Il romanzo racconta l'incredibile storia di José Cantoná, un
giovane solitario e senza qualità, sempre in vestaglia e boxer, indolente, che
fa la prima colazione a base di vodka. Vive nell'immaginaria Miranda,
riconoscibilissima però nell'odierna Colombia. Ebbene, José è anche il sosia
perfetto di Pedro Akira, leader dell'opposizione al presidente dittatore Tomás
del Pito. Akira viene ucciso in una trattoria italiana della capitale con tre
colpi di pistola in mezzo alla fronte. È in ospedale, morto, ma la cosa resta
segreta. José viene contattato dal principale collaboratore di Akira e,
strappato alla sua routine, si ritrova a dover impersonare il leader
dell'opposizione almeno fino alle elezioni, prima in ospedale come degente e
poi in pubblico. Ma la faccenda si fa sempre più pericolosa e, coinvolto in un
vortice di eventi, combattuto tra l'amore per un'infermiera che lo contraccambia
appassionatamente e l'insinuante attrazione per il ruolo che interpreta,
finisce per acquisire una dignità che neppure lui immaginava di possedere. La
storia inizia con toni che dall'ironico sconfinano nel grottesco, e pagina dopo
pagina assume sempre più spessore; il protagonista evolve da caricatura a
dolente eroe suo malgrado, in un crescendo di coinvolgimento per il lettore,
passando dalla superficialità di una visione scanzonata e sprezzante della
sanguinosa realtà della Colombia alle viscere dei drammi individuali e
collettivi di un intero continente.
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