venerdì 29 settembre 2017
mercoledì 27 settembre 2017
martedì 26 settembre 2017
lunedì 25 settembre 2017
venerdì 22 settembre 2017
martedì 19 settembre 2017
lunedì 18 settembre 2017
sabato 16 settembre 2017
venerdì 15 settembre 2017
giovedì 14 settembre 2017
mercoledì 13 settembre 2017
martedì 12 settembre 2017
La testimonianza di Scott Turow. Traduttore: S. Crimi, L. Tasso (Mondadori)
A cinquant'anni, Bill
ten Boom si è lasciato alle spalle tutto ciò che credeva essere importante: il
suo lavoro di magistrato, il suo matrimonio, persino il suo paese. Eppure,
quando viene invitato alla Corte penale internazionale dell'Aia a partecipare
al processo per un crimine di guerra commesso undici anni prima in ex Jugoslavia,
Boom si rende conto di trovarsi di fronte al caso più scivoloso della sua
carriera. Nel 2004, centinaia di rom che vivevano in un campo per rifugiati in
Bosnia sono scomparsi nel nulla. Voci di corridoio parlano di un massacro per
mano di mercenari al soldo dei serbi o addirittura del governo americano, ma
non esiste alcuna prova in merito a questo genocidio. Solo un testimone: Ferko
Rinci, l'unico sopravvissuto che dice di aver visto tutto. Ma è affidabile? E
il suo avvocato, Esma Czarni, una splendida donna dall'atteggiamento seduttivo,
dice la verità? Boom deve interrogarsi sull'integrità di questi e altri
personaggi ambigui legati alla vicenda, ciascuno dei quali non si fa scrupoli
nel condurre le indagini a proprio vantaggio... Dal tribunale dell'Aia ai
villaggi e alle città della Serbia, agli incontri segreti a Washington, Boom
deve districarsi tra sospetti, organizzazioni criminali, alleanze e tradimenti
di tutti coloro che sono coinvolti in questo caso dai contorni sconcertanti.
lunedì 11 settembre 2017
“LUPUS IN FABULA. LE FIABE NELLA RELAZIONE EDUCATIVA” DI ADALINDA GASPARINI E CLAUDIA CHELLINI (EDIZIONI CENTRO STUDI ERICKSON)
Edizioni Centro Studi
Erickson pubblica per la collana “Notti di luna vuota”, diretta dal pedagogista
Marco Dallari, il libro di Adalinda Gasparini e Claudia Chellini “Lupus in
fabula. Le fiabe nella relazione educativa”. Il volume guida il lettore nella geografia
dell’immaginario fiabesco invitandolo a mostrare ai bambini (poi adolescenti,
poi adulti) quello che l'educazione contemporanea tende ad attenuare, se non a
nascondere, ovvero la dimensione tragica della vita, con la quale pur sono in
contatto fin dalla più tenera età. Fra tutti i generi narrativi, l'universo
fiabesco è quello che più affonda le radici nella psiche individuale e
collettiva, nella complessità delle vicende vissute in differenti tempi e
culture, nelle credenze, nei gesti, nei riti da sempre presenti sulle scene
dell'esistenza umana. Questo volume nasce inoltre dal desiderio di favorire i
genitori, gli insegnanti, gli educatori e i bibliotecari che vogliono attingere
di prima mano al nostro patrimonio narrativo, quello che fa dell’Italia una
superpotenza culturale. Troppo spesso, infatti, raccontiamo fiabe di terza o
quarta mano prendendole, ad esempio, dal grande narratore del Novecento,
l’americano Walt Disney. Il volume vuole far riscoprire le fiabe tradizionali
che spesso narrano storie di conflitti che minacciano l'esistenza dei giovani
protagonisti, di rischi e di prove che devono affrontare, della via che possono
trovare per uscire da difficoltà apparentemente insormontabili, a patto che si
usi il potere salvifico della parola, si ascoltino coloro che si incontrano
lungo il proprio cammino e che si chieda loro aiuto. Dalle fiabe più classiche,
come “Giovannin senza paura”, pericolosamente incapace di ascoltare la voce
dell'inconscio, o “Tontonio”, uno scriteriato che riceve doni preziosi ma li
perde per l'incapacità di comprendere le parole del donatore, passando a storie
più contemporanee come “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Il volume è diviso in due
parti. Nella prima parte “Un’educazione pericolosa. Crescere senza incertezza,
senza pericolo, senza paura” incontriamo Cappuccetto Rosso e scopriamo che fu
riscritta dai Fratelli Grimm, con un lieto fine, partendo da una versione orale
antica dal finale tragico, e diventando così una delle fiabe più famose del
mondo. Le autrici cercano di dimostrare con questa fiaba come i genitori sicuri
di proteggere i figli, non avvertendoli dei rischi che possono correre, si
pongano come genitori ideali, e pertanto impediscano ai figli di imparare da
ciò che vedono. Nella seconda parte “Un’educazione paradossale. Crescere senza
arte né parte, scacciati e delegittimati” si raccontano invece storie più
contemporanee, postmoderne, come quella di Enzo Ceccotti, alchemico e
stralunato eroe che mangia solo budini industriali alla vaniglia, protagonista
del film italiano “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Una storia, quella di Enzo
Ceccotti da Tor Bella Monaca, raccontata con il più contemporaneo e popolare
dei linguaggi, quello cinematografico, capace però di rivelarsi degna della più
autentica tradizione fiabesca.
