mercoledì 29 novembre 2017

L' interpretatore dei sogni di Stefano Massini (Mondadori)



Con un nuovo libro straordinario, avvincente come un giallo e capace di rendere romanzo la teoria freudiana, Massini conferma di essere uno dei più originali e importanti scrittori contemporanei. Ho sempre avuto paura di vedermi in faccia. Evito gli specchi. Non guardo le vetrine dei negozi per il terrore di vedermi riflesso. A forza di cercare di vedere tutto il resto, ho scordato persino che ho un viso. Ma ora voglio guardare dentro il mio sogno, voglio parlare con chi mi parla dentro.
Immaginato come un quaderno-diario di Sigmund Freud, questo affascinante romanzo – scritto da Stefano Massini in oltre sette anni di appunti e studi – è a tutti gli effetti un geniale clamoroso falso letterario. Perché nessuno ha osato origliare dentro i segreti di quel volume – L'interpretazione dei sogni – destinato a rivoluzionare la nostra percezione del mondo. Cosa c'è oltre quel libro? E soprattutto chi c'è dietro? Per rispondere, Massini indaga l'animo dell'indagatore stesso e conduce il lettore all'esaltante scoperta di un Sigmund Freud reinventato, un personaggio meno scienziato e più Prometeo, intriso di un immenso fascino letterario: è come se il capolavoro di Freud venisse a sua volta sognato e riproposto in una forma anarchica, suggestiva e intensa. Scorrono allora, pagina dopo pagina, decine di casi, decine di sogni, decine di pazienti e di umanissimi conflitti. Il tutto all'insegna di una grande domanda: come si legge un sogno? In questa epopea, l'emozione di sentirsi coinvolti è fortissima fin dall'inizio, fin dal primo incubo infantile nel quale Freud veniva "derubato di se stesso". Prende così forma un viaggio meraviglioso, in cui Massini ricostruisce passo per passo l'elaborazione di un metodo, usando i sogni come veri e propri "casi" che Freud risolve come se fosse Sherlock Holmes, con la capacità di deduzione e intuizione propria dei più grandi detective della storia. E in un susseguirsi di fallimenti e di trionfi, tutto si intreccia con il caso più difficile, quello dell'isterica Tessa W., il cui sogno cela inauditi traumi da far riaffiorare. Dopo il successo eccezionale di Qualcosa sui Lehman (premio Selezione Campiello, salutato come un capolavoro dai principali giornali italiani e internazionali), Stefano Massini firma un'altra grande sfida letteraria: dopo il corpo a corpo con l'economia, il suo sguardo si ferma adesso sulla psicanalisi. E lo stile è inconfondibile, soprattutto se la lingua ritmica che aveva incantato i lettori di Qualcosa sui Lehman diviene qui la lingua del sogno, contrapposta alla prosa della riflessione e della vita quotidiana.

Booktrailer - "Indios y viajeros" de Juan Camilo Niño

Booktrailer - "Geografías de la movilidad" de Luis Sánchez y Cindia Arango

Booktrailer - "El Conquistador Conquistado" de Marta Herrera

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venerdì 17 novembre 2017

Esce Lampi di Verità di Donato Di Poce nella collana Z a cura di Nicola Vacca per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
























Lecce – Aperta da poco meno di un mese e il mondo della Poesia plaude alla nascita per i tipi de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno della collana Z a cura di Nicola Vacca. La prima pubblicazione selezionata, proposta da Nicola Vacca e ora fresca di stampa, è quella di Donato Di Poce firma autorevole nel panorama culturale italiano dal titolo “Lampi di Verità” con la prefazione del filosofo Alessandro Vergari.
*“…Con l'immagine dei lampi il poeta esprime una misura e delinea una via di accesso. Nella notte sempre buia del nostro vivere politico e civile, le folgori squarciano il tessuto omogeneo del reale e sfaldano la trama compatta delle banalità e dei pregiudizi, aprendo per pochi attimi, nel battito di ciglia di un'epifania, fenditure e crepe, oltre le quali intravedere sentieri di sopravvivenza. Lampi di verità è una raccolta articolata in due parti; la prima consegna il titolo a tutta l'opera, la seconda è declinata su un versante di “bellezza”. Una biforcazione? No, piuttosto, due attributi della stessa sostanza. Già il pensiero greco ci richiama alla sintonia di “bellezza e verità” (...) .Il poeta ha in tasca una fragile matita da cui sgorga la lacrima dell'oppresso. Il poeta spezza la matita come spezza il pane, offre al prossimo un'intuizione, una scheggia di vita estratta dalla carne, e, se riceve in cambio sputi anziché sorrisi, sa che questo è l'inconveniente di ogni dono. La poesia soffierà, comunque, sulle braci del sacrificio.” *Dalla prefazione di Alessandro Vergari

