"Ci sono
libri di cui uno legge il titolo e rimanda la lettura delle pagine,
così, senza un motivo reale. Poi, quando finalmente si decide a
prenderlo in considerazione, il libro si vendica delle sue esitazioni e
delle sue pigrizie. Si verifica quasi un'epifania: la magia di una città
ancora integra e bellissima, regale nelle dignità dei suoi abitanti,
intensa nelle pagine di chi la racconta, come se anche il dramma si
riscattasse e riuscisse a suscitare soprattutto ammirazione. Per la
bellezza delle città e per la sapianza di chi la descrive" (Nadia
Bertolani).
Caro lettore, ho voluto usare le belle parole di Nadia, che ringrazio,
per presentare questo libro. Il solo sostantivo "L'Aquila" suscita nel
lettore una miriadi di sensazioni e rischia di arrestare la lettura la
solo titolo.
Questo libro invece nasce come risposta alla esigenza personale di
raccogliere alcuni pensieri sulla città in cui sono nato e cresciuto.
Ho deciso di promuoverlo con l'intento di parlare e far parlare
dell'Aquila, lontano da pietismi e da ogni forma di strumentalizzazione.
Undici brevi cronache della città prima del sisma di aprile, narrate
attraverso gli occhi e l'affetto di un suo cittadino, racconti
dell'Aquila che assumono però un carattere universale, in cui tutti si
possono riconoscere. Un progetto, una terapia perché compassione e
solidarietà possano evolvere in comprensione e fratellanza.
Ho pensato infine che non fosse giusto accostare questo progetto ad una
idea di profitto personale, e così ho deciso di proporre il libro al
prezzo di costo.
I disegni di copertina sono stati realizzati da Concetta D'Aurelio e
sono ispirati a tre racconti del libro.
Sperando di riuscire a coinvolgerti con il mio scritto, ti auguro una
buona lettura.
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