua presenza il giorno del funerale. Persuasa dal padre a partire, quando giunge a Verona scopre di aver ricevuto in eredità un’azienda vinicola. La novità la spiazza: Ambra non sa nulla di vini e desidera solo tornare a New York, quindi, senza troppo rifletterci, decide di mettere in vendita la proprietà. Ma non ha fatto bene i calcoli… La scoperta di un Paese meraviglioso, l’incontro con la carismatica vicina, Beatrice e la scoperta di uno stile di vita diverso dal suo sembrano farla tornare una ragazzina in grado di passare un’intera giornata senza controllare le email o i messaggi sul telefono. E ritrovare Alessandro, giovane e affascinante viticoltore, compagno di giochi durante la sua infanzia, farà sorgere in lei più di un dubbio: potrebbe mai lasciare la vita oltreoceano e sconvolgere la sua esistenza?

venerdì 14 novembre 2014

Offerta Ponte Immacolata | www.arthotel-lecce.it

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Luisa Ruggio domani 15 novembre 2014 da Overeco Academy and Workshop a Lecce



Arriva in libreria il nuovo romanzo di Luisa Ruggio, Teresa Manara (Controluce, 2014), la prima nazionale parte dalla Puglia con una serie di presentazioni speciali: la scrittrice farà tappa all’Overeco Academy & Workshop in Via Casetti 2 a Lecce, Sabato 15 Novembre a partire dalle ore 18.30, dialoga con l’autrice l’Avvocato Francesca Conte. L’appuntamento è stato organizzato in collaborazione con Arcadia Lecce e Libreria Palmieri
Dal 2006 a oggi, quando Luisa Ruggio esordì conquistando tantissimi lettori con Afra, con cui ha ottenuto cinque premi letterari e poi con Senza Storie (Menzione Speciale Premio Bodini 2010) l’attenzione per le sue pagine non è mai calata.  Una storia d’amore ambientata nel Sud Italia del 1950, dedicata al mondo dei sensali che all’epoca si spingevano nel Salento in cerca del miglior vino sfuso da imbottigliare al Nord e raccontato per la prima volta dal punto di vista di una giovane donna che decide di lasciare Imola per trasferirsi in una terra di frontiera ancora superstiziosa e magica.

Dalla quarta di copertina:

Italia, 1950. “Nei bar non si parlava d’altro che del processo Rina Fort, la commessa accusata di aver ucciso la moglie e i tre figli del suo amante. Pavese si era suicidato in un albergo di Torino, per amore”. In un angolo della penisola italiana, all’estremo Sud della Puglia, c’è un’altra penisola da cui molti partono in cerca di fortuna. Si tratta di una terra di frontiera “dove gli uomini e gli spiriti parlano ancora la stessa lingua”, dominata da un sole maestoso e impassibile. Una corte di spostati resta a vivere nei paesi senza tempo, poveri e superstiziosi, dove si produce il vino per gli industriali del Nord e dove si spingono, attraverso interminabili viaggi, solo i sensali. Lecce è la città dove il tempo scorre in ritardo e una vecchia stracciona, che si crede un’erede dei Savoia, rappresenta tutti quelli che “vivevano sapendo: il vento si sarebbe alzato cancellando per prima cosa le loro tracce”. In questo luogo senza importanza, decide di trasferirsi una giovane donna, Teresa Manara, nata e cresciuta a Imola – dove ha visto trascolorare le atmosfere degli anni ’20 e ’30 attraverso le eleganti vetrine dell’antica bottega di tessuti delle zie zitelle e dove ha subìto, insieme alla sua famiglia, l’occupazione tedesca. Teresa è la moglie di un venditore di vino sfuso convinto che “un vino, al pari di un uomo, è la sua storia”, ma è soprattutto un’instancabile osservatrice, nonché la protagonista delle due storie d’amore che scorrono parallele in queste pagine: quella che la spinge a seguire un uomo fino alla fine del mondo e quella per la terra che diventerà la sua seconda casa. Grazie alla sottile lama del suo sguardo, Luisa Ruggio ci racconta un mondo visto attraverso lo specchio delle barberie, quello delle vite marginali, degli inutili, ma soprattutto quello di una natura che concede una misura di sé, un fragile miracolo spremuto con fatica dagli uomini che decidono di restare. Vigneti, vicoli, stanze, volti e storie si compongono nella voce che sussurra al lettore: “Mi sono invaiata per ottant’anni, se così si può dire, proprio come gli acini d’uva durante la maturazione. E cammina, cammina, sono finita anch’io in una storia. Questa”.
Luisa Ruggio (1978), giornalista e scrittrice di origini pugliesi, ha pubblicato saggi sul cinema e la psicoanalisi. Il suo romanzo d'esordio, Afra (Besa, 2006), ha vinto cinque premi letterari. Dopo il suo secondo romanzo, La nuca (Controluce, 2008), ha pubblicato la raccolta di racconti brevi Senza storie, (Besa, 2009), Menzione Speciale "Premio Bodini 2010". Suoi articoli sono apparsi su quotidiani e riviste letterarie, è autrice di numerosi reportage dedicati al Salento per i quali ha ricevuto il "Premio Skylab 2011" Sezione Giornalismo e Cultura (Università del Salento) e la menzione speciale del Premio “Terra D’Arneo 2013”. Teresa Manara è il suo terzo romanzo. Dal 2006 aggiorna il blog dedicato alla scrittura "Dentro Luisa":www.luisaruggio.blogs.it