2004, vigilia dell’allargamento ad Est dell’Unione Europea. Una data
importante vista dalla parte di chi entra nella Comunità senza averne voglia.
Ungheria, Budapest, poi Italia. Il romanzo ruota attorno a due uomini (e due
generazioni) di ungheresi vittime della storia, entrambi figli del periodo
comunista poi travolti dai rapidi cambiamenti della società. Entrambi in crisi.
Il primo, Gábor, manager emergente, vorrebbe trovare consolazione nei valori
del passato. L’altro, Balázs, giovane “esubero” con famiglia a carico, si fa
sedurre dall’idea dell’occasione di una vita che, quando capita, bisogna saper
cogliere. Al loro incontro, nel metrò di Budapest, fa seguito un invito al
ristorante Gundel. Qui una giacca fornita dal locale avvia l’azione: ci
troviamo tutti all'interno di un grande gioco di ruolo ordito (ma a quale
scopo?) da una fantomatica organizzazione che si è rintanata in un museo...
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