Ebbene sì, dobbiamo ammetterlo: noi umani ci immaginiamo immortali, ci
sogniamo eterni, ci comportiamo come se fossimo illimitati, infiniti e
indistruttibili. In realtà facciamo la nostra apparizione su questa
terra come veloci meteore, lasciando, del nostro rapido, impalpabile
passaggio pochi segni, labili ed evanescenti.
Tracce misere, sottili e impercettibili.
Questo mio secondo libro contiene, appunto, altri
piccoli solchi di memoria, che, al pari di quei sentieri
serpeggianti appena accennati tra l’erba di un prato o
a stento tratteggiati tra gli alberi di un bosco, se
percorsi con passo sereno e con rispetto, conducono
certamente in luoghi affascinanti o che comunque
meritano di essere visitati.
E dunque, se vi va, percorrete con me anche questi
nuovi graffi che la mia vita ha fin qui inciso sulla
polvere di questo mondo. Posso con certezza
garantirvi che all’arrivo troverete il mio cuore che vi
ospiterà con infinita gioia e con immensa amicizia.
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