La ricerca della felicità, del successo personale o, anche, del semplice
divertimento, senza una corrispondente conoscenza o, almeno, un qualche sentore
della propria intima natura, è la principale causa della sofferenza legata alla
malinconia, alla scontentezza, alla depressione e alla solitudine, che
affliggono da sempre, e in modo particolare oggi, una gran parte di persone.
Sono i cosiddetti mali oscuri che possono essere affrontati e superati con un
progressivo riadattamento alla luce, facendo cioè chiarezza al proprio interno
attraverso il ripristino di quel costruttivo dialogo con se stessi che, lui solo,
può portare a una chiara coscienza del personale io sono, oltre a
un’altrettanta chiara intuizione della presenza di un interiore e impersonale
sé, che, con i suoi valori etici, funge da faro di riferimento ai desideri
dell’io. Il tema è quello dell’originaria natura duale del nostro essere, la
cui esistenza è l’inesauribile causa di qualsiasi evoluzione e concorre,
allorquando diviene oggetto dell’intenzionalità e della consapevolezza, al
tanto agognato ritrovamento della fi ducia e della contentezza.
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