giovedì 31 gennaio 2013

Novità: “GoodMooning!” di Stefano Saldarelli (Phasar Edizioni)



La missione spaziale che portò l’uomo sulla Luna nel luglio 1969 non fu la prima. Anche se di pochi mesi, fu preceduta da un’altra. Assolutamente top secret. Poiché la posta in gioco era altissima e gli imprevisti inimmaginabili, fu deciso di inviare alcuni volontari sulla Luna per preparare lo sbarco ufficiale. Questo libro raccoglie i diari di missione del programma spaziale più segreto al mondo, oggi conosciuto grazie al contributo di alcuni testimoni chiave che hanno messo a rischio la loro vita per far luce sul caso di insabbiamento più importante della storia. Questa missione fu battezzata GoodMooning! ed oggi voi conoscerete la verità.
Stefano Saldarelli è nato a Firenze il 21 settembre 1969, in pieno programma spaziale Apollo.
Da sempre è appassionato di fantascienza e missioni spaziali. Vive e lavora a Prato dove svolge l’attività di grafico freelance (www.achrom.it). Nell’inseguire i propri sogni, nel 2006 progetta e realizza l’allestimento dell’ambiente di lavoro nel quale svolge la propria attività, prendendo ispirazione dal design della serie televisiva “Spazio1999” (www.studio1999.it). Alla fine del 2009 studia e realizza il logo GoodMooning! e l’astronauta John Doe. All’inizio del 2012 il sogno GoodMooning! prende vita attraverso la realizzazione di alcuni disegni che vengono poi riprodotti su t-shirt e “mug”. Nascono parallelamente anche alcune brevi storie che cominciano ad essere raccolte in un blog (www.goodmooning.it). Queste storie si sviluppano e a dicembre 2012 diventano un libro, questo libro…

"GoodMooning!", Stefano Saldarelli, Phasar Edizioni, 2012, €11, ISBN: 978-88-6358-167-6, pp. 122

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mercoledì 30 gennaio 2013

Prove di libertà di Stefano Dal Bianco (Mondadori). Intervento di Nunzio Festa



Decorato a suo tempo d’alloro dal critico Mengaldo, il poeta Stefano Dal Bianco, dopo oltre un decennio dall’ultima opera letteraria, ridiscute la sua poesia con “Prove di libertà”. Scandito dalle sette note del pentagramma, il libro si rasserena solamente nelle brevi prose poetiche poste quasi a far da pausa al navigare. Nell’agire, invece, è più che compulsivo. Anche quando, pure senza dimostrarlo sfacciatamente, parla dei doveri sentimentali. Esplorando le grazie dell’esser padre. Le cadute arrivano molto prima dei passaggi che intercettano le dolci violenze dedicate all’Io. Debolezze che san di canzonetta battistiana, per giunta. Eppur l’imperfezione, allora, condisce il Prove di libertà dell’olio dell’arte. Il meglio e il peggio di Dal Bianco è tutto comunque in questi versi: “Qui davanti alla finestra bellissimo / c’è un arcobaleno ogni tre giorni / che canta la gloria di Dio, e io / che me ne faccio?”. La Fede ‘anti-retorica’ assicura la forza della parola. Mentre il frugare nelle tasche del semplice ammorbidisce il Tono. In “Arcobaleno”, questo il titolo esemplare della composizione, abbiamo Dal Bianco. Per intero. Prima di mischiare, invece, il verso impareggiabile con il male del petto a petto con la poesia stessa, anzi solamente con la parola “poesia”. (E’ necessario che ci si sbatta? E l’han fatto i più grandi, - e lo fanno e faranno i minori). Le poesie destinate agli sguardi dal finestrino della vita, invece, partono lentamente. Ma per divenire frenesia pura. Non serve, in effetti, farsi afferrare dalla chiusa. Per capirlo. Ché le chiuse portano i puntini di sospensione alla ricerca. Non terminano. Saluta il mondo Stefano Dal Bianco. Quando s’inabissa nella propria dimensione personale. Dove la navigazione si tiene ferma nei contrappunti del parlare. Non è parlato, quello del poeta. Comunque. Però la voce dice. Il metro tutt’altro che antico si ricopre di nudità allevando negli scatti facili la semplicità dell’errore dovuto all’incedere. I cambi di passo, ritmo, lo testimoniano. Il poeta Dal Bianco si scrolla di dosso le regole dell’accademia. In quanto vuole fidarsi ciecamente di se stesso, affidarsi a sé stesso. Come se il mondo fosse piccolo. Consapevole, di contro, della sua vastità. Ascoltata.
   

lunedì 28 gennaio 2013

Novità: “Panni sacri” di Roberta Pilar Iarussi, ebook 06 Musicaos.it

disponibile qui:


