Leggendo tra le righe di questi
componimenti si sente, assordante, il sereno cinismo che invade lo spazio. Il
mix di rabbia e frustrazione sono talmente forti da strappare sempre, alla
fine, un sorriso o una smorfia amara di riflessione. L’impronta scura e
«volgare» della prosa dello scrittore è il segno vivo del suo realismo. E’
dominato dalla frenesia di trasgredire le regole che la società impone,
stilistiche e no, ma al tempo stesso è consapevole di essere legato, come
tutti, all’unico vero principio fondamentale: si nasce, si vive e si muore.
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