Questo libro si
inserisce all’interno della ricerca sulle strutture narrative delle fiabe
antiche e popolari che dal 2009 le autrici conducono. Partendo dallo studio
delle trecce topologiche hanno realizzato il progetto online Fabulando. Si
tratta di un sito che comprende sessantaquattro fiabe, per ciascuna delle quali
è disponibile un e-book e una nota di lettura che spazia fra educazione,
psicoanalisi e letteratura (http://www.fairitaly.eu/joomla/fabulando-ita).
Adalinda Gasparini e
Claudia Chellini dimostrano come la conoscenza dei territori non riguardi solo
la geografia dei luoghi, ma anche quella della psiche. Non a caso, sia in
questo libro che nel prezioso sito Fabulando da loro costruito, le autrici
collocano grande, complessa e bellissima carta geografica che indica
collegamenti e sovrapposizioni fra l’universo delle fiabe, con le loro
ambientazioni, i loro personaggi e i loro simboli, e l’universo della psiche,
con le sue risorse di conoscenza e di arbitrio, i suoi affetti, le sue contraddizioni
e i suoi misteri. “Lupus in fabula”
dimostra che la fiaba, come il mito, continua a vivere e a rivelarci, con i
suoi simboli e le sue metafore, nuovi dettagli della parte più affascinante e
segreta della nostra identità. Marco Dallari, direttore della collana di cui il
volume fa parte, nella prefazione scrive: “E questa è una bella e incoraggiante
sorpresa, perché ci rivela che la fiaba, come il mito, continua a vivere e
rinascere, e quella mappa dei sogni e dei racconti di magia continuerà ad arricchirsi
e a rivelarci, con i suoi simboli e le sue metafore, nuovi dettagli della parte
più affascinante e segreta della nostra identità personale e collettiva”.
venerdì 8 settembre 2017
Ufo Revision. Le vicende ufologiche minori nel panorama storico contemporaneo. di Carlo Pirola. Prefazione Roberto Pinotti del Centro Ufologico Nazionale. Per Odoya in libreria dal 28 settembre 2017
Nel famoso film MIB
(Man in Black) l’agente K (Tommy Lee Johnes) spiega all’agente J (Will Smith)
che sulle riviste e sui giornali locali si trovano un sacco di informazioni
attendibili sulle manifestazioni aliene. Il libro di Carlo Pirola sottende un
pochino quella filosofia, almeno nel reperimento delle fonti. Non solo i grandi
avvistamenti alla Rosewell (USA 1947) in cui centinaia di testimoni hanno visto
un cosiddetto crash di un velivolo alieno, ma anche quelli minori
contribuiscono al fascino dell’ufologia. Per tutti coloro che “vogliono
credere”, Pirola ci espone a un vero e proprio fuoco di fila di fatti e
avvenimenti poco conosciuti riportati dalla stampa, dalle cronache cittadine e narrati
dagli stessi testimoni. In ordine cronologico, l’autore, partendo da un’ufologia “ante litteram” ⎼ la materia, ampiamente
conosciuta e citata dal Pirola, nasce proprio con l’episodio di Rosewell nel
1947 ⎼ , arriva fino ai
giorni nostri (o quasi, l’ultimo episodio, argentino, è del 2006) e scegliendo
fior da fiore quegli incontri ravvicinati che in pochi conoscono, almeno quelli
suffragati da fonti sufficienti. Scopriamo così una serie di avvistamenti nel
selvaggio west; che in Francia nel 1954 ci fu un boom di segnalazioni e che
durante la guerra fredda gli abitanti di un blocco attribuivano all’altra parte
competenze tecnologiche tali da spiegare con segreti progetti militari quelli
che a posteriori vanno classificati come avvistamenti UFO. E se forse
l’apparecchio apparso a una giovane contadina e una massaia nel 1914 a Diges
(Provenza) era davvero solo un elicottero, come sostiene l’ufologo Charles
Garreau e digerire il fatto che la band di Jimi Hendrix sia stata salvata da
un’astronave marziana che non avrebbe tollerato la morte di uno dei suoi
(Hendrix per l’appunto), alcuni di questi casi metteranno a dura prova lo
scetticismo di molti. Per esempio è difficile credere che Gary Wilcox, da
giovanissimo Cowboy e in seguito dirigente IBM, abbia inventato l’incontro
ravvicinato con due marziani. Le perizie psicologiche attestarono a più riprese
la sua salute mentale e non utilizzò mai la chiacchierata con due esseri sul
metro e venti, scesi da una navicella a forma di uovo per farsi pubblicità.