“Ho stretto con forza il mio sesso giovane e l’ho spinto fuori da me. Ho chiuso le gambe. Ho irrigidito tutti i muscoli fino a sentire dolore. Ho serrato la bocca. Mi ha sporcato l’inguine di liquido giallastro senza seme, andava fiero del suo pesce morto come fosse un trofeo di guerra. Prima dell’orgasmo che non è arrivato più, ha sussurrato alcune parole in disordine, sbattevano nell’abitacolo della macchina e nella mia pancia e da tutte le parti…” (Panni sacri)

In un piccolo centro del nostro sud, decadente e insieme rassicurante, un prete anziano, socialmente impegnato e sensibile alle ferite dell’umanità, incontra casualmente una bellissima ragazza. La giovane donna è sola e anche il prete, a suo modo, lo è. Tra i due nasce subito una forte intesa. L’uomo e la donna avviano una strana frequentazione, a metà strada tra la voglia ingenua della donna di affidarsi completamente e la smania dell’uomo di impastar le mani nelle vite degli altri. La storia segue così un doppio filo narrativo: se nella vita vera, la ragazza si confronta con un uomo maturo, spirituale, distante dai nodi carnali che sempre complicano le relazioni, nella realtà virtuale, condita di chat erotiche notturne e veloci sms, la donna ‘frequenta’ un “Ragazzo” giovane, desiderante e lubrico. Evidentemente, però, le cose sono diverse da come appaiono. Il racconto Panni sacri è parte di una mini raccolta che mette insieme tre diverse storie accomunate dall’elemento di uno ‘strappo’. Il medesimo strappo in forme differenti. L’Amore, non solo erotico, quindi, e quell’inevitabile lacerazione che si porta appresso, quasi come se le due cose, piacere e ferita, fossero inscindibili.

[dalla postfazione a "Panni sacri", Luciano Pagano]

‘Due che fanno sesso virtuale, come si chiamano?’. La prima domanda che compare in ‘Panni sacri’ di Roberta Pilar Jarussi, è di una semplicità disarmante, eppure nasconde quello che sarà uno degli atteggiamenti ricorrenti in tutta la narrazione, ovvero sia il contrasto continuo tra sacro e profano, tra ingenuità nell’amore e esperienza del sesso, tra conoscenza dei profondi anditi della psiche umana e ricerca ossessiva della verità corporea, quando due, tre persone, hanno a che fare con l’innamoramento e con la totale miscredenza delle reazioni che l’amore può indurre, d’improvviso. La protagonista di questo racconto vive due storie contemporaneamente, più esatto sarebbe dire che vive diverse storie, dato che la schizofrenia amorosa, ad esempio nel rapporto con Ragazzo, si identifica con il duplice rapportarsi all’immagine virtuale, digitale, web-voyeuristica e all’immagine fisica, materiale, a quel verbo ricorrente con cui di denota l’incontro e l’atto insieme, cioè il “prendersi”. Una realtà fatta di gesti, atti, sequenze di prendere, stringere, abbandonare. Roberta Pilar Jarussi, in questo suo trittico di storie che si intrecciano, presenta una vera e propria fenomenologia dell’amor ‘intrapreso’, per tentativi, approcci, manovre lontane che si appressano e diventano vere e proprie sospensioni di gravità. La cosa che colpisce di più il lettore è sempre questo correre su un crinale, da una parte la purezza della carne e dall’altra la (presunta) falsità di uno spirito che ambisce a qualcosa di impossibile, salvare le capre e i cavoli, avere tutto, possedere la carne e dominare il pensiero, carpire, se c’è, l’amore cerebrale. Come se ciò non bastasse Celso, il francescano narcolettico esperto in mercatali pesche miracolose e avances etoromani, è brutto e con la pancia, mentre Ragazzo è bello, punto e basta. La protagonista del racconto sembra oscillare come un pendolo tra entrambi, ed è come se la virtualità dell’amore, a tratti, concedesse un po’ di stupore in avanzo al fatto che la forma fisica, forse, non importa granché quando c’è di mezzo il desiderio.

Una lettura, quella di “Panni sacri”, che procede rapidamente, come scorrendo delle polaroid, una dopo l’altra, anticipando ciò che sarà, ripetendosi che no, la protagonista non cadrà nel tranello, per poi scoprire che è come se questi tranelli, in fondo, fanno parte di un gioco meditato, una partita a scacchi dove la regina è circondata, per scelta, da una manciata di minuscoli pedoni. Fino al culmine del suo personale viaggio al termine della notte, in un ‘solito’ pomeriggio, sudicio e afoso, col finestrino abbassato per respirare, in attesa di un afflato che non è spirito, perché lo spirito oramai se l’è squagliata…chissà che fine ha fatto, da questo quadro così perfetto, lo spirito.


