Nasce due anni fa’ a Genova,
nella splendida cornice del Palazzo Spinola di San Luca, nell’ambito della
rassegna “Impressioni d’Oriente”, l’idea di progettare un monumentale ciclo
espositivo che mirasse alla facilitazione dei contatti artistici tra l’emisfero
artistico orientale e quello occidentale. Il progetto di agevolare gli scambi
artistici tra Oriente e Occidente, osservando una particolare attenzione verso
il dialogo interculturale tra la
Cina e l’Italia, ha trovato la sua piena espressione nello
svolgimento dell’esposizione internazionale “Ponte di tradizioni tra Cina e
Italia” [Venezia, maggio 2008] patrocinata dall’Ufficio Culturale
dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, che ha annoverato notevoli
esponenti dell’arte contemporanea cinese, come la celebre pittrice Qin Bailan,
simbolo istituzionale della Cina. Sia pur trattandosi di un confronto alla pari
tra le culture cinese e italiana - confronto che si presenta estremamente
problematico nella realtà quotidiana - la comunicazione artistica ha ampiamente dimostrato di poter valicare ogni
confine geografico, etnico e politico, divenendo il medium idoneo per
l’incontro intellettuale tra due civiltà profondamente differenti, che costituiscono l’una la ricchezza dell’altra. L’arte
assurge, pertanto, a canale preferenziale per la dialettica socio-culturale di “Visioni
d’Oriente e d’Occidente”, che estende il dibattito non più esclusivamente ad
artisti italiani e cinesi, ma coinvolge anche voci di autori americani ed
europei, aprendo una storica disputa che affonda le sue radici negli albori
dell’umanità. Il ciclo espositivo, che si contraddistingue per la connotazione
internazionale, favorisce dunque le relazioni tra l’Occidente e l’Oriente, due
universi culturali ricchi di storia, cultura e tradizioni. Esso ha lo scopo di
“costruire” un ponte di comunicazione tra Asia, Europa e America e lo fa sul
piano delle arti visive, avulso da qualsiasi pregiudizio culturale.
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