Donato Di Poce, (Nato a Sora - FR - nel 1958 ma residente dal 1982 a Milano ). Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Aforismi, Fotografo.  Artista poliedrico ed ironico ma dotato di grande umanità, si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica con la pubblicazione di una collana di 5 portfolio dal titolo: TACCUINO BERLINESE -East Side Gallery , Félix Fénéon Edizioni, Ruvo di Puglia (BA), 2009 dedicata al muro di Berlino. In un suo celebre aforisma ha scritto: “Il Poeta vede l'invisibile/Il Fotografo fornisce le prove”.

Nicola Vacca - è nato a Gioia del Colle, nel 1963, laureato in giurisprudenza. È scrittore, opinionista, critico letterario, collabora alle pagine culturali di quotidiani e riviste. È redattore della rivista «Satisfiction». Ha pubblicato: Nel bene e nel male (1994), Frutto della passione (2000), La grazia di un pensiero (2002), Serena musica segreta (2003), Civiltà delle anime (2004), Incursioni nell’apparenza (2006), Ti ho dato tutte le stagioni (2007), Frecce e pugnali (2008), Esperienza degli affanni (2009), con Carlo Gambescia il pamphlet A destra per caso (2010), Serena felicità nell’istante (2010), Almeno un grammo di salvezza (2011), Mattanza dell’incanto (2013), Sguardi dal Novecento (2014), Luce nera (2015), Vite colme di versi. Ventidue poeti dal Novecento (2016), Commedia ubriaca (2017).

Mail del curatore Nicola Vacca
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno (iQdB Edizioni di Stefano Donno)

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martedì 14 novembre 2017

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lunedì 13 novembre 2017

La solitudine del ghiaccio di Sheena Kamal. Traduttore: S. Arieti (HarperCollins Italia)



Tutto ha inizio il giorno in cui Nora Watts riceve la telefonata che ha temuto per quindici anni, da quando ha dato in adozione la figlia appena nata: la sua bambina è scomparsa. Non che sia una sorpresa. Bonnie è un tipo irrequieto, scappa di continuo, tanto che la polizia si è stancata di cercarla. Ma questa volta c'è qualcosa di diverso e i genitori adottivi, disperati, si sono rivolti a Nora nella speranza che la ragazzina abbia cercato la madre naturale. Nora sa bene quanto siano pericolose le strade per un'adolescente sola. Lei stessa, tanto tempo prima, lo ha sperimentato sulla propria pelle nel modo più doloroso, così decide di mettersi sulle tracce di Bonnie, guidata solo dall'istinto e da un'inquietante capacità di distinguere la verità dalle bugie. È ben consapevole dei rischi che questo gesto comporta: vecchie ferite mai del tutto guarite verranno riaperte, eppure non può fermarsi. A poco a poco la ricerca mette a nudo una sconcertante cospirazione, che tra inganni e violenze la condurrà dalle tetre strade di Vancouver alle montagne innevate del Canada profondo, fino a un'isola dalla bellezza selvaggia dove sarà costretta ad affrontare i suoi demoni più oscuri... solo per salvare una figlia che vorrebbe non fosse mai nata.

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mercoledì 8 novembre 2017

Esce domani 9/11/2017 Era il mio migliore amico di Gilly Macmillan (Newton Compton Edizioni)



Noah Sadler e Abdi Mahad sono due amici inseparabili. Per questo motivo, quando il corpo di Noah viene trovato in un canale di Bristol, il silenzio di Abdi è inspiegabile. Perché non parla? Il detective Jim Clemo è appena tornato dopo un congedo forzato che l’ha allontanato dal suo ultimo caso e la morte di Noah sembra l’incidente perfetto con cui tenerlo occupato. Ma ben presto quello che sembrava un gioco tra ragazzi finito molto male si trasforma in un caso che accende il dibattito pubblico: Noah è inglese, Abdi un rifugiato somalo. La tensione sociale, la paura e la rabbia cieca degenerano velocemente a Bristol, mentre le due famiglie combattono per ottenere le risposte che cercano. Non sanno quanto sarà lunga la strada per capire che cosa è successo davvero, né sono preparate all’orrore che dovranno affrontare. Perché la verità spesso può fare molto male…