Rifiutò addirittura i lauti compensi che gli offerse una rivista per l’esclusiva
sulla sua storia. E che nel 1974, il signor Aldo di Viggiù abbia preferito
passare per matto descrivendo gli strani esseri che entrarono nella sua stanza
da letto e gli tolsero del sangue con una sorta di siringa, invece che
proseguire con la sua ordinaria esistenza. Un libro dedicato a tutti coloro che
si lasciano affascinare e che non riescono a credere che il cielo sulle nostre
teste sia vuoto.
Carlo Pirola è viceresponsabile
dell’International Foreign Trade Import Letter of Credit Dept. & Institutional
Banking Section di UBI Banca. Ha curato
la traduzione in lingua italiana della biografia di Al Kooper. Interessato di
ufologia fin dagli anni Settanta, ha raccolto materiale e informazioni spesso
direttamente sui luoghi degli avvistamenti. Scrive per Ufo International
Magazine (già Ufo Notiziario), rivista ufficiale del Centro ufologico nazionale
(CUN). Nel 2005, il consiglio direttivo del Centro ufologico nazionale gli ha
conferito il Diploma d’Onore per l’impegno nello sviluppo e nella ricerca in
materia.
Roberto Pinotti,
giornalista, scrittore e ufologo, fin dal 1960 è alla ricerca di ogni possibile
informazione sulla presunta fenomenologia ufo. Nel 1967 ha fondato il Centro
ufologico nazionale (CUN), di cui è stato più volte presidente e portavoce, ed
è tuttora direttore della rivista sociale. Possiede uno degli archivi europei
più vasti e documentati sul fenomeno ufo.
giovedì 7 settembre 2017
I tesori della lettura sull'isola. Una pratica di cittadinanza possibile di Elena Zizioli (Sinnos)
In un momento storico complesso e segnato da eventi drammatici, la sezione italiana di IBBY (International Board on Book for Young people) decide di impegnarsi per aprire una biblioteca per ragazzi a Lampedusa, con l'intento di accogliere al meglio i minori che arrivano dal mare, ma anche di portare libri ai ragazzi isolani (del tutto privi di librerie o biblioteche). Da quel progetto si sviluppano attività diverse di promozione alla lettura, idee, incontri, trasformando Lampedusa in una sorta di laboratorio a cielo aperto. Questo libro prova a formalizzare quell'esperienza, trasformandola in un paradigma educativo, ma non solo, esportabile in tutti quei contesti marginali, geograficamente e non, dove a una costante mancanza di libri corrisponde la presenza di emergenze sociali più o meno urgenti.
martedì 5 settembre 2017
lunedì 4 settembre 2017
venerdì 1 settembre 2017
A occhi chiusi di Green Linda. Traduttore: A. Biavasco, V. Guani (Neri Pozza)
Lisa Dale non è mai
stata una di quelle madri che si rimproverano di essersi perse le tappe
importanti della crescita dei figli. Personal trainer in una palestra, ha
preferito dedicarsi alla carriera piuttosto che stare dietro ai momenti
salienti della vita di Chloe, Ottis e Ella, i suoi tre figli. Forse è per
questo che la velata accusa della piccola Ella, che la rimprovera di non
dedicarle abbastanza tempo, le brucia tanto: perché sa che è vero. Per farsi
perdonare acconsente perciò di accompagnare la bambina al parco, dove madre e
figlia hanno l’abitudine di giocare a nascondino. «Conta fino a cento senza
barare e tieni gli occhi chiusi» la ammonisce la piccola, prima di correre a
nascondersi. E Lisa ubbidisce. Uno, due, tre… quando la donna apre gli occhi,
sbattendo le palpebre abbagliata dal sole, Ella è svanita nel nulla. Dopo aver passato
in rassegna tutti i nascondigli abituali e aver scrutato l’orizzonte in cerca
di un vestitino a righe bianche e verdi, Lisa cade in preda a un panico
irrefrenabile. Nel giro di poco anche altri si uniscono alle ricerche e in
tutto il parco risuona il nome della bambina, un appello che resta ignorato: di
Ella non vi è più traccia. Mentre la polizia, prontamente interpellata,
brancola nel buio, qualcuno accompagna Ella nella propria casa. Qualcuno
convinto di sapersi prendere cura della bambina molto meglio di quanto faccia
la sua vera madre, una genitrice così palesemente incapace da farsela sottrarre
proprio sotto il naso. Nei giorni che seguono la scomparsa di Ella, mille
pensieri si affollano nella mente di Lisa accrescendo la sua disperazione: se la
bambina fosse stata portata via da uno sconosciuto, si sarebbe ribellata, e le
sue urla avrebbero attirato la sua attenzione. Invece Ella è svanita nel più
totale silenzio. Chi può odiarla tanto da sottrarle la cosa più preziosa? E per
quale motivo?
Iscriviti a:
Post (Atom)