Le ultime statistiche, stilate
dall’Associazione degli Editori Italiani, dicono che qui da noi in Italia, la
gente legge pochissimo. In compenso TUTTI scrivono. Non è del tutto vero perché
fino ad oggi, alla schiera vastissima dei “tutti” mancavo solo io. Così ho
deciso di colmare questa deprecabile lacuna proponendo alla lettura queste mie
memorie d’infanzia e di adolescenza. Probabilmente non vincerò alcun premio
letterario, né, forse, sarò segnalato per ricevere il Nobel per la letteratura,
ma il piacere e la soddisfazione di essere rimasto da solo con i miei pensieri
e con i miei ricordi per il tempo della stesura del libro, ha per me un valore
superiore a qualunque riconoscimento che io possa ricevere. Se poi qualcuno,
leggendo, scorgerà tra le righe lo spunto per un sorriso o per una riflessione,
o anche solo proverà il piacere della compagnia di una discreta lettura, allora
vorrà dire che lo scopo, che inconsciamente mi ero prefissato, è stato
raggiunto.
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