Molte donne sognano una vita da romanzo: c'è chi si sposa
pur continuando a rimpiangere un grande amore di gioventù e vive nell'attesa di
rincontrarlo, un giorno, girato l'angolo; c'è la bambina che cresce con la
speranza che il vicino di casa prima o poi si accorga di lei; o la ragazza
convinta che un innamorato da oltreoceano tornerà a riscattarla. Questo è il
romanzo di Maria José, vittima di un grave incidente proprio quando aveva
ripreso il controllo della sua vita. E il romanzo di sua madre, Pilar, così simile
a lei, senza saperlo, e come lei schiava di un'illusione d'amore. Ma è anche la
storia di un'amica e di un padre, di amanti e di mariti: persone unite da
legami di varia natura, ma che l'incapacità di comunicare e l'abitudine hanno
reso estranee le une alle altre. Ora, riunite intorno al letto d'ospedale in
cui Maria José giace in coma, saranno costrette a rivedere i loro rapporti, e
la vicinanza quotidiana con la morte le spingerà a ritrovare il senso della
propria esistenza. Come se il sonno di Maria José le spronasse al risveglio.
Come se il rischio di perderla le esortasse a riprendere in mano la vita. Un
romanzo corale che parla di seconde chance e dell'amore in tutte le sue
dimensioni; un romanzo sulla vita e, come la vita, dolceamaro, sofferto, intenso.
Ma con quell'ironia che, sopra ogni cosa, può salvare.
Nessun commento:
Posta un commento