giovedì 10 novembre 2016

Presso la sede ANPI di Lecce in Via Bari 62/A si presenta il lavoro di Diego Dantes Parole per un futuro possibile (iQdB edizioni di Stefano Donno)
























Mercoledi 16 novembre 2016 presso la sede ANPI di Lecce, Via  Bari 62/A (attraversare da via N. Machiavelli il porticato del caseggiato popolare) a partire dalle ore 18,30 Mario Toma (con la moderazione di Maurizio Nocera) presenteranno il volume di Diego Dantes dal titolo “Parole per un futuro possibile” edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno.
L’incontro fra due generazioni di appassionati della politica, Mario Toma, che iniziò a occuparsi di politica dai tempi della Federazione giovanile del PCI, e Diego Dantes che la politica attiva ha conosciuto dopo la “caduta delle ideologie”. Due generazioni a confronto partendo dallo scritto di Diego.   In Parole per un futuro possibile (iQdB Edizioni di Stefano Donno) Diego analizza agilmente 4 parole che sono una possibile sintesi dei discorsi che rappresentano uno spaccato ampio del conceto stesso di Democrazia: Beni Comuni, Democrazia partecipativa, Integrazione, Alternativa.  Partendo da questi concetti, rendendoli centrali nelle discussioni e nel vivere quotidiano, l’autore crede possibile tornare a riappropriarsi della politica. A seguire ci sarà un aperitivo ad offerta libera  per contribuire alle iniziative dell’ANPI, per proseguire con gli incontri, con la campagna elettorale per il prossimo referendum e con la gestione della sede. 

LA SCHEDA DEL LIBRO - Parole per un futuro possibile di Diego Dantes (iQdB Edizioni di Stefano Donno) “Non avrei mai immaginato di scrivere la prefazione di un libro ed è un onore che sia per questo libro di Diego. Perché proprio io, un Sindaco di provincia? Ho letto con molta attenzione le parole, il pensiero, i concetti riportati in questo libro è mi sono accorto che l’esperienza di Diego, cittadino e attivista, è molto vicina alla mia esperienza da Sindaco. Ecco perché proprio io! Il libro descrive uno spaccato reale della Politica italiana: una Politica chiusa in se stessa, implosa per certi versi, in linea con una società "viziata", che non si riconosce più nel modello di Politica tradizionale. Democrazia partecipata, il tema chiave del libro, che permette alla Politica di uscire dalla chiusura, di smettere di essere autoreferenziale e di invertire la tendenza ponendo al centro, dello sviluppo di un paese la persona, il cittadino. Per fare questo bisogna ripensare al ruolo dei partiti ad oggi ridotti a soli comitati elettorali. Diego non si limita a fotografare lo stato in cui vivono le nostre comunità, ma scrive di come affrontare tali tematiche. Non basta porsi la domanda, bisogna osare provando a dare delle risposte, con i fatti, con le azioni, con il coinvolgimento degli attori principali delle nostre comunità, i cittadini. Proviamo ad interpretare le parole di don Tonino Bello pensando alla Politica non come una “costrizione alla logica dei partiti” ma come la valorizzazione della “irripetibilità della persona”. Persone che hanno a cuore le nostre comunità, persone che amano l'ambiente, persone capaci di coinvolgere i cittadini nelle decisioni governative. Persone alle quali viene chiesto un ulteriore sacrificio, non quello economico delle tasse come spesso accade, ma quello di diventare nei fatti i protagonisti dello sviluppo. Cittadini responsabili, persone attive da coinvolgere nella politica del “bene comune”, capaci di interpretare al meglio il cambiamento di questo straordinario Paese. Solo in questa logica ritorna centrale il ruolo dei partiti, chiamati ad uscire dalla loro chiusura strutturale e ad aprirsi come spazio attivo e condiviso alla società civile, ritornando alla “radice” stessa che lega i termini, Politica, città, molti. Il compito della Politica è fare in modo che l’Italia ritorni ad essere il Paese dell’accoglienza, della solidarietà, della cultura, del paesaggio, dei beni comuni e soprattutto delle persone attive come Diego! Buona lettura.” Dall’introduzione di Ivan Stomeo (Sindaco di Melpignano, Presidente dell’Unione della Grecìa Salentina, Presidente nazionale dell'associazione Borghi Autentici d'Italia)

Diego Dantes vive e lavora a Lecce. Nel 2006 ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze Politiche presso l’Università Statale di Milano e nel 2008, sempre presso la stessa Università, la laurea magistrale in Istituzioni e Governo delle Autonomie Territoriali. Nel 2010 ha frequentato il Centro di Formazione Politica, a Milano, presieduto dal filosofo Massimo Cacciari, diretto dal prof. Nicola Pasini (Unimi), che sin da subito intendeva fornire un contributo di carattere culturale e politico alle ragioni autenticamente riformiste del Paese. Da sempre impegnato politicamente è un appassionato lettore di saggi storico/politici

iQdB edizioni di Stefano Donno  (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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