Cos'è cambiato realmente da
quando Bush ha lasciato la
Casa Bianca? Molto poco, secondo lo scrittore e politologo
marxista Tariq Ali. Le speranze suscitate in tutto il mondo dall'elezione di
Obama sono rapidamente svanite. In patria, l'amministrazione Obama ha concesso
a Wall Street la massima libertà senza ricevere in cambio niente; la riforma
sanitaria è stata svuotata di contenuto; la scuola pubblica è sempre più
soggetta alle leggi del mercato e le grandi banche fanno il bello e il cattivo
tempo grazie a una legislazione compiacente. Bin Laden è stato ucciso, ma
intanto gli abusi sui prigionieri afghani continuano, l'Iraq è un Paese allo
sbando, Israele è libera di agire indisturbata, e lungo il confine fra
Afghanistan e Pakistan gli attacchi aerei e di terra sono più numerosi
dell'epoca Bush. Per giunta, gli insuccessi di Obama stanno spianando il
terreno al ritorno dei repubblicani alla Casa Bianca, e fra i suoi supporter
circola sempre più il malcontento. In questo saggio, Tariq Ali analizza in modo
dettagliato e puntuale le contraddizioni dei primi mille giorni della
presidenza Obama, offrendo un prezioso rapporto preliminare per comprendere gli
aspetti salienti della politica americana. E lo fa muovendo una serrata critica
da sinistra, nella convinzione che un'importante opportunità è andata sprecata
ma anche con il sincero dispiacere di chi ha condiviso le speranze di
rinnovamento coltivate da milioni di persone.
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