Roberta Pilar Jarussi ha pubblicato il romanzo “Nella casa” (2003, Palomar – collana Cromosoma Y, diretta da Michele Trecca e Andrea Consoli) e Dal vivo, racconti (2002 , zerozerosud). Nell’ottobre 2003, è selezionata a ‘Ricercare’ convegno-laboratorio per nuove scritture (Reggio Emilia), con un brano dell’allora inedito romanzo “Nella casa”. Collabora con BooksBrothers, sito e laboratorio letterario, che ha prodotto l’antologia “Frammenti di cose volgari – Acqua passata – Volume Uno 2006/08”, a cura di Maurizio Cotrona e Antonio Gurrado (2009), nella quale sono presenti alcuni suoi racconti inediti. È operatrice culturale della Biblioteca Provinciale di Foggia. Dal 2006 al 2009, ha curato il progetto e Premio Letterario nazionale ‘Libri a trazione anteriore’ della Provincia di Foggia, in collaborazione con Casa Circondariale di Foggia, con la direzione artistica di Michele Trecca, che includeva, in Carcere, un ciclo di incontri con gli autori ed eventi per i detenuti’; ha collaborato con il Kollettivo – associazione studentesca dell’Università degli Studi Foggia, nella realizzazione delle prime edizioni di BAOL – concorso letterario per scrittori esordienti, rivolto agli studenti e ai detenuti di Foggia, giunto ora alla sua 4° edizione.
Nel 2006 ha curato l’organizzazione del convegno nazionale sui blog letterari, “Le tribù dei Blog”, tenutosi a Foggia e al quale hanno partecipato (anche) Christian Raimo, Maurizio Cotrona, Giulio Mozzi, Michele Trecca, Enzo Verrengia, Anna Maria Paladino, Rossano Astremo, Ivano Bariani, Luciano Pagano, Silvana Rigobon, Fabio Dellisanti, Manila Benedetto.
Ha collaborato con il gruppo di musica popolare ‘I cantori di Carpino’ e con studiosi e portatori della tradizione, lavorando sulla struttura originaria della Danza Tradizionale Pugliese e sulle sue contaminazioni.

Il suo blog personale è “In punta di dita”: http://robertajarussi.blogspot.com/


“Il campo di cinabro” di Vitantonio Amato (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

“Il campo di cinabro” di Vitantonio Amato (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

venerdì 25 gennaio 2013

LA B CAPOVOLTA di Sofia SCHITO (Lupo editore) per il giorno della memoria



“E’ un libro che può (e dovrebbe) essere letto indipendentemente dalla giornata delle celebrazioni. Una lettura coinvolgente”

(Roberto Denti, Tutto Libri de La Stampa)

Romanzo Vincitore del Premio Letterario Torre dell’Orologio di Siculiana 2012 nella sezione letteratura per l’infanzia e l’adolescenza “lo Scarabocchio di Giufà”



Il Giorno della Memoria si celebra in Italia e in Europa il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell'Olocausto e per tutti quelli che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Lupo editore propone in questa solenne occasione per l’edizione del 2013 il libro La B capovolta di Sofia Schito. Un libro necessario per ricordare e poter pensare ad un futuro sempre migliore!
Si può parlare della Shoah in tanti modi. In "Se questo è un uomo" Primo Levi lo ha fatto con poesia, coinvolgendo l'umanità intera in un capolavoro che tocca l'emozione di tutti, nel suo unire la bellezza della parola all'orrore umano. E in questa storia proprio "Se questo è un uomo" e Primo Levi guidano un bambino che vivrà con la grazia propria della sua età un evento che ancora gli uomini non si riescono a spiegare. L'infanzia entra nella Storia più cupa ed aberrante, provando a sfiorare il mistero del buio della coscienza dell'uomo europeo. Levi la accompagna nei luoghi del degrado della nostra civiltà, e lo fa con la sua prosa immortale come intermezzo, che cerca di spiegare l'inspiegabile all'innocenza di chi non ha ancora saputo tutto dell'Uomo. Questo romanzo ci condurrà per mano in un incubo che non può essere lasciato solo al passato. Una storia che ci porterà a sentire l'inesorabilità del male ammantato dall'ingenuità dell'infanzia e dalla profondità della letteratura. Un libro che fa della semplicità lo strumento di narrazione per rispettare quei fatti senza rinunciare all'immaginazione e alla speranza. Riuscirà l'ingenuità dell'infanzia a lenire la drammaticità della realtà? O nulla si può al cospetto di quello che l'uomo è capace di fare quando conosce l'inverno della sua coscienza? Un libro scritto senza artifizi intellettuali, che parla con la lingua dei ragazzi di quello che i ragazzi non dovranno mai conoscere.

