domenica 8 maggio 2016

Tarantulae – La notte della Taranta di Maurizio Nocera (iQdB Edizioni di Stefano Donno) per il Maggio dei Libri alla Biblioteca “G.Rizzo” di Cavallino (Lecce)



Tarantulae – La notte della Taranta di Maurizio Nocera (iQdB Edizioni di Stefano Donno) sarà presentato per il Maggio dei Libri e con il Patrocinio del Comune di Cavallino nell’ambito del progetto Autori a domicilio, da Alessandro Laporta (bibliotecario) e l’editore Stefano Donno  presso la Biblioteca Comunale di Cavallino “G.Rizzo” di  Via Amendola il 10 maggio 2016 ore 17,00. È da molto tempo che Maurizio Nocera si dedica alla ricerca sul Tarantismo (ne troverete testimonianza nella ricca bibliografia che chiude questo pamphlet), un modo per stare con i piedi, con le mani e con il pensiero nella Terra, con la sua Terra e con tutto il carico simbolico e magico che concima e cresce la particolarità salentina. In questo poema – “scritto a Badisco, forse in una notte d’agosto del 2015, davanti al mare che parlava alla luna”, Maurizio Nocera rende omaggio, a tre grandi personalità: il danzatore Giorgio Di Lecce, il tamburellista Uccio Aloisi, lo studioso Sergio Torsello. Loro, con la complessità del tarantismo, a vario titolo, hanno avuto a che fare, segnando la storia di questo fenomeno nella contemporaneità. Poi, “La Notte della Taranta”, la catarsi collettiva, il fascino e il richiamo di una forma antica e il suo resistere al e nel Tempo. Il sibilare e il battere delle pelli dei tamburelli muove ancora il cercare… Non c’è quiete, tutto si fa ritmo, musica; quella anima del Salento, essenza del “sentire”, prima arte, sua intima poesia. La Notte di Melpignano di questo “sentire” è manifesto e laboratorio. C'è una Taranta, un “morso” necessario, quello che il tempo provoca con le sue storture: il brutto che invade, la precarietà, il disagio, la guerra sempre presente nelle cronache del Mondo. Un “morso” che chiama alla presenza. La musica di questo deve farsi carico. La catarsi della festa non è evasione, distrazione, dimenticanza, pausa. Nell'incanto della trance è sempre necessario trovare l'energia della consapevolezza. “Bellu l'amore e ci lu sape fare” canta la pizzicarella: un amore largo, vasto per quanta è vasta la terra. Accoglierla per intero significa portarla alla sua essenza di natura, d'Amore, appunto. Abbraccio che si oppone, resiste e tenta di trovare soluzioni, il passo possibile, la necessaria armonia. (Mauro Marino)

Maurizio Nocera è nato a Tuglie, nel Salento, nel 1947. Numerosissime le sue pubblicazioni e le iniziative editoriali che lo vedono coinvolto. E’ socio ordinario della Storia Patria per la Puglia dal 1980.

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