venerdì 10 agosto 2012

Tre noci moscate nella dote della sposa di Simona Cleopazzo (Lupo editore)


Silvia, studentessa fuori sede in quel di Bologna, condivide con altri la casa degli amori impossibili e sbarca il lunario spendendosi in mille lavori che, se da un lato la mettono a contatto con la sofferenza altrui, dall'altro le consentono di misurarsi con la propria vena creativa: nella trattoria in cui affianca la cuoca Cecilia tutti vorrebbero conoscere il segreto del suo ottimo ragù, ma lei va a istinto perché la nonna-mà non ha mai voluto rivelarle il quid che rendeva il suo così speciale. Il dolore e il cuore, dunque: la vita di Silvia si riassume in questi due "sapori" che ne determinano l'essenza fin dalla sua infanzia difficile, segnata dall'abbandono dei genitori e dalla faticosa ricerca di sé, in una sorta di disamore che le sue sfortunate relazioni sentimentali sembrano confermare nutrendone il disperato orgoglio. È la fine del matrimonio con Marco che la spinge a tornare in Salento, col vuoto nell'anima ma tanto coraggio, per ritrovarsi: con lei, il gatto Michelone e un'importante rete di amicizie femminili capaci di sorreggerla nel suo nuovo inizio.
Mentre la memoria si affolla dei personaggi che le hanno dato e tolto, si profila l'universo umano di Silvia nel raccoglimento delle stradine leccesi in cui lei muove i primi passi, nella riscoperta delle passioni sociali, negli incontri che bussano alla sua anima cucita coi fili di seta. Così il cuore ricomincia timidamente a battere, per aprirsi totalmente all'autenticità dei suoi slanci, cosciente che nel mondo delle donne vi è una profonda forza talvolta travestita di follia, ed è qui che si combattono le grandi battaglie.
Ora sono le voci delle donne - da Alda Merini a Simone de Bouvoir, da Sylvia Plath a Giuni Russo.. .- a scandire i ritmi di questa scrittura travolgente (tra diario, romanzo e cronaca) che giunge ancora una volta a raccontare una verità al femminile.

Simona Cleopazzo - Nasce a Nardò. Lavora dal 1994 nel terzo settore, a Bologna e a Lecce, dove vive attualmente. Organizza laboratori di scrittura in carcere, progetti contro lo sfruttamento del lavoro minorile nelle scuole e scrive progetti culturali sociali. Assieme a tre amici fonda la L.I.L.A. di Lecce. Attualmente è attiva nell' associazione A.C.H. - Ammirato Culture House, una casa comune - una "hub" - concepita per attivare processi di partecipazione e di collaborazione tra diversi attori culturali, locali e internazionali.
È sposata e ha due figlie Micol e Caterina, di dodici e un anno, che le danno una mano a mettere in ordine i fogli di appunti sparsi per casa.

Nessun commento:

Posta un commento