Sofia Schito vive a Felline, in provincia di Lecce. Da anni impegnata in attività che vedono coinvolti ragazzi delle scuole elementari e medie, trae da loro continua ispirazione. Ama scrivere da sempre, sin da quando a scuola ha sentito parlare per la prima volta di soggetto, verbo e complemento. Lo testimoniano le scatole sull'armadio della sua stanza piene di diari che ha cominciato a scarabocchiare quando era poco più che bambina. La storia invece è una passione che le è venuta negli anni. Lo testimoniano i voti, poco lusinghieri, che ai suoi compiti dava il professore del liceo. Ogni volta che le restituiva un compito corretto, la domanda era sempre la stessa: "Sofia, a che serve copiare?". Per lei allora aveva un senso, significava evitare di trascorrere interi pomeriggi a memorizzare date, luoghi e avvenimenti. Col passare del tempo, per fortuna, si è resa conto che la storia è ben altro. Dopo la maturità scientifica, si iscrive alla facoltà di Lettere dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e al terzo anno, al momento della scelta dell'indirizzo, forse per una sorta di legge del contrappasso, sceglie proprio l'indirizzo storico. La B capovolta è il suo primo romanzo per ragazzi. Nella scelta dell'argomento, ci sono buone probabilità che si sia ispirata alle iniziali del suo nome.

giovedì 24 gennaio 2013

"Il fuoco imperfetto" di Mauro Pieroni (Phasar Edizioni)



Cosa può spingere Marco Bembo, ricco e affermato fotografo naturalista, a far perdere ogni traccia di sé durante uno dei suoi lunghi viaggi all’estero alla ricerca di animali selvatici?
Preoccupati del suo prolungato silenzio, alcuni amici cominciano a investigare tra Firenze e la Maremma, in una Toscana piovosa e un po’ cupa, che non sembra voler dare soluzioni ai molti interrogativi che vanno delineandosi. La storia porterà lontano, verso due remote isole dell’Egeo, lungo i temi del viaggio e della fortuna, del riscatto di sé e del destino, della morte e della colpa, articolando una profonda riflessione sul vedere e guardare, sul voyerismo come difesa dalla vita, come stratagemma per nascondersi e fuggire da essa. Una riflessione sui grandi pericoli a cui il troppo guardare, piuttosto che vivere, può esporci.

Mauro Pieroni è nato a Roma nel 1955 ma da sempre vive a Firenze. Medico, da molti anni si dedica, nel tempo libero, alla fotografia di natura. Sue immagini, ma anche suoi articoli, sono comparsi in libri e riviste di settore e in diverse pubblicazioni ed esposizioni legate all’Afni, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani.
"Il fuoco imperfetto" è il suo primo romanzo.

"Il fuoco imperfetto" di Mauro Pieroni (Phasar Edizioni)


"Il fuoco imperfetto" di Mauro Pieroni (Phasar Edizioni)2006, 12€, ISBN: 88-87911-70-3, pp. 426

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mercoledì 23 gennaio 2013

“Il Tao e la via del principio supremo” di Stefano Turci (Phasar Edizioni)



"Quando l’allievo è pronto, il maestro arriva", recita un antico proverbio orientale. Un giorno come tutti gli altri, un incontro casuale. Celata dietro l’apparenza banale di tale evento si dischiude gradualmente la porta che conduce all’interno di un insospettato mondo di conoscenze appartenenti ad una antica tradizione spirituale. Il racconto della trasmissione degli insegnamenti e dello spirito autentico di un peculiare lignaggio taoista.
"Questo libro è un resoconto di quell’incontro e degli eventi che ad esso seguirono. Non si tratta pertanto di un manuale operativo, né tantomeno di una guida pratica che possa condurre il lettore addentro la complessità delle arti taoiste: è soltanto un racconto che narra di un uomo e del suo lascito, nulla più di questo."

Stefano Turci

Stefano Turci pratica da lungo tempo le antiche arti taoiste. Nel corso degli anni è entrato in contatto con maestri taoisti appartenenti a differenti tradizioni, ricevendone gli insegnamenti. Tiene, insieme alla moglie Maria Grazia Salsi, seminari di qi gong, taijiquan e meditazione taoista.

"Il Tao e la via del principio supremo" di Stefano Turci (Phasar Edizioni)


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"Il Tao e la via del principio supremo" di Stefano Turci (Phasar Edizioni)
2004, €16,00,, ISBN: 88-87911-35-5, pp. 156

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martedì 22 gennaio 2013

HAPPY BOOK - Ogni venerdì dalle 16,00 alle 19,00 in Live-chat



La lettura fa l’uomo completo (F. Bacone).

