lunedì 12 marzo 2012

Racconti per la fantascienza (AA.VV. – Youcanprint)


Scienza e letteratura, un binomio da molti ritenuto antitetico, in quanto uno dei grossi problemi della Scienza è proprio quello del linguaggio: il linguaggio scientifico è ricco di  ecnicismi, di gergalismi, la struttura è complessa, e questa caratteristica finisce col relegare la scienza in un angolo, di non essere percepita e conosciuta dai più. In Italia solo in tempi  ecenti scienza e tecnologia hanno fatto pace col grande pubblico grazie ad un giornalista, divulgatore scientifico di razza come Piero Angela e a suo figlio Alberto.

    Chi invece ha saputo raccontare la Scienza rendendola amica e facendoci intravvedere le sue  grandi potenzialità sono stati da sempre i grandi narratori: Luciano di Samosata, che 2000 anni fa nel romanzo “Storie vere” racconta un viaggio sulla Luna e l’incontro con i Seleniti; in tempi più recenti, nel 1700, Jonathan Swift con i Viaggi di Gulliver, Edgard Allan Poe, Mary Shelley, col suo Frankenstein, Jules Verne, e nel nostro secolo Jsaac Asimov. I brani che il 20 giugno 2008 abbiamo ascoltato dalla voce di Jole Mustaro e di Concetta Onesti, rientrano in questa categoria, quella della Letteratura che si assume il compito di sottrarre la Scienza al controllo degli scienziati, trasformandola in emozione, sentimento, narrazione... (Tratto dalla prefazione di Flavia Falcone giornalista)

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