sabato 8 settembre 2012

Apocalypse Baby di Virginie Despentes (Einaudi Stile Libero). Traduzione di Silvia Marzocchi



«Da quando lavoro qui, non mi hanno fatto fare altro che pedinare adolescenti. Non c'è ragazzino che possa fumarsi una canna senza che io gli sia attaccata al culo. I primi anni però non capitava che pedinassi giovani di meno di quindici anni. Oggi non mi stupirebbe che mi mandassero alle elementari. Gli adulti della mia generazione s'infiltrano nella vita dei loro figli, non sono disposti a lasciarsi sfuggire la giovinezza per la seconda volta. Non si può dire che detesti quello che faccio, ma truccare i cellulari dei ragazzini è un atto per niente eroico e tanto meno eccitante».


Irriverente e provocatorio, immerso nello sguardo acido di tre cattive ragazze - due investigatrici private sulle tracce di un'adolescente in fuga - Apocalypse Baby è una black comedy tutta al femminile, un thriller antisociale, collerico e spassosissimo.La quindicenne Valentine Galtan, cocainomane ed espulsa da una serie di scuole private, sparisce misteriosamente su una banchina della metro di Parigi, malgrado fosse pedinata dall'investigatrice privata Lucie Toledo, assoldata dalla nonna della ragazzina. La povera Lucie, priva di qualsiasi iniziativa e sotto sotto in realtà intimamente solidale con gli adolescenti che tagliano la corda, sa di non potercela fare. Cosí decide di chiedere aiuto alla mitica «Iena», un'investigatrice leggendaria. Lesbica e facile a menar le mani, la Iena dà un'immediata svolta al caso. E col suo ciclone di energia traumatizza la povera Lucie, ma alla fine, a forza di scossoni, le apre gli occhi su un mondo insperato.

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