E’ vero che l’Italia è un paese dove si legge molto poco, dove la crisi conduce ad una riduzione drastica del numero dei lettori. Ma è anche vero che ci sono case editrici come Kurumuny che credono nel fatto che leggere sia una cosa importante e significativa, e che il libro e l’editoria siano i due strumenti da cui può partire una ripresa dell’economia duratura. Ed ecco che allora la casa editrice salentina lancia una splendida iniziativa che sa di incontro, di vedute, e di scambio di idee e pareri attorno alla pagina stampata, dove il dialogo si cerca, lo si vuole. “Happy Book – spiega Giovanni Chiriatti direttore di Kurumuny Edizioni - è un’iniziativa volta a promuovere la lettura con i nostri libri a prezzi anti-crisi. Ogni venerdì dalle 16.00 alle 19.00, su tutto il nostro catalogo sarà applicato uno sconto del 40%. Per aiutarvi e consigliarvi, o solo per scambiare due chiacchiere, in quelle ore saremo presenti in Live-chat sulla nostra piattaforma www.kurumuny.it

KURUMUNY edizioni nasce nel 2004, in un Sud animato da un fermento culturale che nel 2001 è stato linfa vitale dell’omonima rivista di cui la casa editrice è naturale proiezione. La casa editrice ha mosso i primi passi  convinta dall’idea di restituire all’editoria un processo creativo e culturale: quest’idea è diventata una vocazione consolidata nel tempo. Un percorso caratterizzato dalla cura artigianale nella costruzione del libro, dall'attenzione agli autori, dalla ricerca del particolare grafico, perché pensiamo che bisogna restituire l’editoria alla sua dimensione umana, al testo la bellezza tattile: il piacere del suo possesso. Il catalogo ha saputo conquistare segmenti di mercato inesplorati, proponendo titoli che spaziano tra etnomusicologia, saggistica e narrativa d’inchiesta.

Kurumuny
Via Palermo, 13 a Calimera (Le)
Telefono: 0832801528
Fax: 0832801528
Cellulare: 3299886391


“Celestino V. Papa templare o povero cristiano?” di Stefania Del Monte (Phasar Edizioni)



Sull’avvincente sfondo del basso medioevo, tra realtà e leggenda, si narrano le vicende di Celestino V, dalle sue origini alla sua fine nella temibile fortezza di Fumone. Tutte le verità, gli intrighi ed i misteri che si nascondono dietro al tormentato pontificato ed all’oscura morte del papa del “gran rifiuto”, vengono raccontati in un viaggio appassionante che ci conduce da Dante a Petrarca, dall’Aquila a Rènnes-le-Château, dai Templari al Sacro Graal, attraverso otto secoli di storia.

Stefania Del Monte è nata a Fumone nel 1968. Giornalista pubblicista, appassionata di storia, si dedica da tempo allo studio di Celestino V.

"Celestino V. Papa templare o povero cristiano?" di Stefania Del Monte (Phasar Edizioni)  


"Celestino V. Papa templare o povero cristiano?" di Stefania Del Monte (Phasar Edizioni)
2009, €12, ISBN: 978-88-63580-42-6, pp 96

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lunedì 21 gennaio 2013

Regalo di nozze - Vitali Andrea - Garzanti Libri

Regalo di nozze - Vitali Andrea - Garzanti Libri

“Oltre lo specchio” di Nicolò Malaspina (Phasar Edizioni)



Matteo ha 22 anni, una madre troppo sorda per potersi accorgere di lui, e un padre che da dieci anni se ne è andato. La relazione affascinante e terribilmente irrazionale che ha con Francesca finisce quando la ragazza decide di trasferirsi a Londra. Il tempo inizia a esser lento e deleterio. La vita torna a essere quella di una volta, quella noiosa e pesante che aveva vissuto sino a prima di incontrare quella ragazza. L’unica soluzione è quella di andare a riprendersi Francesca, quella ragazza che un tempo era capace di fargli respirare l’amore per lei e per il mondo. Dopo aver fatto una scommessa con se stesso attraverso uno specchio, Matteo parte. A Londra incontrerà gli estranei, il freddo, una ragazza di nome Chiara, ma soprattutto incontrerà se stesso. Ritroverà lentamente i suoi equilibri, le sue esigenze e i suoi bisogni, iniziando gradualmente ad ascoltarsi, e a volersi bene.

Poco dopo capirà che la persona che era andato a cercare non era la ragazza di cui era innamorato, bensì quella che non amava: Matteo. La sua vita sta lentamente prendendo una piega migliore quando, durante una chiamata con sua madre, la donna gli svela che il marito l’ha chiamata dopo dieci lunghi anni, accendendo nella testa di Matteo il desiderio di potersi riprendere anche lui.

"Oltre lo specchio" di Nicolò Malaspina (Phasar Edizioni)

"Oltre lo specchio" di Nicolò Malaspina (Phasar Edizioni)
2009, €12, ISBN: 978-88-6358-050-1, pp. 180

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venerdì 18 gennaio 2013

In libreria “Nelle ombre” di Maria Eugenia Fiscina (Phasar Edizioni)



Mery frequenta l’ultimo anno di liceo scientifico. Il suo sogno è diventare anatomopatologa. Nel mese di dicembre, però, succede qualcosa che sconvolge i suoi piani. Dastin, ragazzo riservato dal fare misterioso, suscita in lei un interesse che li porterà a vivere esperienze fuori dal comune. Un diario, al centro delle attenzioni di entrambi e non solo, li trascinerà fra combattimenti e inganni in cui il giovane si rivelerà desiderio e ossessione della ragazza. Una serie di omicidi irrisolti fanno da sfondo portando Mery a vivere un incubo ove amore, odio, reale e surreale si fondono in un unico limbo di perdizione.