Gilly Macmillan - È cresciuta a Swindon e ha trascorso l’adolescenza nel Nord della California. Ha studiato Storia dell’arte alla Bristol University e poi al Courtauld Institute of Art di Londra. Ha lavorato al «Burlington Magazine» e alla Hayward Gallery prima di mettere su famiglia. Da allora vive a Bristol con il marito e i tre figli. Il suo romanzo d’esordio, 9 giorni, è stato un successo internazionale tradotto in 14 lingue. La Newton Compton ha pubblicato anche La ragazza perfetta e Era il mio migliore amico. Per maggiori informazioni, visitate la sua pagina twitter

LETTERE DA UNA TARANTA DI RAFFAELE GORGONI ALLA FONDAZIONE PALMIERI DI LECCE






















Il libro di Raffaele Gorgoni dal titolo Lettere da una Taranta sarà presentato  il 10 novembre 2017 alle ore 18,00 presso la Fondazione Palmieri di Lecce in Vicolo Sotteranei dalla Dott.ssa Eliana Masulli (Presidente dell’Associazione Gnosis). Interverrà l’editore Stefano Donno (editore de I Quaderni del Bardo Edizioni  e vice Presidente Associazione Thorah)
Originalissimo il testo in cui dopo tante pizziche e notti melpignanesi è proprio la tanto " bistrattata, odiata e amata, adulata e disprezzata, incensata e criticata, vezzeggiata e maltrattata" Taranta ad esserne la protagonista. È proprio lei la Lycosa Tarantola ad infrangere il velo di omertà e dire tutto quello che pensa del Salento, dei politici, della notte della Taranta e delle tarantate. E lo fa scrivendo delle lettere ad un essere umano di cui probabilmente non conosce neanche il nome, ma che è l'interlocutore più adatto ad accogliere le sue opinioni e i suoi sfoghi confidenziali, finalmente libera dalle catene di tradizioni e grottesche maldicenze.  Le lettere sono precedute da uno sfogo vocale che l'autore traspone in dialetto e poi parte il racconto storico che non lascia spazio alla noia. Tutto è condotto con accuratezza di dettagli e con grande semplicità, catturando il lettore ansioso di scoprire aneddoti ed episodi storici, e quasi “mitologici” un po' forse dimenticati che si sono succeduti negli stessi vent'anni della notte melpignanese e che riaffiorano nella memoria con grande godimento.
Il contenuto all'interno delle lettere è quasi sfacciato, perché la Taranta si toglie finalmente tanti" sassolini nelle scarpe" (proprio come il titolo della collana editoriale diretta dallo stesso Gorgoni) rivelando cose viste entrando in quei luoghi dove gli umani non avevano accesso. Lo sfogo di una taranta non può certo incorrere in accuse partitiche e per questa sua immunità è libera di raccontarci fatti ai più sconosciuti. Dalle prime forme di tarantismo alla sua quasi sparizione con le prime emigrazioni verso il nord anche da parte delle donne,  con le assunzioni nelle fabbriche quando il morso che provocava convulsioni sincopate viene sostituito dal valium o da una seduta dal parrucchiere. La scrittura ha il ritmo sincopato del tamburello ancestrale, e chi legge è preso nel vortice delle notizie e degli episodi raccontati. Parallelamente ai vent'anni della notte della Taranta nulla viene dimenticato. La politica con eventi non sempre edificabili, gli antropologi, gli scienziati, gli anni cinquanta, la televisione, il muro di Berlino, l'Ilva, la democrazia, la prima Repubblica, i vari politici che nel Salento hanno fatto il buono e il cattivo tempo, i flussi migratori e l 'incapacità di trarne beneficio derivante da altre culture.
Non vengono tralasciati neanche Ovidio e le sue Metamorfosi, Plutarco, l'Odissea , l'Iliade e Dante. La Taranta nelle sue lettere non dimentica di criticare personaggi che si sono mossi nell'ambito della kermesse di Melpignano, ma fa anche tanti elogi a chi aveva capito sin dall' inizio il senso vero di quella manifestazione. Chi pensava, avendo in mano il libro, di trovarsi dinanzi ad una favola moderna avrà la piacevole sorpresa, leggendolo, di avere in mano un pezzo di storia ironicamente descritta dall'autore con la sua solita penna insolente.

iQdB edizioni di Stefano Donno(i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Don
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Redazione - Mauro Marino
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