mercoledì 12 luglio 2017

Scudi di pietra. I castelli e l'arte della guerra tra Medioevo e Rinascimento di Riccardo Luisi. Introduzione Chiara Frugoni. Per Odoya in libreria dal 27 lugli o2017



Struttura affascinante per eccellenza, il castello è stato raccontato nelle favole e nei racconti horror di tutti i tempi, basti pensare al castello disneyano o alla residenza del conte Dracula. Il professor Luisi racconta, con incedere cronologico, che questa fascinazione è facilmente spiegabile: i castelli sono strutture meravigliose e ricche di storia. Dalle motte antiche, sviluppate su dei terrapieni e attorniate da recinti di legno, fino alle fortezze attrezzate per resistere anche a potenti bocche da fuoco (le bombarde per esempio)  la storia degli “scudi di pietra” è una parte della nostra storia che sarebbe un peccato rimanesse non indagata. Luisi abbina elemento architettonico a funzione bellica, tanto minuziosamente che è facile immaginarsi un assedio, leggendo le sue parole. Già i Normanni che invasero l’Italia meridionale a partire dai primi decenni dell’XI secolo, a differenza degli Ungari e al pari dei Saraceni, dimostrarono subito di avere le capacità tecniche e organizzative per condurre lunghi assedi. Impariamo con questo volume i nomi propri di questi elementi, dall’apparato a sporgere fino all’imponente mastio, passando per i merli e i loro nemici, ovvero le torri d’assedio. L’epoca  medievale rivive in  questo volume anche tramite la storia del mondo dei castelli che comprendeva i giochi come tornei e giostre, ma anche momenti in cui i cittadini dovevano allenarsi a combattere. Ma la politica e non solo la guerra si evolve e ai castelli si affiancarono quindi altre costruzioni con lo stesso intento: le mura cittadine, in epoca rinascimentale. Le questioni relative a chi impiegare nella difesa del comune, della signoria sono affascinanti momenti di economia politica del tempo, sarà la scelta di avvalersi di eserciti di mercenari a sparigliare le carte e affinare la capacità di assedio delle truppe europee. Dalla motta al castello, alla rocca, fino ad arrivare al bastione dalla tipica forma a foglia d’edera: l’aumento della profilatura balistica (ovvero il diminuire della superficie in cui potesse impattare un proiettile) rendeva sempre più inespugnabili queste strutture, che spesso venivano costruite per contenere cinte murarie più antiche. Un intero capitolo è dedicato alle donne in guerra durante assedi e guerre medievali, sintomo di un’attualità della storiografia che Luisi abbina alla scorrevolezza della prosa, davvero il libro da non perdere per tutti gli amanti di architettura e Medioevo.

Riccardo Luisi, storico e ricercatore toscano, ha collaborato per anni con Chiara Frugoni, una delle maggiori storiche italiane, specialista del Medioevo e di Storia della Chiesa. Appassionato studioso di storia medievale e della relativa iconografia, ha pubblicato suoi contributi all’interno dei volumi L’affare migliore di Enrico. Giotto e la cappella Scrovegni di Chiara Frugoni (Einaudi 2008) e Il Villani illustrato: Firenze e l’Italia medievale a cura di Chiara Frugoni (Le Lettere 2005), nonché in varie riviste tra cui Storia e Dossier, Médiévales, Medioevo, Castella.


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