Maria Eugenia Fiscina è nata a Buenos Aires nel 1987 e si è trasferita in Italia, a Gorgonzola (MI), nel 1990. L’autrice ha da sempre coltivato un interesse per la lettura e la scrittura tanto da aggiudicarsi, nel 2006, il secondo premio per la poesia ad un concorso letterario istituito dall’UTL, nota università milanese. Attualmente è laureanda in lingue e letterature straniere presso l’Università degli Studi di Bergamo. Ha collaborato come giornalista in una piccola redazione di zona e nel tempo libero ricopre il ruolo di regista-scenografa teatrale e cinematografica.

Ispirata dalla grande passione per l’arcano e in particolare per i vampiri, corona il sogno di pubblicare Nelle Ombre, il suo primo romanzo gotico contemporaneo.

"Nelle ombre" di Maria Eugenia Fiscina (Phasar Edizioni)


"Nelle ombre" di Maria Eugenia Fiscina (Phasar Edizioni)
2010, €12, ISBN: 978-88-63580-60-0, pp. 222

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giovedì 17 gennaio 2013

"Specchi. Viaggio all’interno dell’immagine corporea" di Emanuel Mian (Phasar Edizioni)



Un libro che sintetizza anni di studio psico-sociologico sui numerosi fattori che influenzano il modo in cui percepiamo, viviamo e “sentiamo” il nostro corpo. Nel volume vengono quindi studiate le principali forme di disturbi dell’immagine corporea, tra cui anoressia, bulimia, obesità, ma viene anche prospettata una soluzione per tutte le patologie che interessano i disturbi alimentari.

Capitoli del libro:

1 – L’immagine corporea
2 – Modificare il proprio corpo
3 – “Magri da morire” rischi e conseguenze
4 – Depressione, autostima, insoddisfazione corporea
5 – Meditazione: una via alla comprensione

6 – Benessere e immagine corporea
7 – Un prezioso alleato: la famiglia

Emanuel Mian (nato a Latisana [Ud] il 23/10/1972) è laureato in psicologia e ricercatore sui temi dell’immagine corporea e in particolare sulla correlazione fra le sue distorsioni e i disturbi della condotta alimentare. È coordinatore di un gruppo di ricerca sull’immagine corporea. Collabora con ricercatori di fama internazionale. Le sue ricerche gli sono valse numerosi riconoscimenti in ambito nazionale per l’innovazione tecnologica.

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"Specchi. Viaggio all’interno dell’immagine corporea" di Emanuel Mian (Phasar Edizioni)


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"Specchi. Viaggio all’interno dell’immagine corporea" di Emanuel Mian (Phasar Edizioni)
2006, €12, ISBN: 88-87911-56-8, pp. 250

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In libreria EL VACìO di Marta TORALDO (Lupo editore)



La poesia presentata in questa raccolta sembra essere dotata di vita propria ovvero pare che una volta inchiodata alla pagina dall’autrice cerchi di ritornare poi alla sua forma di totalità, che per un capriccio di chissà quale gioco cosmico può tanto rivelarsi per sostanza che per spirito. Spazio e Tempo sono due categorie che non appartengono a questa poetessa, che del romanticismo non ne fa melancolia e lacrima, ma forza distruttrice di attivo nichilismo, dunque incontenibile furia che consciamente sceglie di distruggere per costruire. (Stefano Donno)


Marta TORALDO Nata in 1991. È nata a Maglie (Le) nel 1991. Vive e studia a Lecce, dove frequenta l’ultimo anno della triennale di filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università. Ha pubblicato una raccolta poetica dal titolo Vie Fuggitive i cui versi sono stati tradotti in inglese (ed. Icarolibri, collana poetica “voli”, 2009). Alcune sono apparse in dicembre (2012) nella raccolta antologica della Fondazione Mario Luzi di Roma.

mercoledì 16 gennaio 2013

In libreria Poetico Delirio di Marco Vetrugno (Lupo editore)



Il mio orgasmo è l’inchiostro di queste parole. Il mio sogno scarabocchiato ha il peso di un foglio.
La mia ispirazione ha articolazioni ossa vene e pelle. La mia gioia è stare seduto a delirare silenziosamente perché i sogni di vino sono effimeri e non possono aspettare.


