Corde, del giovanissimo Dario
Bellucco, è raccolta di racconti degna di rappresentare con alta qualità
letteraria un ambito antropologico: quello dei ventenni italiani. Con elaborato
e già prezioso stile letterario, sebbene asciutto, visivo e certamente
cinematografico, sono passate in rassegna tutte le pose e le modalità di una
gioventù viziata e speranzosa insieme, alla ricerca dell’amore e disillusa
dalla generazione dei padri e dal mondo in generale. Come nel campo d’agone o
nel ring, i racconti, per quanto difformi, rimandano all’unica evenienza della
richiesta di senso e di riconoscimento. Difatti i 14 racconti narrano, su base
esperienziale e per nulla funzionale, quelle che sono le aspirazioni alla
felicità di una gioventù che vede bruciati gli idoli delle ideologie politiche
e delle grandi tradizioni sacrali. Questo è un libro sommosso e inquieto, ma
anche di serena ambizione: quella di trovare tra scene di comparaggio, festini,
consumo di alcol e droga, il significato di una lealtà umana e di una
affettività che sia ignara di ogni broglio retorico. Con questo libro
d’esordio, Dario Bellucco denota già maturità certa e sicura vocazione
letteraria
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