Questo manuale sembra lo scrigno della vita perfetta, il paradiso che
tutti vorremmo, e che secondo gli autori Don Miguel e Don Josè Ruiz è possibile
realizzare in ognuno di noi. Occorre seguire 5 regole fondametali chiamate “Accordi”.
Trovare gli accordi come in musica perchè la vita prenda armonia: essere
impeccabile con la parola; non prendere nulla in modo personale; non supporre
nulla; fare sempre del proprio meglio; essere scettico, imparando ad ascoltare.
Questi sono i cinque accordi che derivano dalla saggezza tolteca - i Toltechi
vivevano nel Messico meridionale - che ricerca la profonda verità condivisa da
tutte le sacre tradizioni esoteriche del mondo. Non è una religione, ma un modo
pratico per raggiungere la felicità e l’amore. Pertanto, se c’è qualcuno che
fornisce le chiavi della felicità non possiamo non accoglierlo. Ecco che ci si
addentra nella lettura magica del libro e qui innanzitutto, don Miguel
consiglia ad ognuno di noi, a chi fosse interessato a conoscere queste vie di
verità, ad essere impeccabile con la parola. Spiega che ognuno di noi è
programmato ad inviare un messaggio, deve però avere il coraggio di raccontarlo,
creando così la propria verità che è la vita. Raccomanda di dire sempre ciò che
si conosce senza menzogna. Ricorre ad una immagine che sembra richiamare un
dipinto di Botticelli: «Se credete di essere un artista, tutto diventa di nuovo
possibile. Le parole sono il vostro pennello e la vostra vita è la tela. Potete
dipingere tutto quello che volete, potete persino copiare il dipinto di un
altro; ma ciò che esprimete è il modo in cui vedete voi stessi, il modo in cui
vedete l’intera realtà. Quella che dipingete è la vostra vita, e com’è la
vostra vita dipende dal modo in cui usate la parola. Bellissimo consiglio, ma
quanti di noi non si lasciano condizionare da qualcuno o qualcosa? E troppi
sono i messaggi distorti che inviano ogni giorno i mass-media, che ci convincono a cercare la menzogna e non la
verità. Vivere la propria vita nella libertà e nella consapevolezza è una
grande vittoria e lo si fa seguendo il secondo accordo: “Non prendere nulla di
personale. Non dover più organizzare la propria vita in base alle opinioni
degli altri è un grande passo per realizzare la libertà personale. A tal punto,
pare che tutte le filosofie vengano meno quando niente è spiegabile se non la
propria vita che è perfetta. Mentre, afferma don Miguel ci hanno insegnato da
sempre che non siamo perfetti, nulla di più falso, è una grande menzogna da
scacciare: ognuno di noi è perfetto ed è messaggero della propria verità che è
la vita. Il terzo accordo invece dice: “Non supporre nulla”. Non esiste la
menzogna, non esistono i conflitti se non nella nostra mente. Il quarto
accordo: “Fai sempre del tuo meglio”. Vivi pensando di vivere la tua vita
soltanto tua, dove la mente non è più condizionata dal tiranno, il giudice o la
vittima. Ossia “vivi senza giudizi nè pregiudizi”. E infine: “Sii scettico, ma
impara ad ascoltare”. Così con
straordinaria serenità e apertura di cuore l’autore invita ad accogliere il suo
messaggio e partecipare a realizzare questo sogno: una nuova umanità in cui
tutti vivono nel’armonia, nella verità e nell’amore. In questo sogno - aggiunge
don Miguel Ruiz - possono partecipare tutti, indistintamente, a qualunque
religione o filosofia si appartenga, qualunque sia il maestro, tutti sono
invitati a condividere questo sogno. Il
mondo potrà essere cambiato amando se stessi, godendo la vita, facendo del
proprio mondo un sogno paradisiaco. I Cinque Accordi vogliono essere gli
strumenti per cambiare il proprio mondo. Ed è possibile se si è impeccabili con
la parola, se non si prende nulla di personale, se non si suppone nulla, se si
fa sempre del proprio meglio e se si è scettici ascoltando, non ci sarà più
guerra nella vostra testa: ma ci sarà pace. E con queste certezze, sapendo di non perdere
nulla, che è il caso di accedere a questo “sogno” raccontato nel libro Il Quinto Accordo con amorevole
semplicità, come una madre quando narra una fiaba al proprio bambino. Conferisce serenità all’animo, apre il
cuore alla speranza. Migliorare la propria vita forse sì è possibile, vale la
pena scommettere, come la scommessa di Pascal: «Ogni giocatore azzarda con
certezza per guadagnare con incertezza; e azzarda certamente il finito per
guadagnare incertamente il finito senza peccare contro la ragione. In un giuoco
in cui vi sono eguali probabilità di vincere o di perdere, arrischiare il
finito per guadagnare l’infinito ha evidendemente la convenienza massima». La
dottrina pascaliana per credere in Dio, io la adotto per credere in se stessi.
Nessun commento:
Posta un commento