Marco VETRUGNO -Nato a San Pietro Vernotico il 19.01.1983 e vive a Lecce. Provato dalla prematura morte del padre sospende il suo percorso di studi per intraprendere (deludenti) esperienze lavorative. Al suo rientro a Lecce, riprende la frequenza scolastica conseguendo il diploma all’Istituto d’Arte. Appassionato di letteratura, frequenta la facoltà di Beni Culturali ed è impegnato nella stesura di una seconda raccolta poetica.

In libreria "Vuoi vivere o sopravvivere?" di Raffaele Cammarota (Phasar Edizioni)



“Perché la vita è come uno specchio: riflette il modo in cui ti rapporti ad essa. Se ne hai timore, riceverai in cambio l’oggetto dei tuoi timori. Se inizierai a lottare contro di essa sarà battaglia dura; se invece finalmente cederai e abbandonerai ogni forma di lotta, allora saranno la vita, la gioia pura, l’abbondanza, la felicità a correre verso di te”. Imparare l’arte di star bene con se stessi e vivere felici. Questo primo coinvolgente libro di Raffaele Cammarota è un manuale pratico-filosofico-spirituale su come provare a raggiungere l’armonia di mente, corpo e anima. Su come avere una mente lucida e positiva; un corpo in salute e pieno di energia; un’anima libera di seguire il proprio fine e giungere alla piena realizzazione di sé.
Suggerisce chiavi fondamentali per aprire porte da sempre chiuse dentro di noi, e riuscire finalmente a vivere in armonia con noi stessi e con il mondo.
Per smettere di lottare contro tutto e tutti, imparare ad accettare noi stessi, gli altri e gli eventi senza giudicare, far crescere spontaneamente il seme unico che è in ognuno di noi. Un libro illuminante che, alternando sapientemente linguaggio metaforico a consigli pratici, accompagna il lettore verso la scoperta e l’accettazione di sé. Come un buon sarto propone la stoffa migliore da usare, per poter poi lasciare a ciascuno il compito di ritagliarsi l’abito su misura più idoneo per sé.
Per capire finalmente che la vita vera e la felicità vera sono quelle cose che scorrono sotto i nostri occhi mentre siamo occupati e distratti a raggiungere altro.

Raffaele Cammarota. Lucano di nascita. Vive tra Scalea (Cs) e Satriano di Lucania (Pz). Comunicatore, pubblicitario, docente e formatore. Una Laurea in Economia e Commercio conseguita a “La Sapienza” di Roma. Ideatore e direttore del progetto editoriale “Pianeta SUD”. Profondo assertore dell’importanza del pensiero positivo e dello sviluppo personale, studia e approfondisce le conoscenze in materia di comunicazione strategica, motivazione, Pnl, autostima, scienza dell’alimentazione, biometereologia, meditazione, filosofia Zen. Stile creativo, autoironico e anticonvenzionale. Questo è il suo primo fondamentale libro.

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"Vuoi vivere o sopravvivere?" di Raffaele Cammarota (Phasar Edizioni)

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"Vuoi vivere o sopravvivere?" di Raffaele Cammarota (Phasar Edizioni)
2011, €15, ISBN: 978-88-6358-115-7, pp. 144, filosofia e psicologia

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martedì 15 gennaio 2013

In libreria CARMELO BENE, IL FENOMENO E LA VOCE di Antonio ZORETTI (Lupo editore)



“Ecco” - diceva Cesare Garboli - “quello che a volte ci manca quando si sente parlare di Carmelo Bene in maniera dotta e molto impegnata, oggi, è quell’esperienza degli anni ‘60 che, per chi andava a teatro, vedeva non solo qualcosa di straordinario…un attore geniale, ma la risata (non perché faceva il comico), una risata liberatoria, di uno che faceva piazza pulita, distruggeva montagne di carta in un colpo di mano. Non solo prendeva in giro i critici o le persone che pensavano di avere cultura (avendone dieci volte di più lui), stralciando soprattutto il resto dell’intellettualità italiana, ma faceva proprio piazza pulita di forme, valori, pseudovalori culturali.”
Per questo è importante tornare a riflettere sull’operato di Carmelo Bene, il quale è da considerare un fenomeno culturale del XX secolo. A conferma e a testimonianza dell’oramai unanime riconoscimento attribuitogli: essere considerato uno dei massimi artisti del Novecento.

Antonio ZORETTI - Vive tra Lecce e Bologna. Nel capoluogo emiliano durante gli anni Ottanta frequenta il corso di Laurea DAMS della Facoltà di Lettere dell’Università. Segue sempre con interesse lo sviluppo delle attività letterarie, teatrali e artistiche in senso lato. Come operatore culturale, questo è il suo primo saggio su un autore.

In libreria "Schoolacciate" di Vincenzo Sibillo (Phasar Edizioni)



 Ventidue brevi storie (…) sulla scuola, vista con gli occhi di chi dapprima ne ha usufruito, come tutti, e da qualche anno la fa. E non è la stessa scuola. Insegnare come si deve è impegnativo, ma anche divertente. Infatti, nel mondo della scuola si aggira un’umanità così originale ed esilarante, che non manca mai l’occasione per una bella risata. Alcuni esempi di soggetti comici? Al primo posto senza dubbio gli insegnanti, quelli convinti, i geni, i predicatori, quelli che propongono; poi gli alunni, quelli furbissimi, quelli che sanno già, quelli con le scuse; infine i genitori, quelli invadenti, quelli preoccupati, quelli che giurano, i nostri e noi.

Vincenzo Sibillo, 36 anni, si diverte ad insegnare lettere in un noto liceo milanese.

"Schoolacciate" di Vincenzo Sibillo (Phasar Edizioni)
2009, €10, ISBN: 978-88-63580-41-9, pp. 76

"Schoolacciate" di Vincenzo Sibillo (Phasar Edizioni)

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ARRIVANO I LIBRIDINOSI



Cari lettori di questo spazio on line, eccoci a proporvi un progetto senza scopo di lucro per l’anno 2013. Si tratta della creazione dei Libridinosi.
PERCHÉ? - Con i Libridinosi vogliamo uscire dal web e rendere le vostre 10 righe dai libri tangibili, passare dai bit alla carta per riportare a voi lettori le citazioni che avete scelto e inserito nel sito, le parole che vi hanno fatto pensare, sognare, piangere, ridere, tremare. I Libridinosi sono pensati come una serie di volumetti snelli e accattivanti che parlano alle emozioni dei lettori. Ognuno è dedicato a un tema e raccoglie brani di libri in 10 righe (completi di metadati del libro e nome del lettore) che lo affrontano nei modi più disparati.
FUND READING - Se raggiungiamo 10.000 euro i libridinosi verranno stampati e i più generosi di voi riceveranno il n. 1 direttamente a casa.
Se non raggiungiamo l'obiettivo i libridinosi non verranno stampati ma tutti riceverete a casa una Busta sorpresa 10 righe e tramite mail... l'e-book n. 1 libridinosi. Se superiamo 10.000 euro i vostri contributi in più verranno utilizzati per lo sviluppo relazionale, contenutistico e tecnologico di www.10righedailibri.it perché ne abbiamo molto bisogno. E se esagerate stampiamo anche tanti Libridinosi. E così diamo una forma al patrimonio di citazioni (83.000 righe da voi postate) che conserviamo e che cresce ogni giorno. I nomi di tutti voi lettori, sostenitori,  associazioni, aziende ecc., salvo vostre diverse indicazioni, appariranno nel sito e in nei ringraziamenti stampati sul n. 1.
Il contatore delle donazioni sarà visibile a partire dal 20 gennaio. Su su su! Aiutateci a fare crescere 10 righe dai libri e passate parola... Più siamo più righe dai libri leggiamo!

Staff 10 righe dai libri

lunedì 14 gennaio 2013

In libreria La luce del sole di Octavia E. Butler. Traduzione di Marco Raspa (Fanucci)



Shori è una ragazzina colpita da una forma di amnesia selettiva, condotta dalle sue stesse abilità a una scoperta sensazionale: sopravvissuta alla strage della propria comunità, è in realtà una vampira di cinquantatré anni geneticamente modificata per essere immune alla luce del sole, la figlia perduta di un’antica razza di creature semi-immortali, gli Ina, che vivono in misteriosa simbiosi con il genere umano. Dopo il risveglio traumatico in una caverna, dimentica del proprio passato e protetta dalla pelle scura, dovrà lottare per difendersi da chi vuole annientarla definitivamente. L’ultimo capolavoro di Octavia Butler contribuisce alla creazione di un nuovo modello di storie sovrannaturali, che si discosta dal classico romance gotico per approdare a una più attuale declinazione di fantascienza sociale.


Octavia Estelle Butler è la più nota scrittrice afroamericana di fantascienza. Nata il 22 giugno 1947 a Pasadena, in California, si definisce “confortevolmente asociale, una eremita nel centro di Los Angeles, pessimista, femminista, uno strano miscuglio di pigrizia e ambizione, di perplessità e sicurezza”. Nei suoi romanzi si raccontano i conflitti razziali e tra i sessi, le difficoltà delle minoranze, la segregazione dei ‘diversi’, alieni e terrestri. Butler ha ricevuto molti riconoscimenti (anche al di fuori del genere): ha ottenuto il premio Hugo nel 1984 con il racconto Speech Sounds e di nuovo nel 1985 con Bloodchild (che ha vinto anche il Nebula). Tra le sue opere più importanti ricordiamo il ciclo dei telepati di Patternmaster e la trilogia della Xenogenesi. La parabola dei talenti, seguito de La parabola del seminatore (Solaria 4, aprile 2000) si è aggiudicato nel 2000 il premio Nebula.